Corte dei Conti provinciale e regionali: Rosa Rizzi spiega le scelte della Commissione dei 12

A distanza di 4 mesi dall’inizio dei lavori la Commissione dei 12 ha completato positivamente il processo di modifica dello Statuto speciale del Trentino Alto Adige riguardo all’istituzione delle sezioni di controllo della Corte dei Conti di Trento e Bolzano e del personale addetto. La giustizia contabile regionale ottiene maggior sostegno in termini di personale al tempo stesso mantenendo le proprie caratteristiche di imparzialità e terzietà rispetto alle amministrazioni sottoposte al suo vaglio.

Queste le tappe che hanno portato la Commissione dei 12 a esaurire l’iter di modifica.  L’esame dello schema normativo ha preso il via il 6 luglio scorso. Da una prima analisi sono subito emerse una serie di criticità alle quali era necessario far fronte, soprattutto sul mantenimento della piena autonomia, sancita dalla Costituzione, della magistratura contabile. Il timore era che potesse subire una sorta di controllo da parte delle due province sia per la prevista delega di funzioni del personale sia per la  previsione di integrare i magistrati della Sezione di controllo con magistrati di nomina provinciale con poteri di decisione sugli atti delle stesse province. In altre parole un possibile corto circuito tra controllore e controllato. Il 21 luglio lo schema normativo è stato rielaborato e ne è stata decisa la discussione previa acquisizione di un parere da parte della presidenza della Corte dei Conti. Il 23 settembre la Commissione dei 12 si è riunita con la presidenza della Corte dei Conti. A questo punto lo schema normativo è stato rielaborato incorporando le osservazioni della Corte dei Conti e dei Commissari, oltre ad essere inviato ai presidenti delle Province di Trento e Bolzano, le cui proposte erano state precedentemente modificate. Nella riunione di Commissione del 30 ottobre infine la modifica è stata discussa, e, sentito il parere di tutti i commissari, è stato approvato lo schema definitivo.

Ecco le modifiche approvate. Lo Stato mantiene a proprio carico la competenza del personale a sostegno del funzionamento delle sezioni giurisdizionali, delle procure e delle sezioni di controllo della Corte dei Conti aventi sede a Trento e Bolzano mentre le spese relative ai locali ed alla manutenzione rimangono a carico delle Provincie. Quanto al personale, alla Corte dei Conti ne può essere assegnato di aggiuntivo proveniente dalle due Province, dalla Regione o anche da altri enti pubblici, previa accordo fra il Presidente della Corte dei Conti e i vertici degli enti interessati da eventuali trasferimenti. Sono inoltre state modificate le tabelle del personale di magistratura aumentandone l’organico ed è stata prevista una disposizione transitoria per i consiglieri nominati ed in servizio alla data di entrata in vigore della legge.

Per quanto riguarda le Sezioni di controllo della Corte dei Conti, viene prevista la nomina di due consiglieri designati dai Consigli provinciali di Trento e di Bolzano, i quali dovranno comunque essere in possesso dei requisiti (ad es. qualifica,titolo di studio, capacità ed esperienze professionali, età minima)  previsti per la piena idoneità all’esercizio delle funzioni di consigliere della Corte dei Conti. I consiglieri nominati dalle province rimarranno in carica sino al collocamento a riposto, ma dopo 10 anni dovranno essere assegnati ad altra sezione di controllo con carenza di organico della Provincia autonoma di Trento o di quella di Bolzano e non potranno comunque essere nominati presidente di sezione.

Importante notare che il peso dei componenti politici resterà limitato. È stato infatti specificato che le deliberazioni della Corte dei Conti, anche delle sezioni riunite, devono essere assunte con la maggioranza dei componenti togati e quindi i componenti di nomina provinciale dovranno essere sempre in minoranza. 

In conclusione mi sento di affermare che i lavori della Commissione si sono svolti in maniera serena e collaborativa. I toni accesi del dibattito pubblico che si è generato sull’argomento non hanno in alcun modo influito sul loro esito e con il coordinamento tra le diverse istituzioni sono state eliminati le anomalie rendevano la proposta iniziale non accoglibile. Le norme approvate sono importanti perché danno respiro alla giustizia contabile, a volte in affanno per mancanza di personale e di magistrati. Allo stesso tempo hanno trovato un equilibrio tra le esigenze di imparzialità e terzietà della Corte dei Conti che in un primo tempo pareva minacciata e la necessità di implementare il personale grazie al supporto delle province. Attendiamo ora i pareri dei Ministeri competenti e del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti per poter approvare definitivamente le norme.

Rosa Rizzi

Intervento pubblicato sul giornale L’Adige il 4 dicembre 2020:

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