Diga del Vanoi. I veneti invocano “tirate d’orecchie” al Trentino da parte del presidente Mattarella e Fugatti tace

Domenica ho depositato un’interrogazione al Consiglio provinciale per chiedere che il presidente Fugatti riferisca in merito al teatrino dei leghisti veneti che attaccano l’Autonomia trentina per effetto della questione della diga sul torrente Vanoi mentre i loro compagni di partito trentini giurano che non sapevano nulla dell’opera, che si dovrebbe credere sia arrivata in Gazzetta ufficiale senza che nessuno sapesse nulla.

Come nel caso del prolungamento dell’autostrada Valdastico, i leghisti veneti vedono nel Trentino guidato dai loro “fratelli minori” trentini una sorta di colonia, alla quale dettare i loro ordini. Quando però i loro piani non vanno a buon fine, danno in escandescenze e partono gli insulti. È quello che è successo di recente rispetto alla questione della diga del Vanoi, che i veneti vorrebbero erigere quasi tutta in terra trentina, andando a mettere a rischio la Val Cortella, territorio a massimo rischio idrogeologico, in una sorta di folle riedizione delle cause che portarono alla tragedia del Vajont. Purtroppo per i leghisti trentini e veneti, il M5S si è accorto di cosa stavano combinando sulla pelle di tanti cittadini e lo ha reso noto, inceppando il meccanismo che stava portando alla costruzione della diga senza nemmeno consultare i territori che dovrebbero ospitarla. Per questo nelle deliberazioni di Comuni come Romano d’Ezzelino si possono leggere attacchi pesanti all’Autonomia trentina, arrivando addirittura a invocare “tirate di orecchie” al Trentino da parte del presidente Mattarella.

I fatti dicono che siamo di fronte a veri e propri “mestieranti della politica” che cambiano versione a seconda dell’utilità del momento. Ad esempio Fugatti giura e spergiura che non sapeva niente della diga del Vanoi. Ebbene, il 2 agosto 2022, l’assemblea regionale del Veneto approvava una mozione del leghista Giuseppe Pan proprio riguardo alla diga del Vanoi. In quell’occasione Pan sosteneva che il Veneto aveva comunicato alla Provincia di Trento e a Dolomiti Energia la volontà di realizzare la diga. Allora chi mente? Fugatti o Pan? E ancora, cosa dice Fugatti delle delibere dei Comuni veneti che attaccano l’Autonomia trentina? E cosa intende fare la giunta provinciale per mettere un freno alle mire venete sull’acqua del Trentino? Limitarsi a fare spallucce e sperare che passi la buriana? Tutto questo il presidente della Provincia lo dovrà spiegare rispondendo all’interrogazione che ho depositato nei giorni scorsi in Consiglio. Poi vedremo se per una volta dirà la verità o se preferirà nascondersi evitando ogni commento.

Rassegna:  (L’Adige, VicenzaToday e la Voce del Nord Est)

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Segue testo integrale dell’interrogazione 4738/XVI del 27-ago-2023 “Realizzazione della diga del Vanoi e comunicazioni effettuate dalla Regione Veneto alla Provincia di Trento e a Dolomiti Energia”

Nell’aprile del 2023 il M5S, riprendendo una notizia pubblicata sul quotidiano online La Voce del Nord Est, ha contribuito a far cadere il velo del silenzio che gravava sulla vicenda della diga sul torrente Vanoi, progettazione finanziata con i fondi del PNRR, arrivata addirittura in Gazzetta Ufficiale senza che nessuno in Provincia di Trento se ne accorgesse. O almeno così è stato raccontato dalla Giunta provinciale nelle risposte ufficiali fornite in sede di Consiglio provinciale, nonostante risulti agli atti la mozione n. 333 del Consiglio della regione Veneto approvata con deliberazione n. 116/2022 nella seduta del 2 agosto 2022 (in allegato), nel corso della quale il consigliere regionale Giuseppe Pan ha pubblicamente affermato che Provincia di Trento e Dolomiti Energia erano state preventivamente informate dell’intenzione di realizzare l’invaso sul territorio trentino;

con l’interrogazione a risposta scritta 4484/XVI del 24 aprile 2023 “Realizzazione di nuovi invasi sul torrente Vanoi in territorio trentino e informazioni ai comuni interessati e alla Provincia” e l’interrogazione a risposta immediata 4633/XVI del 19 giugno 2023 “Sviluppi dell’interlocuzione in corso con la Regione Veneto riguardo alla realizzazione di nuovi invasi sul torrente Vanoi in territorio trentino”, la questione è dunque divenuta di dominio pubblico anche in Trentino. Con le stesse si è infatti appurato che la regione Veneto, già nell’anno 2022, ha deciso di costruire una diga in Val Cortella, zona di massima pericolosità, la cui superficie è per la quasi totalità collocata sul territorio dei comuni trentini di Cinte Tesino e di Canal San Bovo;

la notizia relativa al progetto per realizzare una diga sul torrente Vanoi ha creato un certo scalpore nell’opinione pubblica suscitando la reazione degli enti locali veneti i cui rappresentanti hanno utilizzato toni durissimi contro l’autonomia trentina e contro le modalità con cui la Provincia esercita le forme di autogoverno per gli effetti dei principi sanciti nelle norme fondamentali della Repubblica italiana;

a titolo esemplificativo si menzionano alcune espressioni pronunciate nei confronti delle istituzioni trentine, le quali sono stata riportate testualmente nella deliberazione n. 23/2023 del consiglio comunale di Romano d’Ezzelino (VI) approvata nel corso della sessione straordinaria del 3 luglio 2023 (in allegato):

  • “C’è una provincia che è a noi vicina, la provincia di Trento, autonoma, che spesso si avvale di questa forma di autonomia, per eccedere nei propri diritti.”
  • “ci uniamo e cominciamo a far sì che il confine italiano è uno ed uno soltanto”
  • “spero vivamente che qui si intervenga dal punto di vista non solo governativo, ma anche dal punto di vista di una tirata d’orecchie del nostro caro Presidente Mattarella, nei confronti di una provincia che fa ciò che vuole su una questione così vitale per tutti noi, ci starebbe”
  • “E che sia un’iniziativa che possa ripetersi in altre tematiche che vede il Veneto, molto spesso, soccombere nei confronti di una Regione che sta a nord a noi e che troppo spesso è avvantaggiata rispetto…, è una sorta di concorrenza sleale che ci fa una Regione che dovrebbe esserci amica.”
  • “Evidentemente, nel momento in cui sono state fatte le varie trattative per dare lo statuto speciale ad alcune zone d’Italia, qualcuna è stata un po’ più caricata di privilegi, quindi, credo che sia doveroso fare attenzione a tutta questa attività di decentramento”;

tutto ciò premesso si interroga il presidente della Provincia per sapere

  1. se conferma la veridicità delle dichiarazioni del consigliere Giuseppe Pan pronunciate nell’aula dell’assemblea regionale veneta il 2 agosto 2023 rispetto alle comunicazioni precedentemente effettuate alla Provincia di Trento e a Dolomiti Energia in ordine alla realizzazione della diga del Vanoi;
  2. quando e con che modalità sia stato informato dalla regione Veneto dell’approvazione della mozione n. 333 approvata con deliberazione n. 116/2022 del Consiglio regionale veneto nella seduta del 2 agosto 2022;
  3. se sia a conoscenza delle deliberazioni adottate dai consigli comunali veneti rispetto alla realizzazione della diga del Vanoi ed in particolare alla deliberazione del comune di Romano d’Ezzelino (VI) citata nelle premesse;
  4. se non ritiene inviare una nota ufficiale al presidente della regione Veneto ed ai sindaci dei comuni interessati per illustrare loro gli strumenti dell’autonomia nonché le norme fondamentali in materia di salvaguardia del paesaggio e di tutela delle acque esigendo altresì spiegazioni rispetto ai provvedimenti amministrativi da essi adottati in ordine alla progettazione della diga del Vanoi.

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