Artisti trentini. Grazie al M5S verrà istituito il registro provinciale degli artisti per l’erogazione di contributi previdenziali integrativi

Anche in Trentino arriva il Registro provinciale degli artisti. Prendendo spunto da una legge già presente  in l’Alto Adige / Südtirol, il Consigliere provinciale del M5S, Alex Marini, ha ottenuto l’approvazione di un emendamento all’assestamento di bilancio provinciale  (nel dettaglio: è stato introdotto l’articolo 21 ter nella legge provinciale sulle attività culturali) tramite il quale viene prevista l’istituzione di un apposito registro provinciale al fine di consentire agli iscritti l’accesso ai fondi stanziati dalla legge regionale n.4 del 2020 che disciplina gli interventi di carattere previdenziale a favore degli artisti.

La legge regionale era stata introdotta a inizio legislatura per garantire una copertura previdenziale e un futuro dignitoso agli artisti e per prevenire quindi il rischio di condizioni di disagio sociale per coloro che svolgono lavori in campo artistico. La Provincia di Bolzano aveva provveduto ad adottare una legge provinciale di raccordo e un’apposita delibera (614/2022) per favorire il supporto previdenziale agli artisti e per favorire dunque l’espressività artistica a livello professionale sul territorio provinciale. La provincia di Trento, invece, fino al luglio scorso era rimasta al palo, nonostante le nostre sollecitazioni, recentemente formalizzate anche con l’interrogazione 4599/XVI. Con l’accoglimento della proposta del M5S anche il Trentino potrà iniziare a percorrere la strada percorsa dall’Alto Adige e prima ancora da Paesi europei come Austria e Germania, dove vengono erogate specifiche risorse per sostenere gli artisti nel pagamento dei contributi previdenziali e sanitari e per consentire loro di ottenere trattamenti pensionistici dignitosi.

Il contributo integrativo di 500 euro all’anno, garantito dal combinato disposto delle leggi regionale e provinciale, non è certamente sufficiente a dare piena copertura previdenziale agli artisti, i quali molto spesso non si trovano nella condizione di svolgere la loro attività creativa con continuità e, quindi, di garantire il regolare versamento dei contributi sociali. Si tratta tuttavia di un primo passo nella giusta direzione, volto a riconoscere il ruolo importante effettivamente svolto da questa categoria di lavoratori, che ci accompagna, allieta e coinvolge nel nostro tempo libero e nella vita di tutti i giorni.

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