Gestione fondi PNRR, interrogazione congiunta a Trento e a Bolzano per sollecitare interventi urgenti sul Governo nazionale

Il M5S del Trentino e quello dell’Alto Adige hanno presentato due interrogazioni identiche ai rispettivi Consigli provinciali, chiedendo che le giunte si attivino immediatamente per ottenere dal governo nazionale le modifiche allo Statuto provinciale necessarie a garantire una più efficiente e adeguata spesa dei fondi del PNRR. La richiesta deriva dalla bocciatura, in seno al Consiglio provinciale di Bolzano, della proposta di modifica dello Statuto avanzata dal M5S e che era invece stata approvata dal Consiglio provinciale di Trento.

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Sull’Autonomia differenziata manca informazione? Certo, ed è tutto “merito” della lega!

Segue il testo della lettera che ho inviato al quotidiano IlT in risposta ad una missiva firmata dagli esponenti leghisti Binelli, Cattoi e Testor in merito alla mancanza di informazioni sulla riforma dell’Autonomia differenziata.

Gentile direttore,

confesso di aver letto con un certo stupore il contributo inviato al suo quotidiano da parte di Diego Binelli, Vanessa Cattoi ed Elena Testor in difesa della futura (o futuribile?) riforma nazionale dell’autonomia “differenziata”. A parte i soliti slogan, e la sicurezza granitica che i piani di Calderoli non finiranno col danneggiare l’autonomia speciale trentina, per ora tutti da dimostrare, visto che la riforma è di là da venire, mi ha colpito la battuta sul fatto che chi critica sarebbe poco informato. Questo perché in effetti gli esponenti leghisti, per una volta, hanno ragione… solo che i primi a non voler informare sulla questione sono il loro partito e il loro presidente della Provincia! Nei mesi scorsi il M5S ha più volte sollecitato il presidente Fugatti e la sua giunta a relazionare sulle questioni inerenti l’autonomia e la riforma Calderoli ma queste informazioni non sono mai state fornite, nonostante l’approvazione di impegni precisi in tal senso!

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Regolamento del Consiglio regionale: ecco le modifiche introdotte grazie al M5S

Il 16 marzo scorso è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige la modifica al regolamento interno del Consiglio regionale approvata dall’aula consiliare il giorno precedente (proposta di deliberazione n.40/XVI) a conclusione di un lungo percorso iniziato nel primo semestre del 2022 e che il M5S ha seguito attentamente, da un lato per arginare il tentativo dell’SVP di neutralizzare il ruolo dei consiglieri di minoranza e dall’altro per introdurre disposizioni per rendere i lavori delle commissioni e del consiglio più trasparenti e più efficaci.

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Sulla Commissione dei 12 la maggioranza mostra tutta la sua fame di poltrone

Oggi in Consiglio provinciale è andato in scena un grande sgarbo istituzionale, messo in atto da persone evidentemente mai sazie di poltrone. La maggioranza provinciale ha scelto di nominare nella Commissione dei 12 un uomo, Matteo Migazzi, espressione di un partito, il PATT, che è già di fatto parte della maggioranza stessa. A fronte di questa realtà inoppugnabile pare dunque più che legittimo sottolineare come ci troviamo di fronte ad una situazione di squallore democratico unica nel suo genere.

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Commissione dei 12. Il M5S presenta la candidatura di Rosa Rizzi

Il  09 marzo scorso abbiamo presentato la proposta di candidatura di Rosa Rizzi quale membro della Commissione dei 12

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PNRR. Approvata proposta del M5S per far riferire il presidente Fugatti sulle norme di attuazione per la gestione dei fondi

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è una grandissima occasione di rilancio e sviluppo per il Trentino. Serve però che essa sia gestita alla luce del sole, rendendo conto delle scelte e delle decisioni prese, oltre che a far presente quale sia lo stato dell’arte riguardo alle iniziative intraprese. Un contributo in questo senso lo ha dato il M5S, che di recente è riuscito ad ottenere che il presidente Fugatti relazioni in merito alle norme di attuazione del PNRR nella nostra Provincia.

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Attività di ottobre 2022 – Newsletter n° 48

Dopo le elezioni del 25 settembre l’attività politica provinciale è ripartita a pieni giri. Prima però di tornare a dedicarmi alle questioni provinciali ho rilasciato un’intervista a Vita Trentina ed ho organizzato un incontro conclusivo con gli attivisti che hanno supportato i nostri candidati presso lo spazio di Vicolo Madruzzo per analizzare le dinamiche del voto. La destra ha vinto ed ha iniziato fin da subito a prospettare il varo di provvedimenti illiberali, come M5S credo che a queste condizioni la strada possa e debba essere una sola. Opposizione rigorosa e senza sconti. Noi lavoriamo con impegno e serietà come da consuetudine, come abbiamo sempre fatto, poi vedremo dai fatti se qualcuno vuole condividere le nostre iniziative. 

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Gli atti della Commissione dei 12 sono segreto di Stato? Chissà. Di certo in Provincia di Trento vige la più assoluta mancanza di trasparenza!

L’abisso nel quale precipita la Provincia Autonoma di Trento ogni qualvolta le si chiede di agire secondo criteri di trasparenza e apertura verso i cittadini sembra non avere mai fine.

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Autonomia: bando alla retorica, c’è ancora tantissimo lavoro da fare!

Oggi il Consiglio provinciale di Trento celebrerà il cinquantenario del Secondo Statuto di Autonomia. È un’occasione importante per riflettere su quanto di buono è stato fatto a favore dei popoli del Trentino-Alto Adige/Südtirol e per ragionare sulle criticità e sulle mancanze che ancora esistono all’interno del progetto autonomista della nostra Regione e delle nostre Province Autonome. Esiste un’idea sana ed autentica di Autonomia come cultura del buon governo di un territorio e della gestione razionale delle risorse. Proprio questa è alla radice dei successi incontrati dal Trentino negli ultimi 50 anni. Esiste però anche un uso distorto e negativo dell’Autonomia, che nell’uso di certi “potenti” (per quanto piccoli e insignificanti nel grande schema delle cose) è diventata un paravento per privilegi castali e sprechi generalizzati a favore degli amici entrati nel sistema che sfruttano per escludere tutti gli altri. Purtroppo la seconda parte mette danneggia i buoni frutti prodotti dalla prima. In piccolo, è ad esempio il caso di quanto accaduto rispetto alla commemorazione del secondo Statuto di Autonomia, evento nel quale al M5S non è stato riconosciuto diritto di parola. Nonostante ciò non ci arrendiamo e vogliamo comunque rappresentare la nostra idea di Autonomia.

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La verità sul Governo Draghi e la Commissione dei 12

Sulla stampa odierna si dà ampio risalto ai lancinanti allarmi del presidente della Commissione dei 12 Fabio Scalet rispetto alla possibile, prematura, fine del Governo Draghi. Scalet fa presente come ci siano ben 9 norme di attuazione proposte dalla Commissione ma non ancora ratificate dal Consiglio dei Ministri. A sentire lui l’approvazione sarebbe cosa fatta, non fosse per l’improvvida crisi di Governo che rischia di mandare tutto su per il camino. Una situazione al limite del drammatico insomma, peccato che non sia vera. Come è evidente a tutti, se le norme in questione non sono state ancora licenziate dal Consiglio dei Ministri a mesi dalla loro presentazione, è perché contengono proposte che sono state ritenute quantomeno discutibili e bisognose di approfondimento. In ogni caso, lo stesso Scalet non fa mistero di come la Commissione dei 12 abbia attraversato 3 governi e nel corso di tutti e tre abbia proposto le succitate 9 norme. Non si capisce quindi perché, se le norme sono così buone, con un eventuale quarto Governo le cose dovrebbero essere differenti.

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