Il sistema politico trentino corrisponde a un modello di postdemocrazia o di democratura? Al netto del fatto che, già da tempo le scelte politiche sostanziali vengono dettate da portatori di interesse economici non democraticamente rappresentati nelle istituzioni, in un sistema di postdemocrazia le cerimonie e le regole formali dei processi democratici all’interno delle istituzioni vengono rispettate.
Continua a leggere “Dilemma sulla democrazia in Trentino”Variazione del bilancio provinciale, la giunta chiede al Consiglio di finanziarle assegni in bianco coi soldi dei trentini
Nel corso della giornata di ieri (26 aprile 2023) le minoranze hanno deciso di non partecipare all’esame del disegno di legge 177/XVI, contenente le variazioni al bilancio previsionale 2023-25 della Provincia Autonoma di Trento. Oggi (27 aprile 2023) gli organi assembleari del Consiglio mi hanno chiesto di fornire comunicazione in merito all’assenza alla seduta pomeridiana della Prima Commissione permanente del giorno precedente.
Continua a leggere “Variazione del bilancio provinciale, la giunta chiede al Consiglio di finanziarle assegni in bianco coi soldi dei trentini”Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Presentata proposta per prevedere una composizione pluralista dell’organo consiliare
Il 17 febbraio scorso il collega Diego Nicolini ed io abbiamo presentato un disegno di legge regionale per rendere più plurale e quindi democratica la composizione dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale.
Continua a leggere “Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Presentata proposta per prevedere una composizione pluralista dell’organo consiliare”Fugatti si dissoci da Bolsonaro e tuteli la comunità trentina in Brasile!
I recenti, e gravissimi, fatti avvenuti in Brasile ci ricordano una volta di più di come la democrazia sia un meccanismo fragile che va sostenuto e difeso ogni giorno e che richiede condivisione almeno dei valori di base da parte di coloro che operano all’interno del sistema politico.
Continua a leggere “Fugatti si dissoci da Bolsonaro e tuteli la comunità trentina in Brasile!”Legge provinciale di stabilità 2023: la relazione di minoranza e il pacchetto di emendamenti del M5S
Partendo da una disamina preliminare sulle dinamiche politiche e di gestione del potere in considerazione delle crisi economica, demografica, energetica, ambientale e climatica e sul lento ma inesorabile sfaldamento del modello democratico basato sulla fiducia e sulla coesione sociale, la relazione ripercorre alcuni dei passaggi del confronto avvenuto in commissione con il presidente Fugatti e con gli assessori provinciali. Anche in questa occasione il M5S è stata l’unica forza politica ad elaborare un’analisi scritta da lasciare agli atti per provare ad esprimere una visione strategica su come rilanciare l’azione politica per assicurare progresso e sviluppo sociale nel rispetto dei principi della sostenibilità, fornendo contestualmente il punto di vista dell’opposizione rispetto alle scelte economiche portate avanti dalla destra.
Continua a leggere “Legge provinciale di stabilità 2023: la relazione di minoranza e il pacchetto di emendamenti del M5S”Procedure elettorali. Alcune proposte per migliorare la nostra Democrazia
“La democrazia non esiste” scriveva il professore di logica Piergiorgio Odifreddi nel 2018 in una pubblicazione in cui analizzava la caduta libera della partecipazione al voto e gli effetti sul processo democratico in una situazione di forte astensionismo. La tesi di Odifreddi, peraltro avvalorata dal voto del 25 settembre scorso, era che con le leggi maggioritarie una minoranza dei votanti può ottenere la maggioranza dei seggi e instaurare la dittatura di una minoranza: cioè una dittatura in termini tecnici perché una parte minoritaria della popolazione si prende tutto il potere.
Continua a leggere “Procedure elettorali. Alcune proposte per migliorare la nostra Democrazia”Referendum provinciali. La proposta del M5S per rendere effettivo il diritto a promuovere referendum e per rimuovere gli ostacoli che impediscono ai cittadini di partecipare direttamente alle decisioni che li riguardano
Il 28 settembre scorso, in Consiglio provinciale, ha preso avvio la discussione generale sul disegno di legge 89/XVI in materia di referendum a mia firma. Si tratta di una proposta di legge che avevo presentato il 7 marzo 2021, dopo aver registrato una serie di anomalie nel procedimento referendario che ha portato alla votazione popolare del 26 settembre 2021 riguardo all’istituzione del distretto biologico del territorio agricolo della Provincia di Trento.
Continua a leggere “Referendum provinciali. La proposta del M5S per rendere effettivo il diritto a promuovere referendum e per rimuovere gli ostacoli che impediscono ai cittadini di partecipare direttamente alle decisioni che li riguardano “Più partecipazione dei cittadini all’attività delle Comunità di Valle
Abbiamo ottenuto l’approvazione di un ordine del giorno col quale la giunta è impegnata a far sì che le Comunità di Valle che ancora non hanno adeguato il loro statuto per prevedere forme di partecipazione dei cittadini alla vita di tali istituzioni possano esservi coinvolti.
Continua a leggere “Più partecipazione dei cittadini all’attività delle Comunità di Valle”Consiglio regionale. Il M5S presenta proposte per farlo funzionare ma le altre forze politiche marcano visita e rinviano ogni decisione
Il 1° maggio, per conto del gruppo consiliare regionale del M5S, ho presentato una serie di proposte di modifiche del regolamento interno del Consiglio regionale. L’obiettivo di fondo era di generare evoluzione, cioè passare dall’attuale democrazia della clava a un modello più trasparente, funzionale e dinamico nella conduzione dei lavori in commissione e in Aula… insomma, di far evolvere un sistema fondamentalmente inerte verso forme decenti di Democrazia.
Continua a leggere “Consiglio regionale. Il M5S presenta proposte per farlo funzionare ma le altre forze politiche marcano visita e rinviano ogni decisione”Referendum provinciali e democrazia azzoppata. In Provincia di Trento il voto referendario è figlio di un dio minore
Una delle differenze principali tra le democrazie e i regimi autoritari riguarda il modo con cui si tiene conto del voto popolare. Nelle prime, ai sensi dei trattati internazionali e delle Costituzioni nazionali, si vota liberamente per prendere decisioni che riguardano i cittadini oppure per scegliere i rappresentanti eletti. Nei regimi autoritari invece il voto, laddove consentito, è viziato da procedure che impediscono la libera espressione delle preferenze da parte dei cittadini e dalla mancanza di sistemi di controllo sul corretto svolgimento delle operazioni stesse, lasciando quindi campo aperto alla possibilità di brogli o manipolazioni.
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