Musei etnografici. Mappare la natura e le forme di finanziamento delle esperienze museali sulle tradizioni trentine

Nell’ultimo Consiglio provinciale è stata approvata una nostra proposta di ordine del giorno per fare una ricognizione di tutte le realtà museali del Trentino nonché della loro natura e delle forme di finanziamento di cui si avvalgono. Si tratta di un nostro ordine del giorno che recepisce una richiesta in tal senso da parte del presidente del comitato di gestione del Museo della civiltà solandra, il quale in quinta Commissione aveva reso noto come i musei etnografici e i siti etnografici del trentino siano dei “fantasmi” per la Provincia che non li riconosce, sebbene essi formino circa la metà del patrimonio museale della stessa. 

Accogliamo con soddisfazione il fatto che la nostra proposta sia stata accolta dal Consiglio. Ora che la nuova legge provinciale riconosce i musei etnografici quali entità finalizzate alla salvaguardia delle tradizioni locali, a mappatura terminata sarà necessario agire per dare piena legittimità ai tanti siti e musei etnografici che costellano e arricchiscono il Trentino assicurando un maggiore coordinamento con il sistema museale trentino e una redistribuzione delle risorse pubbliche laddove se ne ravvisasse l’opportunità.

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Seguono il video di presentazione e il testo integrale della proposta di ordine del giorno a mia firma n.2/56/XVI del 10 novembre 2022 “Produrre un elenco delle realtà museali trentine con indicazione delle forme di gestione e finanziamento” collegata al disegno di legge n. 56/XVI a firma dell’assessore Firma Bisesti “Modificazioni della legge provinciale sulle attività culturali 2007” – Approvata il 10 novembre 2022 (convertita nell’ordine del giorno 584/XVI)

In data 26 maggio presso la V Commissione si sono svolte le audizioni sui disegni di legge n. 56 e 138 riguardanti le modifiche alla legge sulle attività culturali del 2007  (Audizioni sui due ddl che rivedono la normativa a sostegno delle attività culturali: giudizi positivi – Ufficio stampa del Consiglio provinciale, 26 maggio 2022);

per il Museo della civiltà solandra di Malè è intervenuto il presidente del comitato di gestione Salvatore Ferrari il quale, in aggiunta all’intervento orale, ha depositato un documento scritto evidenziando le questioni di seguito riportate:

  1. la legge provinciale sulle attività culturali, approvata nell’autunno del 2007, non risulterebbe adeguata a disciplinare il variegato, complesso, ma anche straordinario sistema culturale trentino. A tal riguardo le modifiche introdotte con la LP 13 ottobre 2017, n. 13 non avrebbero affrontato alcuni nodi cruciali, compreso quello relativo alla definizione e alla gestione del Sistema museale del Trentino (vedasi editoriale sul quotidiano l’Adige del 21 maggio 2021 intitolato “Sistema museale senza visione d’insieme”). I disegni di legge all’esame della Commissione non perseguirebbero l’obiettivo di riscrivere radicalmente – come sarebbe necessario e come hanno fatto ad esempio, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia (LR 25 settembre 2015, n. 23), la provincia autonoma di Bolzano (LP 16 giugno 2017, n. 6) e le Regioni Veneto (LR 16 maggio 2019, n. 17) e Lombardia (LR 7 ottobre 2016, n. 25) – le norme in materia di beni e attività culturali, ma avrebbero la mera finalità di modificare solo alcuni aspetti della disciplina, con l’introduzione di alcuni correttivi relativi a sostegni straordinari per le attività culturali colpite dall’emergenza sanitaria e ad agevolazioni fiscali e contributi per iniziative di promozione del patrimonio culturale e delle attività culturali;
  2. i piccoli musei etnografici e i siti etnografici dislocati in molte parti del territorio provinciale costituiscono, dal punto di vista     numerico, quasi il 50% delle realtà che danno vita e linfa vitale al Sistema museale trentino, ma per la Provincia autonoma di Trento sarebbero considerati dei “fantasmi”, sia dal punto di vista normativo che finanziario. A tal riguardo il presidente del comitato di gestione fa notare che nella LP 3 ottobre 2007, n. 15 non compaiono né la parola “etnografico”, né la definizione di museo di valenza o di rilevanza locale. Questo “vuoto normativo” di fatto impedirebbe sia il “riconoscimento” dell’esistenza di questi “luoghi della cultura”, sia il finanziamento da parte della Provincia di queste piccole realtà museali, che costituiscono un presidio culturale straordinario, soprattutto nelle valli, ma anche uno strumento fondamentale per il turismo, con possibili ricadute positive di natura occupazionale, soprattutto giovanile e femminile e di natura economica;
  3. con le deliberazioni della Giunta Provinciale n. 698 di data 3 maggio 2021 e n. 841 di data 24 maggio 2021 è stata creata l’Unità di missione semplice – denominata “rete etnografica, dei piccoli musei ed eco museale – per lo “svolgimento di attività o di compiti progettuali”, come prevede il comma 1 dell’articolo 12 quinquies della Legge sul personale della Provincia (L.P. 7/1997);

alla luce di quanto esposto, il presidente del comitato di gestione del Museo della civiltà solandra ha altresì avanzato la richiesta di produrre una serie di dati come per analizzare meglio la situazione dei musei locali. In particolare chiesto se esista un elenco aggiornato dei musei del Trentino, con l’indicazione della proprietà, della sede, delle forme di gestione e di finanziamento e della programmazione delle attività e con l’indicazione dei “musei a carattere provinciale”, secondo quanto previsto dall’articolo 16 della legge provinciale sulle attività culturali 3 ottobre 2007, n. 15;

si ritiene che le osservazioni formulate dal rappresentante del Museo della civiltà solandra nel corso dell’audizione e nel documento scritto depositato in commissione consentirebbero di ottenere dati ed informazioni di interesse generale che potrebbero risultare utili nel prosieguo della trattazione dei disegni di legge in oggetto;

tutto ciò premesso, il Consiglio impegna la Giunta provinciale

  1. a rendere disponibile un elenco aggiornato delle diverse realtà museali del Trentino, con l’indicazione della proprietà, della sede, delle forme di gestione e di finanziamento, della programmazione delle attività, ecc;

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