Care amiche, cari amici,
siamo arrivati alla fine di questa faticosa, frenetica e al tempo stesso energica ed entusiasmante campagna elettorale. Ma soprattutto, siamo arrivati alla fine di cinque anni di attività in Consiglio provinciale e in Consiglio regionale: cinque anni di interrogazioni, proposte di legge, interpellanze; cinque anni di opposizione vera (dunque incalzante e costruttiva), sempre fedeli e coerenti al mandato popolare che cinque anni fa abbiamo ricevuto da voi elettori. È con questo spirito che ci riproponiamo oggi, certi di aver raggiunto, anche grazie al vostro aiuto, risultati importanti. La vostra fiducia è fondamentale per poter continuare il lavoro sin qui compiuto.
Le ultime settimane sono state davvero dense di iniziative: tutto il M5S del Trentino si è impegnato al massimo nella campagna elettorale, senza avere alle spalle le strutture e soprattutto le risorse economiche ragguardevoli delle altre forze politiche. Abbiamo girato tutto il Trentino, abbiamo incontrato centinaia di persone, ascoltato le necessità di tutti… per me è stata davvero una grande opportunità di crescita personale, oltre che politica. Lasciate che vi racconti com’è andata in questa newsletter: la n. 60, l’ultima della XVI consiliatura.
Interviste al candidato presidente M5S
La campagna elettorale è sempre un periodo intenso anche dal punto di vista mediatico: assieme ai nostri candidati, ho preso parte a diversi confronti e interviste. Segnalo le interviste esclusive al candidato presidente, che sono state pubblicate sul Corriere del Trentino a cura di Enrico Pruner, su L’Adige a cura di Chiara Zomer, su Il T quotidiano a cura di Gabriele Stanga (identikit) e su Trento Today a cura di Stefano Pagliarini.
Molto interessante anche la conferenza stampa presso la Tg Rai di Trento condotta dalla giornalista Maddalena Boggiano e incalzata dalle domande delle giornaliste Chiara Zomer del giornale L’Adige e di Benedetta Centin del quotidiano Il T.
Giovedì 19 ottobre 2023, invece, sono stato intervistato da Marica Terraneo presso gli studi di RTTR. Nel medesimo giorno ho pronunciato un appello finale per il Tg di RTTR.
Numerosissimi invece i confronti fra candidati presidente organizzati dai soggetti della società civile e del mondo economico: RSA, Cooperazione internazionale, Coordinamento Provinciale Imprenditori, assistenti sociali, emergenza plantigradi, Rete delle Professioni Tecniche del Trentino, Confcommercio, usi civici, sindacati e Consulta per la salute. Non sono mancati nemmeno i confronti in presa diretta sulle tv locali: RAI e Rttr.
La visita di Giuseppe Conte in Trentino – Alto Adige
In questa campagna elettorale tanti sono stati anche gli ospiti di spicco della politica nazionale. Abbiamo avuto il piacere di rivedere a Trento l’ex deputato M5S e Ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, inoltre sono stati con noi l’ex Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, la senatrice M5S Alessandra Maiorino, le deputate M5S Emma Pavanelli, Stefania Ascari e Chiara Appendino, l’ex Procuratore Nazionale Antimafia De Raho e la parlamentare europea M5S Sabrina Pignedoli: ringrazio tutti per il grande supporto e i contributi di cui faremo tesoro. La presenza e il sostegno da parte degli esponenti nazionali del M5S sono culminati lunedì 16 ottobre con la visita in Trentino Alto Adige dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che non ha voluto far mancare il suo appoggio alla lista del M5S e si è prestato alle domande dei giornalisti Baldo Donatello del quotidiano Il T (qui la versione cartacea) e di Patruno Luisa del giornale L’Adige prima dell’oscuramento mediatico della sua presenza in Trentino da parte della carta stampata. Ha anche rilasciato un’interessante videointervista a TrentoToday, parlando di tanti temi: dalla sanità all’ambiente, passando per la questione dei grandi carnivori.
Sulle emittenti TV locali, Conte è stato intervistato poi dal TG Rai e da RTTR.
Pagella climatica: il M5S è sul gradino più alto del podio!
Anche questa è una notizia che sono davvero felice di condividere con voi! Come forse avrete visto, dall’analisi e dalle valutazioni dei programmi elettorali dei candidati presidenti effettuata da un gruppo di esperti indipendenti coordinati dalla Rete Climatica Trentina il M5S primeggia solitario nell’ambito delle politiche ambientali e di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Se poi consideriamo che quello che abbiamo inserito nel programma non è altro che una minima parte del lavoro svolto negli ultimi 5 anni in tema di cambiamenti climatici, dobbiamo andarne veramente fieri!
Alla questione climatica Il Corriere del Trentino ha dedicato l’apertura del giornale e un approfondimento nelle pagine interne. La questione è stata inoltre ripresa da Simone Casciano de Il T e da Il Dolomiti.
Sanità: più risorse a quella pubblica
Una delle voci più dettagliate del nostro programma è quella dedicata alla sanità, a cui abbiamo anche dedicato una mattinata di approfondimento a Riva del Garda il 4 ottobre. Sono stati soprattutto i candidati dell’Alto Garda a spiegare le cause e le vicende del progressivo deterioramento della sanità trentina, ma anche le soluzioni da mettere in campo. Il nostro programma in materia di sanità parla chiaro: occorre investire risorse maggiori sulla sanità provinciale, ma al tempo stesso renderla più efficiente. Il sistema pubblico deve, inoltre, puntare a rafforzare le strategie di prevenzione, potenziando il ruolo della medicina territoriale e dei medici di base. Ne ha parlato diffusamente anche TrentoToday; inoltre, ho rilasciato un’intervista a Il Dolomiti che ben sintetizza la nostra posizione. Ad esempio, per contrastare la “fuga” dei sanitari servono formazione e stipendi adeguati. Inoltre, occorre fermare la corsa alla privatizzazione e aumentare le risorse, recuperandole dalle spese inutili che esistono solo per garantire i ritorni elettorali di alcuni politici.
La democrazia della clava fino alla fine
Ricordate il trattamento che la destra aveva riservato al disegno di legge sul referendum nel giugno scorso? Avevo parlato di democratura. Da quel tempo la situazione non è cambiata di una virgola. Le interrogazioni senza risposta in questa legislatura sono esattamente 1.251: un numero esorbitante. E oltre la metà di queste sono del M5S, il 33% di quelle che abbiamo presentato nei passati cinque anni. Questo è uno dei tanti segnali di degrado del sistema democratico, lo svilimento totale del rapporto tra esecutivo e legislativo. Tutti gli atti che abbiamo presentato erano finalizzati ad avere informazioni e trovare soluzioni, in pieno spirito collaborativo. Ma una volta su tre non abbiamo ricevuto risposta. E questo è molto preoccupante.
Questa situazione nelle istituzioni fa il paio con alcuni episodi che si verificano fuori, nella società civile: è così che, ad esempio, il M5S è stato escluso da una tribuna elettorale organizzata a Rovereto, con motivazioni pretestuose e francamente inaccettabili. Un atteggiamento di scarso rispetto nei confronti dell’elettorato e che, oltretutto, lede il principio della par condicio.
Bypass ferroviario: l’obiettivo è fare chiarezza
Visto che per la Giunta leghista e il Comune di Trento sembra non esserci alcun problema, ci pensa il M5S trentino a tenere alta la soglia di attenzione sulla circonvallazione ferroviaria di Trento. Tra le nostre azioni più recenti, abbiamo portato la questione alla Commissione Europea: del resto, il progetto è finanziato con circa un miliardo di fondi europei del PNRR. Per questo dobbiamo ringraziare l’eurodeputata Sabrina Pignedoli, che ha presentato un’interrogazione urgente, in modo da verificare le palesi violazioni di questo progetto alle normative UE per quanto riguarda destinazione dei fondi, salute, ambiente, diritti dei consumatori e trasporto.
In prima linea contro criminalità organizzata e malaffare
Chi ci segue da tempo, sa quanto il M5S trentino sia impegnato anche sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, non solo per denunciare infiltrazioni criminali e malaffare, ma soprattutto per trovare soluzioni concrete a far sì che questi problemi non possano verificarsi. Ne abbiamo parlato lo scorso 14 ottobre in una intensa giornata sul territorio oggetto (purtroppo) di pesanti operazioni ‘ndranghetiste: Lona Lases e le cave del porfido. Ospite d’eccezione della giornata Federico Cafiero De Raho, ex procuratore nazionale antimafia, che ha visitato le cave di Lona Lases con i rappresentanti del Coordinamento Lavoro Porfido (qui potete rivedere il servizio della Rai) e poi a Gardolo con la comunità del Movimento 5 Stelle (trasmesso da TrentinoTV).
Quello della ‘ndrangheta in Trentino è un problema che il M5S denuncia da tanti anni e assai prima degli altri partiti, che si sono “svegliati” solo dopo le sentenze del processo Perfido. Per tutta l’ultima legislatura, abbiamo lottato strenuamente per far istituire l’Osservatorio sulla criminalità organizzata, senza ottenere alcuna attenzione dai partiti al governo provinciale e regionale. Perché questo atteggiamento di ottuso rifiuto nei confronti di provvedimenti di semplice buonsenso? C’entrano forse i legami di alcuni candidati a sostegno del presidente Fugatti nelle elezioni provinciali del 2018 e in quelle del 2022 con persone condannate in primo grado nell’inchiesta Perfido o in altri procedimenti penali? Dal piccolo comune di Lona Lases la lunga mano del malaffare sta toccando anche la politica provinciale? Ce lo chiediamo, ma soprattutto, lo chiediamo al Ministro della Giustizia, con l’interrogazione parlamentare presentata da Stefania Ascari. La notizia dell’interrogazione è stata censurata dai media locali ma ripresa dal sito specializzato Antimafia Duemila.
Acqua: la diga del Vanoi e i Laghi di Serraia e delle Piazze
Esattamente 60 anni fa avveniva il disastro del Vajont, che ho ricordato con un intervento pubblicato dal quotidiano online Il Dolomiti. In occasione della ricorrenza, tanti hanno ricordato e tutte le forze politiche hanno giustamente speso parole di sentito cordoglio. Quello che, però, vorrei sottolineare è che non possiamo limitarci a coltivare la memoria: dobbiamo fare in modo che quella tragedia (e tutte le altre) non si ripetano più. Ecco perché insisto nel mettere in guardia sui pericoli rappresentati dal progetto della diga che la Lega veneta vorrebbe costruire sul torrente Vanoi, in un’area classificata nella classe più elevata del rischio idrogeologico. Memori del disastro del Vajont, dovrebbe sembrarci un progetto folle, tanto più che, a quanto pare, nessuno si è degnato di informare i Comuni che dovrebbero ospitare l’opera: il veneto Lamon e i trentini Canal San Bovo e Cinte Tesino.
Sempre in tema di tutela ambientale, nei giorni scorsi abbiamo anche portato in Parlamento la tutela del Lago di Serraia sull’altipiano di Pinè, grazie all’interesse della deputata Ilaria Fontana e all’impegno del Comitato per la tutela e la valorizzazione dei laghi di Serraia e della Piazze dal cui sito abbiamo attinto preziose e puntuali informazioni.
Salario minimo legale: per retribuzioni più giuste
In queste settimane che precedono il voto, abbiamo avuto ospiti anche la deputata M5S (ed ex sindaca di Torino) Chiara Appendino e l’eurodeputata Sabrina Pignedoli. Le abbiamo incontrate nel corso di una bella serata a Mori dedicata al tema del salario minimo. Gli attivisti trentini hanno consegnato loro le 500 firme raccolte in pochi giorni sul territorio a sostegno della proposta di legge del M5S sul salario minimo legale. È una battaglia che il M5S porta avanti da anni e che si è dimostrata sempre più necessaria, specie in un’epoca come quella attuale, in cui la povertà colpisce sempre più persone, persino quelle che un lavoro lo hanno.
Scuola: luogo di inclusione e presidio di democrazia
In occasione delle elezioni provinciali, siamo stati contattati dal Consiglio regionale della Uil Scuola Rua, che ha posto a ciascun partito/coalizione una serie di domande per conoscere la posizione su alcuni temi fondanti a tutela della scuola pubblica. In questo documento potete leggere le nostre risposte. In sintesi: la scuola trentina rappresenta un patrimonio che va utilizzato per affrontare sfide sempre nuove. Il mondo dell’istruzione deve andare oltre l’insegnamento di tipo trasmissivo e lo stress sulla performance, declinati solo in una logica selettiva per fornirgli una prospettiva professionale o per sfornare lavoratori utili al sistema produttivo solo in una specifica congiuntura. La scuola deve certo fornire competenze, ma soprattutto la capacità di adattare ciò che si sa e di espanderlo a seconda della situazione nella quale ci si trova. Allo stesso tempo gli enti di insegnamento devono formare i giovani alla convivenza, all’educazione civica e alla cura del bene comune. Ecco perché va rivitalizzato il ruolo della scuola come luogo di inclusione e presidio di democrazia. Come sosteneva uno dei padri della nostra Costituzione, Piero Calamandrei, il fine della scuola deve essere quello di trasformare i sudditi in cittadini. Si tratta di una sfida enorme. Per affrontarla bisogna investire sul personale docente, sia da un punto di vista economico che della formazione e del suo costante aggiornamento.
Efficienza energetica ed economia circolare
L’ambiente è un valore imprescindibile per la qualità della vita, ma è anche un’opportunità di sviluppo per il Trentino. Ecco perché un altro punto fondamentale del nostro programma è la transizione energetica. Ad aiutarci nel divulgare questo aspetto fondamentale è stato il 30 settembre l’ex Ministro e ex deputato M5S Riccardo Fraccaro, il “padre” di una misura epocale come il Superbonus, assieme alla deputata M5S Emma Pavanelli. Entrambi sono stati con noi a Trento per un incontro con i cittadini. In quell’occasione, abbiamo ribadito anche agli organi di informazione che servono investimenti per efficientare gli edifici pubblici e potenziamento dei collegamenti in un’ottica green. Come ho spiegato a RTTR, se non finanziamo le misure previste nel piano energetico e ambientale provinciale non potremo perseguire gli obiettivi europei per una reale transizione ecologica.
In questo senso, ci pare veramente anacronistica, oltre che dannosa per l’ambiente e la salute pubblica l’eventualità che sia costruito un inceneritore a Trento. A settembre, con un’interrogazione della deputata M5S Emma Pavanelli, abbiamo portato il tema al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica. Per noi l’unica soluzione al problema rifiuti è l’economia circolare, come abbiamo ribadito anche ai microfoni della Rai di Trento.
Disabilità
All’interno del nostro programma elettorale, il tema della disabilità viene affrontato a più riprese. Innanzitutto, proponiamo di pianificare la realizzazione di alloggi protetti e contesti abitativi adatti a persone anziane e disabili, in modo che possano avere una vita autonoma con un’assistenza di prossimità e servizi adeguati alle loro esigenze. Occorre poi rimuovere gli ostacoli che complicano l’accesso da parte di anziani e disabili al sistema di prenotazione tramite CUP, mentre sul fronte della mobilità bisogna definire piani di acquisto di dotazioni e di mezzi sbarrierati per il trasporto pubblico extraurbano. Non da ultimo, vanno rimossi gli ostacoli che impediscono la partecipazione delle persone con disabilità alla vita pubblica e politica.
Violenza di genere: servono più tutele per le donne e più cultura
Viviamo ancora in un Paese maschilista e i femminicidi rappresentano una vera emergenza sociale. Anche il Trentino non può chiamarsi fuori: a Rovereto, solo nelle ultime settimane, abbiamo registrato ben due femminicidi, quelli di Iris Setti e Mara Fait. Abbiamo scelto, quindi, la Città della Quercia per parlare con i cittadini di questioni di genere e delle proposte messe in campo dal M5S. Ospiti della serata sono stati l’ex Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, la senatrice Alessandra Maiorino la deputata Stefania Ascari, tra le promotrici della legge sul Codice Rosso nata proprio per contrastare la violenza sulle donne, e l’eurodeputata Sabrina Pignedoli. Potete rivedere il convegno in questo servizio Rai e leggerne nel dettaglio su la Gazzetta delle Valli.
Nel frattempo, è anche arrivata la risposta Ministro della Giustizia Nordio all’interrogazione della deputata Stefania Ascari sull’omicidio dell’ex infermiera Mara Fait a Noriglio dello scorso 28 luglio. Ascari aveva sottolineato come già il 15 marzo di quest’anno la vittima avesse denunciato per stalking il vicino di casa che poi l’ha assassinata, chiedendo anche l’attivazione del Codice rosso. Nordio ha escluso responsabilità dei magistrati di Rovereto, riconducendo la vicenda unicamente a “rapporti di pessimo vicinato”.
Diversa invece la situazione per l’omicidio di Iris Setti. Il ministro Nordio nella risposta all’interrogazione di Ascari ha dichiarato di voler procedere a un attento esame al fine di adottare gli eventuali provvedimenti di competenza.
Grandi carnivori
Una delle questioni più accese di questa campagna elettorale è quella di lupi e orsi. Il centrodestra sposa la linea dura, ma solo a parole, visto che molti dei tanto sbandierati provvedimenti sono solo proclami inattuabili in concreto. Al confronto ospitato dal giornale l’Adige ha risposto per il M5S il candidato Marco Valle, mentre io ho partecipato al confronto organizzato da NosMagazine e condotto da Sandro de Manincor. In entrambi i casi, abbiamo sottolineato come le problematiche attuali siano figlie di una non gestione del progetto. Invece di percorrere strade concrete per favorire la coesistenza tra selvatici e comunità umane (monitoraggio, informazione, ricerca, rifusione dei danni, interventi in emergenza), Fugatti non ha fatto altro che polarizzare le posizioni alimentando la paura e l’odio a soli scopi elettorali.
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