Effettuata la prima rendicontazione: eccedenze per 3.460 euro

Con fine febbraio ho potuto effettuare la prima rendicontazione dello stipendio. Le eccedenze accumulate nel periodo novembre-dicembre 2018 sono di 3.460 euro. Trecento euro vanno destinati allo Scudo per la Rete. Restano quindi 3.160 euro che ho inviato su un conto intermedio in attesa di decidere a cosa destinarli.

Nei primi 40 giorni di mandato ho speso 1.353 euro mentre la quota che mi spetta come portavoce è di 4.450 euro (calcolato su 3.200 euro distribuiti su 12 mensilità).

Le spese che ho sostenuto si suddividono come segue: vitto 317,47 €, rimborsi chilometrici 434,91 € (percorsi 2.071 km e calcolati con tabelle ACI su costi parametrati al veicolo C3 Picasso Diesel), consulenze 152 € (riparazione laptop), gestione ufficio ed attività 157 € (acquisto libri e pubblicazioni) ed attività ed eventi 275 eur (contributo per spese di attività svolte da altri portavoce).

Personale di sostegno all’attività politica. Ad oggi non ho potuto assumere un collaboratore di fiducia con i fondi assegnati al gruppo consiliare. Per i mesi di novembre–dicembre ho comunque dovuto avvalermi di un piccolo aiuto esterno per poter svolgere la funzione per cui sono stato eletto. Un sostegno che ho preferito pagare di tasca mia perché volevo rendere più corposa la prima restituzione. Nei mesi successivi, invece, nell’attesa di poter finalmente impiegare un collaboratore, inserirò i costi per gli aiuti esterni nella rendicontazione mensile.

Per quanto riguarda le risorse riconosciute al consigliere per il personale di cui non ho usufruito, ho verificato con gli uffici del Consiglio la possibilità di restituirli per fini istituzionali. Mi è stato risposto che purtroppo ciò non è possibile. Confido però di poterli utilizzare per progetti di collaborazione sulle iniziative legislative che vorrei prendere per realizzare il programma e le idee politiche che animano la mia azione politica.

In seno al gruppo consiliare regionale a oggi le spese sono pari a zero. Questo per il semplice fatto che non sono ancora stati assegnati fondi ai gruppi per via dei ritardi nella composizione dell’ufficio di presidenza. Fino ad ora non ho comunque chiesto di attingere a risorse nemmeno dai fondi assegnati al gruppo provinciale.

Nota riguardo ai contributi previdenziali INPS. Per potermi candidare alle elezioni provinciali, ai sensi dello statuto e del codice etico del M5S, nel luglio scorso non avevo rinnovato il rapporto di lavoro che avevo in essere con il deputato Fraccaro nel momento in cui è divenuto ministro. Quando sono stato eletto mi trovavo in disoccupazione. In base alla legge, non posso pertanto beneficiare della copertura previdenziale figurativa dei ⅔ riconosciuta a coloro che godono del diritto di aspettativa non retribuita per cariche elettive (qui la comunicazione di rinuncia trasmessa al Consiglio regionale).

Per maturare i requisiti relativi alla pensione di vecchiaia, nelle settimane scorse ho dunque inoltrato domanda all’INPS per il versamento dei contributi volontari, i quali, una volta che saranno quantificati saranno integralmente a mio carico (si stima ammontino a circa 1.000/1.100 euro mensili) e quindi incideranno direttamente sulla quota a me spettante.

Guardando al futuro… Nelle prossime settimane vorrei elaborare una proposta per definire in via sistematica la destinazione delle eccedenze che troverete nell’apposita sezione del sito Tirendiconto nei mesi futuri.

Stay tuned!