Con un annetto di ritardo ma la risposta della Provincia all’interrogazione presentata dal M5S sulla costituzione della società Brenner Corridor Spa si è alfine palesata. Il testo, che trovate sotto, è molto lungo e tecnico ma in sostanza il succo è soprattutto che si conferma il tramonto dell’ipotesi della società pubblica e al tempo stesso la volontà di tenersi i privati nella compagine societaria. Del resto si sa, far utili con un monopolio naturale come un’autostrada è DIFFICILISSIMO, per cui meglio garantire a certi potenti amici una fettina della torta tenendoseli buoni, che poi magari un domani, quando si presenterà l’occasione buona, si finirà col privatizzare del tutto e potrebbero anche essere riconoscenti. Fare gli interessi esclusivi del pubblico da parte di chi gestisce la cosa pubblica del resto sarebbe chiedere troppo… Insomma, per sintetizzare brutalmente, in Provincia di Trento la questione della gestione di Autostrade non ha insegnato proprio niente!
Altrettanto importante è notare come i tempi della risposta conferminono che la rappresentanza politica sia di fatto esclusa dalle scelte di grande impatto collettivo e che le discussioni più importanti che riguardano l’Autonomia si prendano in altre sedi, non certo in quelle del massimo organo politico locale, il Consiglio provinciale.
L’autostrada del Brennero, costruita e realizzata con soldi pubblici, non può essere considerata un corpo estraneo al territorio e a chi lo abita, oggetto di trattative segrete. Sulle modalità di gestione dell’asset, sulla destinazione degli utili, sulle politiche dei trasporti, le popolazioni locali non sono coinvolte. Devono subire scelte prese in altre sedi e da soggetti non ben identificati. Il Consiglio conferma di essere un organo utilizzato per ratificare scelte prese altrove. Tutto questo è SBAGLIATO e deve FINIRE.
*******
Interrogazione n. 197/XVI a risposta scritta: Sulla costituzione della società BrennerCorridor. Sotto il testo della risposta




One Reply to “Brenner Corridor. La PAT vuol tenersi i privati nell’azionariato. La vicenda Autostrade non ha insegnato niente.”