In questi giorni, dopo che l’operazione Transumanza ha portato a numerosi provvedimenti di obbligo di dimora, sospensioni d’attività e perquisizioni e dimostrato l’esistenza di attività criminose con ramificazioni tra nord e sud Italia, è salito alla ribalta il caso della mafia dei pascoli, ovvero il sistema costruito da soggetti in odore di criminalità per truffare l’Unione Europea intascando milioni di euro per attività di pascolo mai realizzate. La scoperta, in realtà per niente nuova, riguarda l’estensione di questo modello operativo anche in Trentino. Ebbene, in tempi non sospetti il M5S aveva lanciato l’allarme su questi fenomeni, ma come al solito la politica trentina aveva preferito non vedere, non sentire e non parlare.
Forme criminali riconducibili alla mafia dei pascoli sono menzionate nella relazione sull’attività svolta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie della XVIII Legislatura. Proprio prendendo spunto da questi studi e dai fatti accaduti nelle Giudicarie esteriori nell’aprile scorso avevamo depositato un’interrogazione, chiedendo, tra le altre cose, che venisse effettuato un sopralluogo della commissione antimafia in Trentino, suggerendo di organizzare delle audizioni con esperti ed allevatori che hanno avuto il coraggio di denunciare il malaffare e che aspettavano solo di essere sentiti. Tra gli altri avevamo chiesto di ascoltare la professoressa Lina Calandra e il dottore in ricerca Ph.D. Mauro Povinelli.
Naturalmente, nel maggio 2022 il presidente Fugatti ha preferito non riferire niente di niente alla Commissione antimafia.
Vale la pena di sottolineare che il problema non è affatto astratto. Con le loro azioni, questi banditi rubano risorse agli allevatori onesti che lavorano con serietà e dedizione, curando il territorio e tenendo vivo il tessuto economico locale. Se si lasciano operare indisturbate queste organizzazioni criminali i risultati sono l’impoverimento e l’indebolimento delle aziende agricole pulite, che rischiano di finire fuori mercato, lasciando ancora più spazio ai malversatori! Ecco dunque spiegato perché il menefreghismo della politica provinciale su queste problematiche è assolutamente imperdonabile!
Quando si tratta di combattere le mafie, “Minimizzare e sopire, sopire e minimizzare”, questo è il motto delle persone che hanno guidato il Trentino negli ultimi 5 anni. I risultati, ovvi e tangibili, sono l’estensione operativa dei sodalizi criminali in tutta la Provincia e l’assalto al tessuto socio-economico delle nostre terre. Però quegli stessi soggetti che non muovono un dito per introdurre forme di prevenzione alle infiltrazioni della criminalità organizzata sono gli stessi che strillano come aquile contro la microcriminalità… si dimenticano che a fornire la droga agli spacciatori, a organizzare furti e rapine, a mettere in atto incendi dolosi o estorsioni sul territorio sono proprio le organizzazioni criminali. Loro però preferiscono puntare il dito contro la bassa manovalanza, facilmente sostituibile, invece di combattere e eliminare il problema alla radice. Del resto, poi capita che per sbaglio finiscano a cena con qualcuno degli affiliati a certe organizzazioni o candidino loro amici e parenti nelle liste elettorali a loro insaputa.
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Interrogazioni ancora senza risposta
3315/XVI del 21-dic-2021
Interrogazioni parlamentari sull’utilizzo fraudolento dei fondi europei destinati all’agricoltura nel territorio della Val Rendena
3667/XVI del 29-apr-2022
Procedure di assegnazione delle malghe appartenenti alle proprietà collettive di Comuni, Asuc e Regole
4488/XVI del 26-apr-2023
Indebita erogazione di contributi pubblici per l’alpeggio/monticazione dei capi di bestiame da parte di aziende operanti nei Comuni di Bleggio Superiore e Stenico
4510/XVI del 3-mag-2023
Esiti dei controlli effettuati dall’Agenzia provinciale per i servizi sanitari, dal Corpo forestale provinciale, dall’Agenzia provinciale per i pagamenti relativi agli aiuti comunitari in agricoltura e dalle amministrazioni proprietarie dei pascoli nell’ambito del protocollo annunciato del maggio 2022 dall’assessorato all’agricoltura
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Resoconto integrale declassificato dei sopralluoghi a Trento ed a Bolzano
9-10 maggio 2022Documento XXIII, n. 38 – Relazione contenente i resoconti delle audizioni effettuate da delegazioni della Commissione nei sopralluoghi sui territori, Tomo V – 27 Luglio 2022)

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