Sui vitalizi dei politici trentini la situazione è “grave ma non seria” (cit. Ennio Flaiano) . Riassunto delle puntate precedenti: visto che in Trentino Alto Adige siamo gli ultimi a recepire la normativa nazionale sull’adeguamento dei vitalizi al sistema contributivo come accade ormai per le pensioni di chiunque non sia o sia stato un politico la SvP ha ben pensato di presentare una bella paccata di emendamenti al testo di legge ed è saltato fuori che se fossero stati approvati sic et simpliciter, i vitalizi sarebbero addirittura aumentati rispetto alla prima versione del testo di legge. Naturalmente è esploso il caso e nessuno (tranne la SVP che, bisogna ammetterlo, su certi temi è ben caparbia) se l’è sentita di andare dai cittadini a dirgli che in Trentino Alto Adige si finiva con l’aumentare i vitalizi.
Dopo ampia ed articolata discussione in commisisone la legge approderà in Aula la settimana prossima. Nel frattempo però restano aperte alcune questioni: come facciamo ad esprimerci in maniera sensata sugli effetti delle modifiche proposte se non ci vengono messi a disposizione tutti i numeri e gli strumenti per verificare gli impatti delle modifiche proposte? Eh già, perché fidarsi è bene ma, come insegna l’esperienza, in tema di privilegi della politica non fidarsi è (molto) meglio.
In secondo luogo sarebbe utile rendere disponibili i dati che ci sono anche alla stampa e, con le dovute cautele, anche sul sito del Consiglio regionale. In alcune Regioni italiane (ad esempio in Basilicata e Campania) sono inoltre stati resi pubblici i dati sull’ammontare dei vitalizi erogati agli ex consiglieri regionali e ai loro eredi. Sarebbe cosa buona e giusta fare lo stesso anche da noi. Ci riusciremo o la nostra (supposta) “teutonica efficienza” si farà dare paglia da territori che a queste latitudini si ama additare (spesso a torto, evidentemente) come dominati dall’immobilismo e dall’oscurantismo politico/burocratico?
Questioni e domande che il M5S del Trentino-Alto Adige ha posto nell’interrogazione che trovate qui sotto. Vedremo cosa (e quando…) ci risponderanno. Noi, come sempre, ci affidiamo speranzosi all’efficienza dell’apparato regionale e alla sua austroungarica precisione. Chissà cosa ne uscirà…
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Interrogazione regionale n.37 presentata il 6 novembre 2019
(Risposta 29 novembre 2019)
L’11 luglio 2019 è stato presentato il disegno di legge n.11 “Rideterminazione degli assegni vitalizi e di reversibilità secondo il metodo di calcolo contributivo” presentato dai componenti dell’Ufficio di Presidenza Paccher, Noggler, Guglielmi e Savoi. Il disegno di legge mira a recepire le disposizioni dell’intesa Stato Regioni siglata ai sensi dell’art.1, commi 965 e 966, della legge 30 dicembre 2018, n.145 il cui obiettivo è di imporre alle regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano la rideterminazione della disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi già in essere in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore regionale per un totale aggregato nazionale di ben 3.112 percettori;
il disegno di legge è stato esaminato e votato dalla Prima commissione del Consiglio regionale in data 4 novembre 2019 e sarà discusso il prossimo 13 novembre da parte del Consiglio regionale del Trentino-Adige/Sudtirol, ultimo fra tutti i consigli regionali a recepire gli obblighi imposti dalla L.145/2018;
in una tabella sintetica consegnata in versione analogica ai consiglieri regionali e divulgata ai mezzi di comunicazione si paventa un taglio dei vitalizi medio di circa il 20% (vedi a titolo esemplificativo l’articolo Taglio dei vitalizi, la legge all’ultimo miglio in Regione. Sforbiciata media del 20% – Corriere del Trentino, domenica 28 luglio 2019);
pur non dubitando della veridicità dei valori riportati nella predetta tabella, si evidenzia come dai dati forniti dall’Ufficio di Presidenza non risulti possibile risalire alla base di dati e alle formule di calcolo impiegate per la rideterminazione degli assegni. Dalla tabella non è possibile ricavare, né in forma singola né in forma aggregata o complessiva, i valori assoluti degli importi attualmente erogati, di quelli che dovranno essere erogati in futuro a chi maturerà il diritto a percepire il beneficio e dei risparmi attesi all’entrata in vigore della nuova normativa imposta dalla L.145/2018;
con una serie di interrogazioni presentate alla Presidenza del Consiglio regionale sono state richieste informazioni sui vitalizi attualmente erogati e su quelli maturati ma non ancora erogati. A tali interrogazioni sono state date risposte non sempre soddisfacenti in termini di completezza delle informazioni fornite agli interroganti e, in senso lato, ai cittadini che consultano la sezione degli atti politici del sito istituzionale:
- 30 aprile 2019 – 12/XVI – Per ottenere dal Presidente del Consiglio regionale informazioni in merito all’erogazione dei vitalizi (risposta 31.05.2019);
- 2 maggio 2019 – 14/XVI – Per ottenere dal Presidente del Consiglio Regionale informazioni in merito alla rideterminazione con il metodo contributivo dei vitalizi erogati agli ex consiglieri regionali in attuazione dell’articolo 1, comma 965, della legge n. 145/2018 e dell’intesa siglata il 3 aprile 2019 in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano (risposta 28.05.2019);
- 10 maggio 2019 – 16/XVI – Per ottenere dal Presidente del Consiglio regionale informazioni in merito all’erogazione dei vitalizi in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale n. 108/2019 (risposta il 07.06.2019);
- 21 maggio 2019 – 18/XVI – Per ottenere dal Presidente del Consiglio regionale informazioni relative alla disponibilità e alla accessibilità al pubblico dell’elenco delle posizioni previdenziali dei consiglieri eletti nella XVI legislatura e per conoscere l’ammontare della quota versata dal Consiglio Regionale ai sensi del D. Lgs. n. 488/1999 nei fondi degli enti previdenziali di appartenenza dei consiglieri elette nelle legislature XIV, XV e XVI (risposta il 13.06.2019);
- 30 maggio 2019 – 19/XVI – Per ottenere informazioni dal Presidente del Consiglio regionale in merito alla proposta legislativa inerente il ricalcolo dei vitalizi che sarebbe stata illustrata nella seduta dell’ufficio di presidenza del 14 maggio 2019 e in merito alla risposta all’interrogazione n. 14/XVI (risposta il 07.06.2019);
- 3 giugno 2019 – 20/XVI – Per ottenere informazioni dal Presidente del Consiglio regionale in merito allo schema di base varato dalla Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative del 3 aprile 2019 in tema di trattamenti previdenziali e vitalizi degli ex consiglieri e relativi ricalcoli (risposta il 07.06.2019);
- 11 giugno 2019 – 23/XVI – Per ottenere dal Presidente del Consiglio Regionale informazioni dettagliate in seguito alla risposta all’interrogazione n. 16/XVI in merito all’erogazione dei vitalizi degli ex consiglieri (risposta il 28.08.2019);
- 30 luglio 2019 – 28/XVI – Per ottenere dal Presidente del Consiglio informazioni in merito agli effetti dell’approvazione e dell’entrata in vigore del disegno di legge n. 11/XVI “Rideterminazione degli assegni vitalizi e di reversibilità secondo il metodo di calcolo contributivo” (risposta il 10.09.2019);
i menzionati atti di sindacato ispettivo, oltre a richiedere puntualmente dati e informazioni, mirano a colmare un vuoto di trasparenza e ad assicurare evidenza pubblica alla situazione attuale nonché alle procedure e ai progetti di riforma della peculiare ed esclusiva previdenza degli ex consiglieri della regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol e dei loro eredi;
le risposte alle interrogazioni riportate nei paragrafi precedenti sono state accompagnate da un monito sulla responsabilità diretta e personale dei Consiglieri interroganti in ordine alle disposizioni di protezione dei dati personali. Il richiamo alla normativa sulla privacy, pur non facendovi esplicito riferimento, è riconducibile al provvedimento del Garante per la Privacy n. 240 del 23 aprile 2015 [3966106] avente ad oggetto “Pubblicazione, divulgazione e comunicazione alla stampa di dati riguardanti Consiglieri regionali e provinciali ed ex Consiglieri regionali e provinciali destinatari di vitalizi”, che fu emanato in risposta al quesito del Presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige/Südtirol (prot. n. 750 Cons. Reg. del 23 febbraio 2015) e comunque prima della risposta all’interrogazione 206/XV fornita il 28 dicembre 2016 in cui vennero resi pubblici i percettori dei vitalizi e dei loro eredi;
il predetto provvedimento, passando in rassegna (1) la Legge 7 agosto 1990, n. 241 avente ad oggetto “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, (2) il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 avente ad oggetto “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e (3) il Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 avente ad oggetto “Codice in materia di protezione dei dati personali”, sottolinea che per “l’eventuale pubblicazione di dati, informazioni e documenti, che non si ha l’obbligo di pubblicare, è legittima solo procedendo alla anonimizzazione dei dati personali eventualmente presenti”;
il suddetto provvedimento non vietava pertanto la diffusione ai mezzi di informazione ma, al contrario, consentiva la «Diffusione» di dati e informazioni personali riguardanti i soggetti destinatari di vitalizi purché venisse assicurata l’anonimizzazione dei dati personali eventualmente presenti;
il provvedimento, dunque, non impediva e non impedisce peraltro alle amministrazioni regionali più virtuose di cogliere la ratio del FOIA (D.lgs.97/2016) e di pubblicare gli elenchi dei percettori – ex consiglieri ed eredi – di assegno vitalizio e di assegno di reversibilità e degli importi erogati. Si prendano solo a titolo d’esempio i casi del Consiglio della regione Basilicata nella parte Organizzazione della sezione del sito istituzionale Amministrazione trasparente o del Consiglio della regione Campania nella medesima sezione del sito istituzionale;
il provvedimento del Garante prevede altresì che, in risposta alle eventuali richieste di accesso formulate dagli organi di stampa, la disciplina in materia di protezione dei dati personali, “non avendo inciso in modo restrittivo sulla normativa posta a salvaguardia della trasparenza amministrativa, non può essere in quanto tale invocata per negare, in via di principio, l’accesso ai documenti”;
a detta degli interroganti, se le argomentazioni sopra esposte sono da considerarsi valide per gli organi di stampa, queste devono essere applicate non solo in relazione al contenuto delle risposte alle interrogazioni presentate dai consiglieri regionali ma anche alle informazioni pubblicabili nella sezione Amministrazione trasparente del sito del Consiglio regionale ed in particolare nella parte riguardante l’Organizzazione e nella sottosezione che fa riferimento agli organi politici di vertice. Tale interpretazione trova forza anche in considerazione delle disposizioni previste dall’art. 7bis D.lgs. 97/2016 e della prassi che si è affermata sui siti dei Consigli delle regioni Basilicata e Campania sui quali sono pubblicati i valori puntuali degli importi erogati agli ex consiglieri o ai loro eredi;
è inoltre pacifico che ai consiglieri regionali debba essere riconosciuto il diritto di accesso a tutte le informazioni necessarie per poter svolgere le funzioni previste dal loro mandato e, nel caso specifico, la funzione legislativa in ordine alla disciplina dei vitalizi, anche al fine di assicurare la corretta attuazione dei principi sanciti dall’art. 81 della Costituzione e, incidentalmente, di evitare l’impugnazione della norma regionale per ragioni procedurali ovvero per via della totale assenza di qualsiasi tipo di analisi dell’impatto finanziario nel corso dell’esame del testo di legge e per non avere assicurato in misura sufficiente il perseguimento delle finalità di chiarezza e di semplificazione nell’interesse dei cittadini e della pubblica amministrazione;
si sottolinea inoltre che, con riferimento al D.lgs. 33/2013 e ss.mm., i documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente, resi disponibili anche a seguito dell’accesso civico, “sono pubblicati in formato di tipo aperto ai sensi dell’articolo 68 del Codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e sono riutilizzabili ai sensi del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, senza ulteriori restrizioni diverse dall’obbligo di citare la fonte e di rispettarne l’integrità”;
ai sensi dall’articolo 68 del Codice dell’Amministrazione Digitale, gli interroganti ritengono pertanto che i dati riguardanti i vitalizi debbano essere messi a disposizione in forma di foglio di calcolo elettronico al fine di consentire una proficua ed efficiente elaborazione dei dati con calcoli, funzioni aritmetico-matematiche, macro e relativi grafici. Tali dati dovrebbero essere messi a disposizione dei consiglieri per consentire loro di svolgere le funzioni previste dal mandato elettivo, nonché dei cittadini per promuovere partecipazione e forme diffuse di controllo sulle attività delle Istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche;
infine, la base di dati relativa alla spinosa vicenda dei vitalizi, come già espresso dagli interroganti in più occasioni nelle opportune sedi istituzionali (vedi seduta della Prima commissione del 19 settembre 2019, seduta della capigruppo del 28 ottobre, seduta della Prima commissione del 4 novembre) dovrebbe contenere i seguenti elementi e variabili:
- elenco delle posizioni dei singoli consiglieri comprensive di montante versato ripartito per quota a carico consigliere, quota a carico della Regione con la specificazione di eventuali versamenti facoltativi e degli elementi dettagliati nei punti a seguire;
- legislatura/e di riferimento;
- anni di carica (inizio e fine);
- età anagrafica in cui è maturato o sarà maturato il diritto al vitalizio;
- anno di decorrenza dell’assegno;
- valore anticipato ai sensi delle leggi regionali 6/2012, 4/2014 e 5/2014;
- quantificazione del contributo di solidarietà attualmente applicato;
- montante della restituzione della contribuzione per l’ottenimento della contribuzione di reversibilità (agli ex consiglieri senza eredi);
- posizioni pendenti in relazione ai ricorsi in via di giudizio;
- importo dell’assegno di vitalizio e di reversibilità attualmente erogati (al netto del contributo di solidarietà);
- assegno su base contributiva calcolato per intero;
- assegno su base contributiva depurato dall’anticipo dell’attualizzazione
- coefficienti e formule applicate per il ricalcolo su base contributiva;
- importo del risparmio atteso dalla riforma (singolo e complessivo);
tutto ciò premesso si interroga il Presidente del Consiglio regionale per sapere
- se intenda mettere a disposizione dei consiglieri regionali la base di dati relativa ai vitalizi regionali tramite un’interfaccia di tipo aperto (foglio di calcolo elettronico) e standard in grado di assicurare l’interoperabilità e la cooperazione applicativa in ordine all’analisi dei dati attinenti ai vitalizi comprensivi di tutte le variabili e gli elementi specificati nell’ultimo paragrafo delle premesse ai sensi delle norme sul procedimento amministrativo e del Codice dell’Amministrazione Digitale;
- se ritenga legittimo consegnare ai giornalisti che ne facciano richiesta i dati e le informazioni menzionati nel quesito n.1 e le eventuali motivazioni relative all’oscuramento di parte o di tutti i dati forniti ai consiglieri;
- se intenda pubblicare i dati e le informazioni sopra citati in forma anonimizzata ma aperta e interoperabile di cui al quesito n.1, nella parte relativa agli Organi di vertice, della sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale del Consiglio regionale;
- se intenda pubblicare il valore degli importi attualmente erogati agli ex consiglieri regionali e ai loro eredi nei modi e nelle forme adottati dai Consigli delle regioni Basilicata e Campania;
3 Replies to “Vitalizi. Presentata interrogazione per assicurare accesso agli atti, dati aperti e trasparenza sugli importi erogati”