I recenti, e gravissimi, fatti avvenuti in Brasile ci ricordano una volta di più di come la democrazia sia un meccanismo fragile che va sostenuto e difeso ogni giorno e che richiede condivisione almeno dei valori di base da parte di coloro che operano all’interno del sistema politico.
Come accaduto 2 anni fa negli Stati Uniti, anche in Brasile i sostenitori del presidente sconfitto si sono rifiutati di accettare il verdetto delle urne e hanno scelto la strada della violenza e del saccheggio. Tutta la mia personale solidarietà va dunque al popolo brasiliano, che in larghissima parte disapprova il tentativo eversivo che si sta trascinando ormai da giorni, e al suo presidente Luiz Inácio Lula Da Silva.
C’è però un aspetto del tentato golpe brasiliano che va oltre i confini del paese carioca e riguarda anche il Trentino.
Il Brasile è terra d’emigrazione, italiana e trentina. La Provincia e i suoi rappresentanti politici dovrebbero dimostrare vicinanza ai nostri conterranei che vivono in Brasile, prendendo al contempo una posizione chiara e netta rispetto agli atti di violenza che si sono verificati. A prescindere dall’affinità politica della Lega e della destra italiana in generale con Bolsonaro e agli ambienti reazionari brasiliani, il presidente Fugatti dovrebbe esprimere una netta presa di distanza rispetto ai comportamenti di Bolsonaro, riconoscendo invece la legittimità del governo Lula, proprio per non dare spazio ad incomprensioni con la comunità trentina in Brasile e rassicurarla rispetto alla sincerità del credo democratico di chi vive nelle loro terre d’origine.
Per quanto mi riguarda, penso che come minimo dovrebbe essere convocata una videocall con i consultori degli emigrati trentini in Brasile e con i coordinatori dell’associazione Trentini nel Mondo e con l’ufficio emigrazione della provincia MondoTrentino per fare il punto della situazione sociale e politica del Paese. Anzi, in qualità di consultore per l’estero è mia ferma intenzione avanzare questa stessa proposta alla giunta provinciale.
Viva a democracia! Viva o Brasil livre!
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L’ 11 gennaio ho dato seguito ai propositi di cui sopra depositando un’interrogazione al Consiglio provinciale tramite la quale ho chiesto di convocare una videoconferenza con i consultori degli emigrati trentini in Brasile al fine di verificare la situazione dei cittadini brasiliani di origine trentina in questi giorni tumultuosi che stanno sconvolgendo la stabilità del Paese carioca.
Questo il mio commento a riguardo:«Quanto sta accadendo in Brasile è al tempo stesso sconvolgente e preoccupante perché evidenzia un profondo e diffuso rigetto delle più elementari regole della democrazia da parte dei sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro – dice il Consigliere provinciale del M5S Alex Marini – in qualità di consultore per l’estero penso che la giunta provinciale avrebbe già dovuto attivarsi per garantire la maggior tutela possibile dei trentini residenti in Brasile, ma dal momento che, a dispetto della gravità della situazione, questo non è ancora avvenuto, ho ritenuto necessario sollecitare tale intervento tramite gli strumenti a mia disposizione. Non è che ci si può riempire la bocca con i “valori delle comuni radici trentine” quando serve fare un po’ di folklore elettorale e quando si verificano fatti gravi che minacciano l’incolumità dei nostri concittadini poi si sparisce. La giunta, se vuole, è dotata dei canali e dei mezzi per dare supporto ai trentini all’estero ed è quindi giusto che lo faccia, invece di limitarsi a pensare alle sue beghe interne in vista delle elezioni provinciali di novembre».
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Segue il testo integrale dell’interrogazione 4215/XVI “Convocare una videoconferenza con i consultori degli emigrati trentini in Brasile e i coordinatori brasiliani dell’associazione Trentini nel Mondo e dell’associazione Unione Famiglie Trentine all’Estero per un aggiornamento sulla situazione politica causata dalle manifestazioni di protesta dello scorso 8 gennaio“ depositata in data 11 gennaio 2023 – RISPOSTA FORNITA IL 26 GENNAIO 2023
In data 1 gennaio 2023 Luiz Inácio Lula da Silva è stato proclamato presidente del Brasile in una cerimonia pubblica tenutasi a Brasilia dopo aver sconfitto il presidente brasiliano uscente Jair Bolsonaro al ballottaggio del 30 ottobre 2023, ottenendo il 50,90% dei voti contro il 49,10% conferito al suo rivale;
in data 8 gennaio 2023 migliaia di sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che manifestavano nei pressi delle massime istituzioni governative di quel Paese contestando l’elezione di Lula, hanno fatto irruzione nel palazzo del Congresso e preso d’assalto anche il Planalto, sede dell’Esecutivo e l’edificio del Tribunale supremo federale, causando danni stimati in 1,3 milioni di dollari oltre a distruggere opere d’arte e a trafugare cimeli di importanza culturale e storica. L’ordine è stato riportato solo a diverse ore di distanza dai fatti, col presidente Lula che, a occupazione in corso, ha tenuto una riunione di urgenza con i ministri e ha ordinato la chiusura del centro di Brasilia per 24 ore, in modo da permettere alla guardia nazionale di ripristinare l’ordine effettuando numerosi arresti;
in data 10 gennaio 2023 l’accampamento dei sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che era stato eretto da oltre 2 mesi davanti al quartier generale dell’esercito a Brasilia, veniva definitivamente svuotato dalle forze dell’ordine;
per quanto riguarda la reazione del governo italiano ai fatti sopradescritti, in data 8 gennaio 2023, ad assalto al Parlamento brasiliano in corso, il ministro degli esteri italiano aveva espresso la propria preoccupazione per l’incedere degli eventi, condannato gli atti di violenza e chiesto il rispetto degli esiti elettorali. Una posizione di condanna degli atti di violenza condivisa ore più tardi anche dalla presidente del Consiglio dei Ministri;
nel corso della conferenza dei capigruppo del Senato tenutasi in data 10 gennaio 2023 è stato annunciato che il ministro degli Esteri riferirà sui fatti del Brasile in una audizione congiunta presso le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato convocata per le ore 13.30 di giovedì 12 gennaio;
con la delibera n. 1800 del 29/10/2021 sono stati nominati i Consultori all’estero per la XVI legislatura. Per il Brasile sono stati nominati i seguenti:
– Brasile 1: Lenzi Jonas Oscar – Florianopolis
– Brasile 2: Bernardi Felipe – Caxias do Sul
– Brasile 3: Dalapicola Tiago – Santa Teresa;
in considerazione dei fatti sopra descritti sarebbe opportuno convocare sollecitamente una videoconferenza con i consultori degli emigrati trentini in Brasile menzionati nel paragrafo precedente invitando a parteciparvi anche i rappresentanti e i coordinatori delle associazioni di cui all’art. 6 della legge provinciale sull’emigrazione Trentini nel Mondo e Unione Famiglie Trentine all’Estero per ascoltare le loro riflessioni e i loro pareri sugli eventi politici in corso, anche al fine di promuovere eventuali iniziative congiunte, e per far sentire la vicinanza delle istituzioni trentine;
Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere
- se non ritiene di convocare una videoconferenza con i consultori degli emigrati trentini in Brasile estendendo l’invito ai rappresentanti e ai coordinatori brasiliani dell’associazione Trentini nel Mondo e dell’associazione Unione Famiglie Trentine all’Estero al fine di avere da parte loro un aggiornamento sulla situazione politica descritta nelle premesse con particolare riferimento al ruolo e alla condizione delle comunità degli emigrati trentini e di promuovere eventuali iniziative congiunte per favorire la coesione sociale a fronte di uno scenario di marcata contrapposizione politica
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One Reply to “Fugatti si dissoci da Bolsonaro e tuteli la comunità trentina in Brasile!”