Diga Vanoi. Il M5S interroga con la deputata Ilaria Fontana

A dispetto dei toni conciliatori e rassicuranti usati da Maurizio Fugatti e da Mario Tonina la vicenda della diga del Vanoi è destinata a non trovare una risoluzione nel breve periodo perché i leghisti sono fermamente decisi a realizzarla in barba ad ogni rischio e al coinvolgimento delle popolazioni interessate dall’opera. Le affermazioni pronunciate nell’aula del Senato il 20 luglio scorso da parte ministro delle infrastrutture Salvini non sono state infatti rassicuranti per coloro che abitano nei territori nei quali si vorrebbe erigere l’opera di sbarramento. Il leghista che presiede la cabina di regia ministeriale per la selezione delle opere nel settore idrico ha detto che il progetto per la realizzazione della diga di Vanoi potrà essere valutato dal Ministero all’interno di quell’ambito. Salvini ha però indirettamente esplicitato le proprie intenzioni rispetto alla diga del Vanoi, citando orgogliosamente un’altra opera, la diga di Vetto sull’Appennino reggiano, per la cui progettazione sono stati stanziati 3 milioni di euro.

Di fatto l’obiettivo del presidente della regione Veneto Zaia di realizzare l’invaso è stato confermato dal ministro Salvini e dal fragoroso silenzioso assenso del presidente Fugatti, messo a tacere dalle posizioni di questi suoi “fratelli maggiori” in salsa leghista.

Come noto il M5S ritiene che l’eventuale diga sul Vanoi porrebbe problematiche enormi e che si debba fare tutto il possibile per evitare disastri dettati dalla faciloneria e dalla cupidigia di certi politici e dei loro danti-causa economici. La vicenda della diga è ancora tutta da chiarire sotto il profilo procedurale. Per questo nei giorni scorsi, in collaborazione con il consigliere Alex Marini, l’ex sottosegretaria all’ambiente e deputata Ilaria Fontana, ha elaborato un’interrogazione da rivolgere al ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin per approfondire gli aspetti attinenti alle procedure di valutazione ambientale (4/01488), che riguarda la diga del Vanoi.

L’area su cui la premiata ditta Zaia & Salvini vorrebbe realizzare l’opera è inserita nella Carta di sintesi della pericolosità della provincia di Trento in una classe di elevato pericolo. Per questa ragione, considerate le prerogative garantite dallo Statuto di autonomia e dalle norme di attuazione all’Autonomia trentina nonché le competenze del Ministero dell’ambiente in materia di autorizzazione e valutazione di impatto ambientale (specie per progetti che riguardano impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque in modo durevole, di altezza superiore a 15 metri o che determinano un volume d’invaso superiore ad 1.000.000 di metri cubi), il M5S ha chiesto di sapere se siano state depositate richieste di valutazione di impatto ambientale statale per la progettazione dell’invaso. Ha chiesto inoltre quali iniziative abbia messo in atto il Ministero per assicurare il più corretto iter procedurale circa il progetto in questione, nonché il coinvolgimento delle amministrazioni e delle autorità competenti, come la provincia autonoma di Trento, nel rispetto delle prerogative che lo Statuto di autonomia del Trentino-Alto Adige le riconosce.

Il tema dell’acqua e della sua tutela è fondamentale per il futuro del Trentino e di tutto il Paese. Questo non significa però che si possa costruire ovunque, specie in aree a grande rischio di franosità come la Val Cortella. In Italia e in Veneto abbiamo già avuto tragedie dettate dalla cupidigia e dalla noncuranza, ad esempio quella della diga del Vajont. Il M5S non ha alcuna intenzione di permettere che la faciloneria e l’arroganza di alcuni frequentatori della politica mettano a rischio la vita e la sicurezza di interi territori.

Qui il testo integrale dell’INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01488 presentata da Ilaria Fontana il 7 agosto 2023

Rassegna: TgRai Trento, Il Dolomiti, La Voce del Nord Est

* * * * *

Segui i canali per restare aggiornato:
Telegram
Facebook
Twitter
LinkedIn
YouTube
Iscriviti alla newsletter mensile

Lascia un commento