Nella sessione di Consiglio di fine giugno è stata approvata una proposta di ordine del giorno del M5S (2/129/XVI) che impegna la giunta a potenziare la figura del Mobility Manager, dotandola degli strumenti per favorire il conseguimento degli obiettivi della Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibile (SProSS), con particolare attenzione alla riduzione del traffico dei veicoli. Se l’impegno verrà rispettato avremo meno smog, meno soldi spesi per la benzina, meno ingorghi e maggior benessere, sia per chi lavora che per chi guida.
Come si sa uno dei motivi principali del traffico, specie in città, riguarda le persone che sono costrette a recarsi sul luogo di lavoro per svolgere compiti che potrebbero benissimo svolgere da casa (il Covid da questo punto di vista ha insegnato molto). In effetti è insensato creare code chilometriche in certi momenti della giornata, con aumento dell’inquinamento, dello stress, dei costi per il carburante, ecc, quando si potrebbe benissimo farne a meno senza danneggiare in alcun modo le imprese e chi lavora. Per questo motivo, come M5S abbiamo proposto di dare al Mobility Manager la facoltà di verificare se invece di erogare dei rimborsi chilometrici per i pendolari, questi ultimi possano svolgere le loro mansioni tramite il lavoro a distanza. In tal caso questa soluzione dovrebbe essere sempre ritenuta preferibile allo spostamento verso l’ufficio.
Si tratta di una soluzione pienamente coerente rispetto alla SProSS e che serve a migliorare la vita dei cittadini e a tutelare l’ambiente. Una vittoria di tutti, insomma!
* * * * *
Proposta di ordine del giorno n. 2/129/XVI “Fornire all’energy manager gli strumenti per ridurre il traffico veicolare attraverso il rafforzamento della diffusione del lavoro agile e dei poteri di controllo, e predisporre una bozza di proposta normativa di stanziamento dei fondi necessari all’attuazione delle misure provinciali in materia di mobilità sostenibile per ridurre il traffico del capoluogo” collegata al disegno di legge n. 129/XVI “Integrazione della legge provinciale sui trasporti 1993: agevolazioni a favore delle lavoratrici e dei lavoratori pendolari”
L’emendamento 1.01 del disegno di legge n. 129/XVI prevede la concessione di un contributo per i lavoratori dipendenti che si spostano dal luogo dove risiedono al posto di lavoro laddove l’indicatore della condizione economica familiare sia inferiore a 0,32 e siano rispettati determinati requisiti. Per ricevere il contributo il lavoratore non deve percepire alcun rimborso delle spese di viaggio da parte del datore di lavoro. Per finanziare tale misura è previsto uno stanziamento annuo fino a 500.000 euro per il prossimo triennio;
nella Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibile (SProSS) al fine di “Potenziare la governance per un’occupazione sostenibile” si propone di “Favorire la digitalizzazione del lavoro attraverso il lavoro agile e telelavoro, contenendo gli spostamenti pendolari (a beneficio di lavoratori delle aree periferiche, congestione del traffico, qualità dell’aria); introdurre hub decentralizzati per il telelavoro e piani personalizzati di lavoro; promuovere un’impostazione di lavoro agile per obiettivi al fine di valorizzare il lavoro e renderlo più efficace e al contempo promuovere la fornitura di attrezzature da lavoro ergonomiche e attuali; favorire nuove modalità dello stare nei luoghi di lavoro anche introducendo meccanismi di flessibilità.”;
nella SProSS, nella parte in cui si esplicita “la visione di un Trentino sostenibile, dove sono ben visibili i cambiamenti positivi nel territorio e nell’amministrazione provinciale” si afferma inoltre quanto segue: “Il principio guida della società non è la concorrenza, ma la cooperazione finalizzata a stabilire un equilibrio circolare con l’ambiente circostante. La mobilità geografica è garantita da un capillare sistema di trasporti pubblici ottimale per pedoni e ciclisti, mentre il traffico motorizzato individuale è ridotto e il verde urbano è notevolmente cresciuto (occupando lo spazio prima dedicato alle automobili). L’aumento dell’attività fisica ha permesso di ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari, diabete, tumori al seno e al colon. Complessivamente la mortalità precoce è diminuita e lo standard di vita dei cittadini è elevato nonostante i minori consumi di energie e risorse.”;
l’art 7 (Manager provinciale della mobilità) della legge provinciale n.6 del 2017 in materia di pianificazione e gestione degli interventi in materia di mobilità sostenibile ha istituito la figura del mobility manager con funzioni di coordinamento generale e non gerarchico tra settori e strumenti della mobilità. Tale figura svolge i seguenti compiti:
- a) coordina l’elaborazione di progetti specifici in materia di mobilità, in coerenza con gli obiettivi del piano provinciale della mobilità collaborando anche con le scuole e con la consulta provinciale degli studenti per l’elaborazione di programmi poliennali sui temi della mobilità sostenibile, alternativa ed ecologica;
- b) verifica il raggiungimento degli obiettivi prefissati, ne assicura la misurazione e la successiva reportistica;
- b bis) coordina le azioni intraprese dalle imprese e dalle amministrazioni del territorio provinciale ai sensi dell’articolo 6;
alla luce di quanto sopra riportato, sarebbe opportuno che la Provincia, attraverso la figura del mobility manager, facesse degli approfondimenti e delle analisi al fine di ridurre il congestionamento del traffico che si verifica negli orari di punta nel capoluogo e nelle più grandi cittadine del Trentino attuando degli interventi che incentivino l’utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei lavoratori e riducano i costi ambientali e sociali della mobilità come previsto dalla Spross e dalla legge provinciale n. 6 del 2017;
tutto ciò premesso, il Consiglio impegna la Giunta provinciale
- a dotare il mobility manager di tutti gli strumenti necessari per attuare gli obiettivi della Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibile, con particolare riferimento alle iniziative per ridurre il traffico veicolare attraverso il rafforzamento delle misure per favorire la diffusione del lavoro agile e dei poteri di controllo affinché le risorse finanziarie di sostegno ai lavoratori per gli spostamenti in automobile siano erogate solo dopo aver assicurato il rispetto dei prerequisiti di legge ed aver esperito ogni tentativo possibile di perseguire gli obiettivi della SProSS e della legge provinciale in materia di pianificazione e gestione degli interventi in materia di mobilità sostenibile;
a predisporre una bozza di proposta normativa per stanziare i fondi necessari all’attuazione delle misure previste dalla legge provincialen. 6 del 2017 in materia dimobilità sostenibilee dalla SPross al fine di ridurre il traffico del capoluogo soprattutto negli orari di punta da presentare nella manovra di assestamento di bilancio in programma per il luglio 2023.(punto del dispositivo respinto)
* * * * *
Aggiornamenti su Osservatorio della Mobilità Sostenibile:
Il 5 luglio è arrivata la risposta all’interrogazione 4605/XVI “Realizzazione del sito internet dell’Osservatorio provinciale della mobilità sostenibile mediante il coinvolgimento degli istituti scolastici trentini”
* * * * *


One Reply to “”