La democrazia disturbata: perché il quorum al 33% non basta

Dal maggio 2024 ho assunto la presidenza dell’associazione Più Democrazia in Trentino, con cui promuoviamo iniziative per rafforzare la qualità della nostra democrazia. Tra queste, la recente diffusione — in assenza di un’informazione pubblica istituzionale — di un opuscolo informativo ispirato al modello svizzero per spiegare in modo imparziale i referendum su cittadinanza e lavoro. Inoltre, abbiamo aderito all’iniziativa popolare Basta Quorum, lanciata da Mario Staderini con il sostegno di attivisti e associazioni come Iniziativa per Più Democrazia dell’Alto Adige/Südtirol, la cui raccolta firme è partita con successo nei giorni scorsi attraverso la piattaforma del Ministero della Giustizia.

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Attività di gennaio 2023 – Newsletter n° 51

* questo mese abbiamo predisposto anche una versione short della newsletter.
Potete leggerla qui

A gennaio sono tante le notizie e gli interventi a tema ambiente e salvaguardia del territorio.

Per cominciare, segnalo l’approfondimento Opere pubbliche, decisioni private, curato da Laura Mezzanotte sul numero di gennaio del mensile Questotrentino. Oltre a contenere un’intervista per raccogliere il punto di vista del sottoscritto sulla novità normativa, il servizio analizza l’evoluzione del cosiddetto PPP (Partenariato Pubblico Privato) e i possibili risvolti negativi in termini di sperpero di risorse pubbliche e di aumento del rischio di corruzione nella pubblica amministrazione. Tutto questo con un linguaggio a misura d’uomo. Ne suggerisco la lettura per conoscere il futuro che ci aspetta!

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Referendum provinciali. La proposta del M5S per rendere effettivo il diritto a promuovere referendum e per rimuovere gli ostacoli che impediscono ai cittadini di partecipare direttamente alle decisioni che li riguardano 

Il 28 settembre scorso, in Consiglio provinciale, ha preso avvio la discussione generale sul disegno di legge 89/XVI in materia di referendum a mia firma. Si tratta di una proposta di legge che avevo presentato il 7 marzo 2021, dopo aver registrato una serie di anomalie nel procedimento referendario che ha portato alla votazione popolare del 26 settembre 2021 riguardo all’istituzione del distretto biologico del territorio agricolo della Provincia di Trento.

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La politica trentina è contro i diritti politici dei cittadini

L’articolo 21 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani prevede che “ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti”. Si afferma inoltre che la volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo e che la stessa si esprime attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. Sono principi vincolanti, confermati dall’articolo 25 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, firmato dall’Italia nel 1966 ed entrato in vigore nel 1976. Purtroppo le leggi provinciali trentine su referendum, elezione del presidente e dei membri del Consiglio provinciale non sono adeguate al rispetto di tali capisaldi democratici e, a parte il M5S, i partiti non hanno alcuna intenzione di cambiare le cose.

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Attività di ottobre 2020 – Newsletter n° 24

Mentre la pandemia da Covid si riaffacciava di nuovo minacciosa all’orizzonte, l’ottobre 2020 ha segnato un punto di svolta a suo modo storico per il Trentino. Con l’operazione Perfido la magistratura, l’antimafia e le forze dell’ordine hanno dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio l’esistenza e il radicamento delle mafie sul territorio della nostra Provincia. Non è ovviamente una bella notizia, ma quantomeno viene fatta una volta per tutte chiarezza e vengono spazzati via una volta per tutte gli argomenti di quei politicanti che per troppo tempo hanno preferito tenere la testa sotto la sabbia, consentendo così che la penetrazione delle mafie si realizzasse e si incancrenisse.

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Grazie al M5S la digitalizzazione del sistema di raccolta delle firme è stata inserita tra gli obiettivi strategici del Documento di Economia e Finanza regionale

Nel giugno scorso il M5S aveva presentato al Consiglio regionale una serie di proposte sotto forma di ordini del giorno e di emendamenti per rimediare ad alcune gravi carenze nell’ambito dei procedimenti referendari ed elettorali che sono in contrasto con i principi del diritto internazionale e che vanno superate non solo a livello nazionale ma anche locale. Oltre alle procedure di autenticazione delle firme e di voto avevamo elaborato delle proposte per digitalizzare le modalità di raccolta delle firme per i referendum e per la presentazione delle candidature nei comuni della regione Trentino-Alto Adige/Südtirol ma queste erano state inesorabilmente bocciate. La scelta della maggioranza era stata quella di non considerare le misure non strettamente correlate all’emergenza Covid-19. Ora però le idee che abbiamo seminato stanno germogliando a dimostrazione della loro bontà. Continua a leggere “Grazie al M5S la digitalizzazione del sistema di raccolta delle firme è stata inserita tra gli obiettivi strategici del Documento di Economia e Finanza regionale”