Dragaggio del bacino artificiale di Cimego. Il M5S interroga la Provincia sulle modalità di svolgimento delle operazioni

Nelle ultime settimane ho ricevuto numerose segnalazioni sulla torbidità delle acque del fiume Chiese nel tratto che va dalla centrale di Cimego al lago d’Idro. Si tratta di un fenomeno causato dalle operazioni di dragaggio dell’invaso, un‘operazione di per sé utile e necessaria ma il cui timing è completamente sbagliato. Per quanto diluito sia il limo, infatti le acque del Chiese hanno assunto un evidente colore grigiastro andando a finire direttamente nel lago d’Idro proprio nel bel mezzo del periodo di massimo interesse turistico. Come si capisce, ciò causa danno all’economia della Valle del Chiese e dei territori limitrofi e denota una grave mancanza di coordinamento fra le varie esigenze degli attori in campo. Le stesse operazioni avrebbero potuto infatti essere svolte in un altro periodo dell’anno senza causare difficoltà a nessuno. Per noncuranza, faciloneria o altro si è invece scelto di ignorare le esigenze dei territori, a testimonianza della mancanza di rispetto nei confronti della gente che abita la Valle del Chiese. Per questo motivo l’11 agosto scorso il M5S ha depositato un’interrogazione al Consiglio provinciale di Trento (4725/XVI), tramite la quale si chiede di fare chiarezza in merito alle operazioni di HDE e di spiegare come mai non si sia scelto di evitare il conflitto tra le esigenze economico/turistiche dei territori e quelle di pulizia dell’invaso di Cimego.

Il M5S aveva già affrontato la tematica nell’autunno del 2022 per accertarsi che nelle operazioni di pulizia dell’invaso fosse assicurata la massima accuratezza nel rispetto degli equilibri ambientali. Contestualmente, con un’apposita proposta di risoluzione approvata dall’aula, il M5S aveva impegnato la giunta provinciale ad elaborare delle linee guida per dotare il Trentino, come il resto del Paese, di una disciplina per individuare i criteri per la redazione del progetto di gestione degli invasi. I fatti purtroppo ci dimostrano che la preoccupazione era giustificata, posto che in queste settimane, nel picco del periodo turistico, le acque del fiume Chiese stanno assumendo una colorazione non proprio attraente mentre né l’amministrazione provinciale né il gestore della concessione della derivazione idroelettrica sul bacino del Chiese stanno svolgendo alcun tipo di attività informativa per comunicare alla cittadinanza le modalità di smaltimento del limo e per descrivere le misure per limitare gli effetti sugli ecosistemi. Nei giorni scorsi mi sono quindi dovuto rivolgere nuovamente alla Provincia per chiedere di fornire delle spiegazioni rispetto alle attività di pulizia del bacino artificiale di Cimego, sollecitando ancora una volta a informare la cittadinanza sui valori di torbidità e sulle concentrazioni di nutrienti rilevate nelle acque in cui viene immesso il limo pompato dai fondali. Resta comunque il fatto della completa inopportunità di svolgere queste operazioni in concomitanza alla stagione estiva, ben sapendo come il lago d’idro rappresenti la principale attrazione turistica per le comunità della Valle del Chiese.

Rassegna stampa: L’Adige, Il Dolomiti e ValleSabbiaNews

A piè di pagina le immagini delle acque torbide.

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Segue il testo integrale dell’interrogazione 4725/XVI dell’11 agosto 2023 “Piano Operativo di dragaggio e fluitazione nella condotta di derivazione del materiale sedimentato nella vasca di Cimego e pubblicazione dei dati ambientali relativi agli indici di torbidità e di concentrazione di fosforo nelle acque del fiume Chiese e del lago d’Idro”

come già specificato nella risposta all’interrogazione 4130/XVI del 21 novembre 2022 “Piano adottato dal concessionario della derivazione idroelettrica di Boazzo-Cimego-Storo per lo svuotamento della vasca di Cimego dal limo e materiale accumulato”, Hydro Dolomiti Energia Srl (HDE), titolare della concessione di Boazzo – Cimego – Storo, ha presentato il “Programma per il recupero del volume di invaso della vasca di Cimego”, che è stato oggetto di valutazione in sede di conferenza di servizi indetta dal Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche (SGRIE), in qualità di struttura provinciale competente in via principale, e tenutasi in data 25 ottobre 2021;

il programma predisposto da HDE prevedeva il dragaggio dell’invaso di Cimego con fluitazione nella derivazione dell’impianto idroelettrico di Storo, stimando di rimuovere un volume di sedimenti di circa 19.500 m3, costituito in gran parte da limi e comunque da sedimenti di piccola granulometria. L’altro intervento alternativo proposto da HDE, che SGRIE aveva ritenuto appropriato nell’ottica di mantenere il volume della vasca, prevedeva la rimozione meccanica del materiale presente nella vasca di Cimego con stoccaggio nell’area a monte della stessa, distribuendolo uniformemente su aree di proprietà del concessionario. Tale intervento, che prevedeva di stoccare circa 20.000 m3, non è stato oggetto di approfondimento in quanto alcuni Servizi hanno palesato da subito forti criticità, sia in relazione alla zona di stoccaggio individuata da HDE e sia nella destinazione d’uso conferita al materiale movimentato;

fra le varie opzioni presentate per la conservazione del volume della vasca, nella seduta della Conferenza dei Servizi del 25 ottobre 2021 e registrata al prot. PaT id: 546779321 del 2 novembre 2021 del Servizio è stata dunque valutata positivamente solo la soluzione consistente nel dragaggio dei sedimenti depositati e nella loro fluitazione, assieme alla portata d’acqua derivata, all’interno della condotta di adduzione alla centrale idroelettrica di Storo, rilasciandoli nel fiume Chiese dall’opera di restituzione, a valle della centrale;

il Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche con le seguenti note di data 11 maggio 2022, protocollo PaT n. 322432, di data 11 febbraio 2022, protocollo PaT n. 105724 e di data 3 novembre 2021, protocollo PaT n. 792353 ha chiesto ad HDE di presentare, nel più breve tempo tecnico possibile, un Piano operativo basato su un progetto definitivo da sottoporre all’approvazione di una successiva conferenza di servizi che tenga conto di quanto emerso in sede della conferenza di servizi di 25 ottobre 2021;

Hydro Dolomiti Energia srl, con nota registrata al protocollo PAT n. 325738 di data 12 maggio 2022, ha trasmesso il Piano Operativo di dragaggio e fluitazione nella condotta di derivazione del materiale sedimentato nella vasca di Cimego (Rev 00 dd. maggio 2022), tenendo conto delle prescrizioni espresse dai Servizi in sede di conferenza di servizi ed in particolare il periodo temporale di esecuzione, quindi attuabile da aprile a ottobre 2022 compreso, tenendo conto di eventuali possibili sospensioni, tra cui il mese di luglio;

il Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche con nota di data 20 maggio 2022, prot. PaT n. 346479 ha indetto la conferenza di servizi per il giorno 31 maggio 2022, per esaminare il “Piano Operativo di dragaggio del materiale sedimentato nella vasca di Cimego (Rev 00 maggio 2022)”;

dall’esito del verbale, registrato al prot. PaT id: 597163582 di data 15 giugno 2022 i presenti alla conferenza di servizi hanno espresso parere favorevole all’intervento, ad eccezione dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente che ha vincolato il proprio parere definitivo all’esito delle integrazioni che Hydro Dolomiti Energia srl presenterà in merito al monitoraggio della torbidità e del fosforo;

Hydro Dolomiti Energia srl con nota di data 20 settembre 2022, prot. 926 e registrata al prot. PaT n. 644562 di data 20 settembre 2022 ha trasmesso il “Piano di monitoraggio della torbidità e del fosforo durante il dragaggio del materiale sedimentato nella vasca di Cimego (rev 00 datato settembre 2022)”, fornendo ulteriori chiarimenti a questi aspetti del Piano presentato nel maggio 2022, sostituendo di fatto integralmente i paragrafi 7.2 e 7.3 del predetto Piano operativo;

l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente – Settore qualità ambientale con nota di data 18 ottobre 2022, prot. PaT n. 715745 ha informato Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche che il Piano di monitoraggio ambientale presentato da Hydro Dolomiti Energia srl al prot. PaT n. 644562 di data 20 settembre 2022 era stato integrato secondo le prescrizioni dell’Agenzia e pertanto ha rilasciato parere favorevole;

con determinazione n. 852 di data 31 gennaio 2023, avente ad oggetto: “Hydro Dolomiti Energia srl (C.F. 02075180220) – Autorizzazione ad eseguire il Piano Operativo di dragaggio e fluitazione nella condotta di derivazione del materiale sedimentato nella vasca di Cimego, ai sensi dell’art. 1 bis 1, comma 15 quater, lettera d) della lp n. 4/98. Concessione di Boazzo – Cimego – Storo, codice concessione: GDI 26 CH”, il dirigente del Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche ha determinato quanto segue:
1) di autorizzare Hydro Dolomiti Energia srl (C.F. 02075180220) ad eseguire nell’anno 2023 il “Piano Operativo di dragaggio del materiale sedimentato nella vasca di Cimego” datato maggio 2022 e il “Piano di monitoraggio della torbidità e del fosforo durante l’attività di dragaggio del materiale sedimentato nella vasca di Cimego” datato settembre 2022 appartenenti al Programma per la conservazione del volume di invaso della vasca di Cimego nel periodo di proroga della concessione, ai sensi dell’art. 1 bis 1, comma 15 quater, lettera d):
2) di subordinare l’autorizzazione di cui al punto 1) allo scrupoloso rispetto di pareri, prescrizioni, raccomandazioni, nonché suggerimenti dettagliati dalle Strutture ed Enti interpellati nel corso dell’iter istruttorio come elencato nelle premesse, dando tempestiva rendicontazione al Servizio gestione risorse idriche ed energetiche di quanto eseguito in difformità ai predetti piani, ovvero Piano operativo dd. maggio 2022 e Piano di monitoraggio dd settembre 2022, sentito preventivamente il Servizio o Ente competente in via principale in materia;
3) di dare obbligo alle Strutture ed Enti che hanno rilasciato il proprio parere con osservazioni e/o prescrizioni di vigilare sull’attuazione di quanto richiesto, per gli aspetti di propria competenza, con l’obbligo di relazionare tempestivamente al Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche le difformità riscontrate;
4) di dare obbligo ad Hydro Dolomiti Energia srl di presentare al Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche, al termine delle operazioni, idonea relazione tecnica, anche in formato elettronico, illustrante l’esito dell’attività prospettate nei Piani autorizzati al punto 1), riportando in particolare un rilievo (multibeam o topografico) per attestare sia il volume complessivo dei sedimenti rimossi dalla vasca che la disposizione morfologia dello stesso. Tale volume sarà decurtato dal volume complessivo della vasca di Cimego da conservare entro la fine del periodo di proroga della concessione, ai sensi dell’art. 1 bis 1, comma 15 quater, della legge provinciale n. 4 del 1998;
5) di dare atto che Hydro Dolomiti Energia srl nell’effettuare l’intervento si assume la piena responsabilità per quanto riguarda la tutela della pubblica incolumità e dei diritti di terzi, con l’onere di rifusione di ogni danno che comunque potesse essere causato dalle operazioni autorizzate con il presente provvedimento, sollevando l’Amministrazione provinciale da qualsiasi molestia, anche giudiziaria;
6) di dare atto che contro il presente provvedimento, ferma restando la possibilità di adire la competente autorità giurisdizionale a seconda dei vizi sollevati, è possibile ricorrere al Presidente della Repubblica nel termine di 120 giorni dalla data di notificazione o della comunicazione del provvedimento stesso o da quando l’interessato ne abbia avuto piena conoscenza, ai sensi del d.P.R. n. 1199/1971;
7) di trasmettere copia del presente provvedimento al concessionario Hydro Dolomiti Energia srl, ai Servizi e Strutture della Provincia autonoma di Trento: Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, Settore qualità ambientale e Settore autorizzazioni e controlli; Servizio Foreste; Servizio Faunistico; Servizio Urbanistica; Servizio Bacini Montani; Servizio Prevenzione Rischi e CUE; Ufficio Dighe; ed ai seguenti Enti: Comune di Valdaone (TN); Comune di Pieve di Bono – Prezzo (TN); Comune di Borgo – Chiese (TN); Comune di Storo (TN); Comune di Idro (TN); Comunità delle Giudicarie; Associazione Pescatori Dilettanti Alto Chiese; Associazione Pescatori Dilettanti di Storo; ARPA Lombardia – Dipartimento di Brescia – Direzione Generale – Settore Monitoraggi Ambientali – U.O. Acque;

le operazioni di dragaggio sono state avviate da HDE nel corso della primavera del 2023 e dureranno per un periodo non precisato. Tali operazioni incidono necessariamente sul grado di torbidità delle acque del fiume Chiese nel tratto compreso tra il canale che dalla centrale di Storo riversa le acque turbinate nei pressi della località Cà Rossa fino al bacino naturale del lago d’Idro creando una certa preoccupazione da parte della popolazione locale e dei visitatori che in questo periodo frequentano le rive del fiume Chiese e il lago d’Idro;

il 7 giugno 2023, su iniziativa dell’interrogante, è stata approvata la risoluzione 127/XVI “Illustrare alla competente commissione permanente del Consiglio provinciale le iniziative che la Giunta intende adottare per recepire le finalità di cui al decreto 12 ottobre 2022, n. 205 in materia di gestione degli invasi e per definire le linee guida di cui all’articolo 9 delle norme di attuazione del Piano di tutela delle acque 2022-2027” con cui il Consiglio provinciale impegna la Giunta:
– ad illustrare alla competente commissione permanente del Consiglio provinciale le iniziative che intende adottare per recepire le finalità di cui al decreto ministeriale n. 205 del 2022 (Regolamento recante criteri per la redazione del progetto di gestione degli invasi di cui all’articolo 114, commi 2, 3 e 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) prima di definire le linee guida di cui all’articolo 9 delle norme di attuazione del Piano di tutela delle acque 2022-2027
– a tenere in considerazione l’esigenza di assicurare la funzionalità ecologica anche dei corpi idrici su cui insistono i grandi impianti di produzione idroelettrica e in particolare le modalità e le tempistiche ottimali di svuotamento dei bacini artificiali presenti sul loro corso nella definizione delle linee guida di cui all’articolo 9 delle norme di attuazione del Piano di tutela delle acque 2022-2027;

tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere

  1. se e quali osservazioni siano state presentate dai soggetti di cui al punto 7) della determinazione n. 852 di data 31 gennaio 2023 adottata dal dirigente del Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche o da altri soggetti non menzionati nella stessa;
  2. se non ritiene di avviare e/o sollecitare la promozione di una mirata campagna informativa per illustrare alla cittadinanza le iniziative intraprese da HDE in coordinamento con i servizi provinciali con riguardo al “Piano Operativo di dragaggio del materiale sedimentato nella vasca di Cimego” datato maggio 2022 e al “Piano di monitoraggio della torbidità e del fosforo durante l’attività di dragaggio del materiale sedimentato nella vasca di Cimego” e i possibili impatti sugli ecosistemi locali;
  3. quali iniziative sono state intraprese dalla Provincia per controllare la correttezza, la completezza e la chiarezza dello svolgimento dei monitoraggi della torbidità e del fosforo durante l’attività di dragaggio del materiale sedimentato nella vasca di Cimego e per garantire la pubblicazione dei dati ambientali relativi agli indici di torbidità e di concentrazione di fosforo nelle acque del fiume Chiese e del lago d’Idro;
  4. con che tempistiche intende procedere all’attuazione della risoluzione 127/XVI ovvero all’illustrazione alla commissione consiliare competente delle modalità di definizione delle linee guida di cui all’articolo 9 delle norme di attuazione del Piano di tutela delle acque 2022-2027 in conformità con le finalità di cui al decreto ministeriale n. 205 del 2022 (Regolamento recante criteri per la redazione del progetto di gestione degli invasi di cui all’articolo 114, commi 2, 3 e 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152).

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