Sull’elettrificazione della Valsugana la maggioranza ha le idee confuse e rinvia le scelte. Presentata interrogazione per sollecitarli a darsi una mossa.

Negli ultimi giorni s’è scatenato un certo clamore mediatico in merito al congelamento di poco meno di 60 milioni di euro messi a disposizione dal Governo per l’elettrificazione della linea ferroviaria della Valsugana in modo da produrre un collegamento efficiente con la Regione Veneto. A quanto si sa, la maggioranza provinciale ha chiesto tempo al Ministero e starebbe discutendo al proprio interno su quali siano le scelte più opportune da prendere per investire il denaro.

Visto che non ci sono aggiornamenti significativi sullo sviluppo degli investimenti per un’iniziativa di primaria importanza ho pensato di presentare un’interrogazione con la quale faccio la sintesi dei fatti verificatisi negli ultimi mesi proponendo anche una ricognizione sullo stato di attuazione dello Schema di contratto di programma 2017-2021 – parte investimenti e di conseguenza chiedo ai responsabili politici della Provincia quali siano le iniziative che hanno portato avanti negli ultimi mesi e cosa intendano fare in futuro per garantire l’elettrificazione della Trento-Bassano. Ne ho approfittato anche per chiedere aggiornamenti sull’ipotesi di collegamento ferroviario Edolo-Mezzana, visto che se n’era parlato nella Commissione trasporti nell’estate del 2018.


La mia speranza è che le cose si muovano con solerzia, anche perché al di là della retorica del fare in fretta!, questa maggioranza più che altro si è fin ora distinta per le richieste di rinvio e di proroga, a partire dalla maldestra gestione dei fondi ministeriali per la gestione del dissesto idrogeologico che ha portato la nostra Provincia ad essere l’unica in Italia a perdere il denaro stanziato dallo Stato (5,2 milioni di euro!).

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Interrogazione n. 882/XVI a risposta scritta: Elettrificazione del trasporto su rotaia della Valsugana

Il mondo della politica trentina discute da tempo e senza trovare la quadra riguardo all’elettrificazione del trasporto su rotaia della Valsugana. Stando anche a recenti notizie di stampa (vedasi ad esempio Valsugana elettrificata: 59 milioni sono “congelati” – L’Adige, 07/10/2019) il problema sarebbe da attribuirsi all’indecisione della giunta provinciale trentina riguardo a quale tipo di linea ferroviaria elettrificata sia maggiormente strategica per gli interessi trentini;

agli interroganti risulterebbe che l’ultima comunicazione inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avente ad oggetto l’elettrificazione sarebbe stata inviata nella prima metà del mese di marzo 2019. Ad oggi al Ministero non risulterebbero comunicazioni in entrata o in uscita inerenti l’elettrificazione delle linee della Valsugana;

la necessità di incrementare le elettrificazioni delle linee ferroviarie, oltre che essere un obiettivo già presente nel Contratto di Programma investimenti 2017-2021 con RFI, costituisce una indicazione pervenuta dalle commissioni Parlamentari in occasione dell’esame del Contratto stesso (Schema di contratto di programma 2017-2021 – Parte investimenti tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana Spa. Atto n. 46);

nel caso di specie, il 25 ottobre 2018, tra le condizioni poste in fase di approvazione del parere favorevole al suddetto Schema dalla IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera dei Deputati si rileva la seguente: e) a dare priorità agli interventi di elettrificazione e/o all’applicazione di tecnologie «zero emission» al fine di sostituire i mezzi ferroviari ancora oggi alimentati a combustibili fossili, privilegiando le parti di territorio che ne sono completamente sprovviste;

tra le osservazioni si rileva invece la seguente: 22) si valuti la possibilità di elaborare uno studio di fattibilità per la realizzazione delle tratte «Edolo (BS) – Mezzana (TN)»- creando un percorso ad anello tra Brescia, la Valle Camonica, Trento e Lago di Garda –, «Edolo (BS) – Sondrio» – tramite il traforo del Mortirolo;

per rispondere alle condizioni e alle osservazioni poste dalla IX Commissione della Camera dei Deputati, lo schema di Aggiornamento 2018-2019 al Contratto di Programma – Parte Investimenti, esaminato dal CIPE il  24 luglio 2019 ed in corso di perfezionamento, riporta due interventi che sono di interesse anche della Valsugana. Si tratterebbe dei progetti sommariamente riportati di seguito:

1) “Elettrificazione linee Veneto”, dal costo complessivo di 230 milioni interamente finanziato (130 milioni proprio a carico dell’Aggiornamento 2018-2019). Il progetto mira al miglioramento dei servizi regionali e all’implementazione di nuove relazioni del SFMR, il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale finanziato principalmente da Regione del Veneto, che in origine prevedeva l’attivazione di un servizio ferroviario regionale/suburbano ad elevata frequenza (ogni 15/30 minuti) con orario cadenzato lungo alcune linee ferroviarie nella Regione ma che poi sarebbe stato liquidato dall’ente regionale nel 2018 a causa della sua difficile sostenibilità economica;

gli interventi, articolati per fasi funzionali, consistono nell’elettrificazione delle linee del Bacino Bellunese (anello basso delle Dolomiti). L’intervento interessa le linee, ad oggi non elettrificate, dell’alto Veneto, in particolare, le linee che attraversano a nord le province di Padova, Treviso, Vicenza e Belluno. In alcune tratte verranno adeguate le sagome delle gallerie per garantire il franco minimo per realizzare l’elettrificazione. L’intervento ha lo scopo di realizzare collegamenti diretti con mezzi elettrici da e per Venezia-Padova verso Bassano, Montebelluna e Belluno;

 la 1^ fase di intervento riguarda le tratte:
– fase 1a: tratta Conegliano-Vittorio Veneto
– fase 1b: tratte Castelfranco – Montebelluna e Camposampiero-Cittadella-Bassano (prima fase funzionale del potenziamento delle relazioni tra Trento e Venezia attraverso la Valsugana);

la 2^ fase di intervento riguarda le tratte:

– fase 2a: tratta Vittorio Veneto-Ponte nelle Alpi – Belluno e opere propedeutiche all’elettrificazione della tratta Montebelluna – Belluno

-fase 2b: tratta Montebelluna – Feltre- Belluno – fase 2c: tratta Treviso – Montebelluna;

2) “Elettrificazione linea Trento-Bassano” dal costo di 60 milioni, interamente finanziati. Il progetto costituisce il completamento del programma di interventi di potenziamento delle relazioni tra Trento e Venezia attraverso la Valsugana, creando le condizioni per la realizzazione di collegamenti diretti tra Trento e Venezia;

gli interventi consistono in una prima fase di elettrificazione della linea Trento – Bassano del Grappa, finalizzata al miglioramento dei servizi tra la Provincia Autonoma di Trento e la Regione Veneto. L’intervento è strettamente correlato ai sopra citati interventi di sviluppo avviati sul versante Veneto, dove è prevista l’elettrificazione della tratta Castelfranco – Bassano;

gli interventi prevedono:
– realizzazione della linea di contatto per circa 95 km;
– realizzazione di 5 SSE (impianti di sottostazione elettrica ferroviaria che smistano, trasformano e convertono l’energia elettrica per l’alimentazione delle linee di trazione) con un passo di circa 20 km;
– ulteriori adeguamenti tecnologici;

Il quadro d’insieme degli interventi è rappresentato dalla seguente mappa:

tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere

  1. il contenuto delle interlocuzioni della Provincia di Trento con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con RFI con riguardo ai tempi e alle modalità di realizzazione degli interventi illustrati nelle premesse sulla linea Trento – Bassano e quale ne sia stato l’esito;
  2. se vi siano aggiornamenti riguardo allo studio di fattibilità «Edolo (BS) – Mezzana (TN)»;
  3. se la Provincia di Trento abbia avanzato formali richieste per l’elaborazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione della tratta «Grigno – Feltre»;

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