Sospensione erogazione quota A dell’Assegno Unico Provinciale: M5S presenta un’interrogazione parlamentare

“Forte con i deboli e debole con i forti. È una costante quanto di parla di maggioranza di centrodestra. Hanno dichiarato guerra ai poveri, tanto a livello nazionale con il governo Meloni, quanto – laddove ne hanno avuto la possibilità – con le loro amministrazioni regionali. Emblematico il caso dell’assegno unico provinciale (AUP), misura di contrasto della povertà della provincia autonoma di Trento, la cui erogazione è stata improvvisamente sospesa a 8.927 nuclei familiari, alcuni dei quali con un familiare con disabilità. Per rimediare al pasticcio, la Giunta provinciale ha presentato una proposta di legge ad hoc i cui tempi di approvazione sono però indefiniti. Come, nel frattempo, si vorrà sostenere tutti questi cittadini in difficoltà non è noto. Il M5S ha sottoposto la questione al Ministro delle politiche sociale e al Ministro per le disabilità (interrogazione a risposta scritta 4/02159 del 17 gennaio 2024) dal momento che la totale incertezza nelle tempistiche di approvazione dell’adeguamento normativo sta evidentemente determinando un pesante disagio a danno delle famiglie più vulnerabili per le quali l’AUP rappresenta uno strumento di vitale importanza”. Così con una nota il coordinatore provinciale del Trentino, Alex Marini, e la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.

Segue testo integrale dell’interrogazione.

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Interrogazione a risposta scritta 4-02159
presentato da
PAVANELLI Emma
testo di
Mercoledì 17 gennaio 2024, seduta n. 228

EMMA  PAVANELLI e ILARIA FONTANA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per le disabilità. — Per sapere – premesso che:

l’assegno unico provinciale (AUP) è uno strumento a carattere universalistico introdotto in provincia autonoma di Trento dall’articolo 28 della legge di stabilità 2017 (legge provinciale 29 dicembre 2016, n. 20 ) per sostenere le famiglie e i singoli, con il quale l’ente pubblico persegue obiettivi di equità, semplificazione amministrativa e razionalizzazione degli interventi nonché il raggiungimento di un livello di condizione economica sufficiente al soddisfacimento di bisogni generali della vita;

l’Aup si articola su più interventi: sostegno al reddito (vecchio reddito di garanzia); sostegno alle famiglie con figli minori (vecchio assegno regionale, contributo famiglie numerose e contributo nido); sostegno famiglie con componenti invalidi (vecchio assegno integrativo). Nello specifico, la cosiddetta «quota A» dell’AUP si propone come misura di contrasto della povertà in sostituzione del reddito di garanzia;

a seguito della denuncia pubblica di un percettore dell’AUP è emerso che l’erogazione della quota A è stata sospesa in attesa di approvazione di una modifica alla normativa provinciale di riferimento nella parte che disciplina il requisito relativo al periodo di residenza («Erogazioni bloccate, così si penalizzano le persone disabili» – Il T, 11 gennaio 2024);

dall’approfondimento giornalistico prodotto da un quotidiano locale a margine della denuncia pubblica di cui sopra è stato reso noto che il numero dei nuclei familiari colpiti dal congelamento dell’erogazione della quota A è pari a 8.927 per una stima complessiva dell’importo da impiegare che ammonta a 21.180.071,58 euro (Assegno Unico, addio al vincolo dei 10 anni di residenzaIl T, 11 gennaio 2024);

per superare la criticità collegata al blocco dei pagamenti la Giunta provinciale di Trento ha elaborato una proposta di legge ad hoc, la quale è stata adottata con delibera giuntale n.1 dell’8 gennaio 2024 e presentata al Consiglio provinciale di Trento il 10 gennaio (Disegno di legge n. 9/XVII di iniziativa giuntale «Modificazione dell’articolo 28 (Assegno unico provinciale) della legge provinciale 29 dicembre 2016, n. 20»);

tuttavia, non vi sono certezze sui tempi necessari per l’approvazione definitiva del testo e la conseguente entrata in vigore della nuova legge provinciale. L’incertezza nelle tempistiche di approvazione dell’adeguamento normativo sta evidentemente determinando un pesante disagio a danno delle famiglie più vulnerabili non potendo le stesse disporre della quota A dell’AUP ovvero di uno strumento vitale per il contrasto alla povertà –:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti illustrati nelle premesse e se, a fronte di situazioni come quelle esposte in premessa non ritenga di promuovere con sollecitudine delle iniziative normative per individuare tempestivamente una soluzione tampone a sostegno di quei nuclei familiari che si trovano in una condizione di povertà.
(4-02159)

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Aggiornamento al 2 febbraio 2024

La Giunta provinciale di Trento ha adottato la delibera n.108 del 2 febbraio 2024 avente ad oggetto:
Ulteriori modificazioni della disciplina di attuazione dell’assegno unico provinciale di cui all’articolo 28, comma 4, della legge provinciale 29 dicembre 2016, n. 20 (Legge di stabilità provinciale 2017) per il periodo 1° luglio 2023 – 30 giugno 2024, approvata con deliberazione della Giunta provinciale n. 728 del 28 aprile 2023, come modificata dalla deliberazione n. 1785 del 29 settembre 2023

6 Replies to “Sospensione erogazione quota A dell’Assegno Unico Provinciale: M5S presenta un’interrogazione parlamentare”

  1. Vergognoso quel che sta succedendo speriamo insistiamo su questa cosa , conosco persone veramente in grande difficoltà. Forniteci l’indirizzo di quel genio di assessore che a creato questa vergogna che mandiamo centinaia di persone a pranzo e a cena a casa sua.

  2. E bloccato ancora la quota a io mi sto facendo aiutare per la spesa e per la scuola ma non posso andare alle lunghe ma quando arriva siamo febbraio ma e possibile io o tre bambini mi servivano per pagare mense loro spesa e in più sono indietro con affitto e tutto bloccato

    1. Buongiorno Loredana, mi dispiace apprendere queste notizie. Faremo il possibile per far giungere a chi di dovere il suo appello che, ahinoi, non è l’unico. La destra alimenta una propaganda becera contro il sistema di welfare pur sapendo che esistono persone in carne ed ossa che si trovano in condizione di sofferenza.

    2. Buongiorno, ci sono delle novità. Il giornalista Domenico Sartori ha recuperato delle notizie dall’assessorato ed ha pubblicato un articolo in data odierna. Ho aggiornato il contenuto del post inserendo l’articolo a piè di pagina con le informazioni

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