Controlli interni, corruzione, legalità: la giunta provinciale fa acqua da tutte le parti

Lo scorso 1 aprile il M5S ha depositato un’interrogazione per denunciare l’assoluta mancanza di trasparenza della giunta provinciale trentina in fatto di lotta alla corruzione.

Come ha ben sottolineato il procuratore regionale della Corte dei Conti nella sua ultima relazione, in Trentino (ma non solo, crediamo noi…) l’amministrazione pubblica dà spesso prova di “cieca propensione a limitare i meccanismi di responsabilità anziché rafforzarli”. In 5 anni la maggioranza provinciale non ha ovviamente fatto niente per intervenire su questi aspetti.

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Corte dei Conti Trento: il M5S propone Marco Galvagni

Domani (martedì 7 febbraio), l’aula del Consiglio provinciale di Trento sarà chiamata ad esprimersi in merito alle proposte per la designazione di un consigliere della sezione di controllo della Corte dei Conti trentina. L’apertura delle candidature era stata annunciata nel novembre del 2022. Il M5S ha deciso di avanzare la candidatura di Marco Galvagni, segretario comunale di Lona Lases che si è distinto per le azioni intraprese nel contrasto alle infiltrazioni criminali nel suo Comune.

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Legge provinciale di stabilità 2023: la relazione di minoranza e il pacchetto di emendamenti del M5S

Partendo da una disamina preliminare sulle dinamiche politiche e di gestione del potere in considerazione delle crisi economica, demografica, energetica, ambientale e climatica e sul lento ma inesorabile sfaldamento del modello democratico basato sulla fiducia e sulla coesione sociale, la relazione ripercorre alcuni dei passaggi del confronto avvenuto in commissione con il presidente Fugatti e con gli assessori provinciali. Anche in questa occasione il M5S è stata l’unica forza politica ad elaborare un’analisi scritta da lasciare agli atti per provare ad esprimere una visione strategica su come rilanciare l’azione politica per assicurare progresso e sviluppo sociale nel rispetto dei principi della sostenibilità, fornendo contestualmente il punto di vista dell’opposizione rispetto alle scelte economiche portate avanti dalla destra.

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Gli atti della Commissione dei 12 sono segreto di Stato? Chissà. Di certo in Provincia di Trento vige la più assoluta mancanza di trasparenza!

L’abisso nel quale precipita la Provincia Autonoma di Trento ogni qualvolta le si chiede di agire secondo criteri di trasparenza e apertura verso i cittadini sembra non avere mai fine.

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Attività di giugno 2022 – Newsletter n° 44

Giugno è stato un mese caldo da tutti i punti di vista, politici e anche (purtroppo) meteorologici.

Senza girarci tanto attorno, l’evento politico che ha sconvolto giugno è stata la scissione del M5S operata dall’ex capo politico Luigi Di Maio. Penso che Di Maio abbia sbagliato perché così facendo ha deluso le aspettative e le speranze di un’intera comunità, quella degli attivisti del M5S, che hanno sempre dato tanto, anche a lui. Peggio, si intravede un disegno politico “altro” rispetto alla normale dialettica interna alle forze politiche ed è una cosa assai inquietante. Per quanto riguarda il M5S trentino però nulla cambia. In molti ci tirano per la giacchetta, cercando di spingerci da una parte o dall’altra. Per ciò che ci riguarda il punto è sempre lo stesso, se e come fare alleanze lo decideranno i nostri iscritti e lo dovranno eventualmente fare sulla base di una consonanza di programmi, se c’è, altrimenti meglio andare da soli (L’Adige). Sulla questione c’è stato molto interesse da parte della stampa (stranamente questo capita quasi solo quando ci sono problemi nel M5S… chissà come mai). Qui le mie interviste a Il Dolomiti, Trento Today e L’Adige.

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Società partecipate. La Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol lavora per aggirare le norme anziché applicarle

Nei giorni scorsi sono state pubblicate tutte le tre interrogazioni regionali in materia di società partecipate (ovvero in materia di Pensplan e A22) che Diego Nicolini ed io avevamo presentato nei mesi di marzo ed aprile.

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Attività di marzo 2022 – Newsletter n° 41

Anche marzo se ne è andato. Siamo oltre il mese di guerra in Ucraina con tutte le terribili conseguenze del caso. Possiamo solo sperare che la ragione prevalga e che i tenui segnali di pace che si profilano all’orizzonte possano concretizzarsi già questo mese.

Prima di entrare nel dettaglio dell’attività svolta nello scorso mese di marzo, alcune informazioni di servizio riguardo agli appuntamenti pubblici sulla riqualificazione edilizia che si svolgeranno nei prossimi giorni con la partecipazione del deputato Riccardo Fraccaro e di rappresentanti di ordini professionali e imprese. 

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La Corte dei Conti condanna gli amministratori di Nago Torbole per aver garantito eccessivi compensi ai membri della commissione che affondò il referendum sul mantenimento del parco Pavese

La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale del Trentino-Alto Adige, sede di Trento, nel giugno del 2021 ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di amministratori comunali di Nago-Torbole, i quali, in luogo della corresponsione del solo gettone di presenza per ogni seduta, come previsto dalla vigente normativa, avevano invece garantito compensi forfettizzati ad alcuni membri di una commissione per la valutazione dell’ammissibilità dei quesiti referendari. Secondo la tesi accusatoria, accolta nella pronuncia di condanna, nel complesso la cifra indebitamente corrisposta è stata pari ad euro 8.248,10, mentre la spesa a carico delle casse pubbliche in caso di applicazione della legge sarebbe stata di circa 1.000 euro.

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Pluralismo, democrazia e funzionamento del Consiglio provinciale. Una sintesi del lavoro svolto dal M5S per migliorare la qualità della democrazia in Trentino

Il dibattito sul bilancio previsionale del Consiglio provinciale è stata l’occasione per fare una sintesi delle proposte elaborate dal M5S nel corso del 2021 al fine di migliorare la qualità della democrazia interna al Consiglio provinciale. Si tratta di un tema considerato non prioritario nell’agenda mediatica ma determinante per poter superare lo scollamento tra la politica e i cittadini. Se il Consiglio non assicura standard minimi, sia sotto il profilo della democrazia che dell’efficienza amministrativa, come possiamo pensare che le leggi che approva rispondano realmente alle esigenze della popolazione? È una domanda che magari si pongono in pochi ma che resta comunque cruciale.

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Kaswalder decide su se stesso. Conflitto d’interesse? Assolutamente no… dice lui!

Per la serie “spariamola grossa” segnaliamo la recente risposta fornita dal presidente del Consiglio Kaswalder a una nostra interrogazione (la 2614/XVI) riguardo al licenziamento del suo segretario particolare ritenuto illecito dai tribunali (sia in primo grado che in appello, manca la Cassazione…). In sostanza Kaswalder, il cui voto è stato decisivo per caricare a spese dei contribuenti la propria difesa legale, si è espresso a favore di se stesso non ravvisando alcun conflitto d’interesse fra il suo essere da un lato parte in causa (è lui ad aver ordinato il licenziamento ritenuto illegittimo di un dipendente che nel suo tempo libero aveva osato andare a fare da spettatore al congresso di un partito diverso dal suo…) e dall’altro essere il presidente dell’organo istituzionale che ha deciso se e come resistere in giudizio e a quale professionista affidare la pratica (preferendo pagare un esterno invece di utilizzare i legali a libro paga del Consiglio…). Se è così vale letteralmente tutto, il conflitto di interesse non esiste perché la valutazione spetta al diretto interessato, il quale, con notevole sprezzo del ridicolo, dice che se lui decide su cose che lo interessano direttamente si tutelano non gli affari suoi ma quelli del Consiglio che egli stesso presiede…

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