Procedure elettorali. Alcune proposte per migliorare la nostra Democrazia

“La democrazia non esiste” scriveva il professore di logica Piergiorgio Odifreddi nel 2018 in una pubblicazione in cui analizzava la caduta libera della partecipazione al voto e gli effetti sul processo democratico in una situazione di forte astensionismo. La tesi di Odifreddi, peraltro avvalorata dal voto del 25 settembre scorso, era che con le leggi maggioritarie una minoranza dei votanti può ottenere la maggioranza dei seggi e instaurare la dittatura di una minoranza: cioè una dittatura in termini tecnici perché una parte minoritaria della popolazione si prende tutto il potere.

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Attività di agosto 2022 – Newsletter n° 46

Elezioni politiche 2022

Con le elezioni politiche alle porte anche agosto è stato un mese impegnativo. Il 4 agosto il collega Diego Nicolini ed io abbiamo organizzato l’assemblea regionale M5S a Salorno. È stato un appuntamento a tratti emozionante, e molto sentito, con un passaggio anche commovente quando Riccardo Fraccaro ci ha comunicato il suo commiato dalla politica attiva, dopo 9 anni vissuti ai vertici della politica nazionale. È stato un evento davvero importante. Fino all’assemblea di Salorno, non lo nascondo, avevamo dei dubbi sulla capacità di condurre la campagna elettorale in maniera positiva. Venivamo da anni tremendi che, tra Covid, scissioni e altro, avevano dato l’impressione di aver prosciugato le energie di molti dei nostri attivisti. Con la serata di Salorno ci siamo accorti invece che il trasporto e la volontà della nostra gente erano rimasti e anzi si erano rafforzati nelle traversie. Col senno di poi, la campagna elettorale sta andando bene ma ad inizio mese la strada si presentava irta e piena di ostacoli avendo l’intero arco politico (e non solo) schierato contro il M5S, come ho sottolineato nella riflessione Il M5S è l’unica alternativa alle tre destre

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Referendum provinciali e democrazia azzoppata. In Provincia di Trento il voto referendario è figlio di un dio minore

Una delle differenze principali tra le democrazie e i regimi autoritari riguarda il modo con cui si tiene conto del voto popolare. Nelle prime, ai sensi dei trattati internazionali e delle Costituzioni nazionali, si vota liberamente per prendere decisioni che riguardano i cittadini oppure per scegliere i rappresentanti eletti. Nei regimi autoritari invece il voto, laddove consentito, è viziato da procedure che impediscono la libera espressione delle preferenze da parte dei cittadini e dalla mancanza di sistemi di controllo sul corretto svolgimento delle operazioni stesse, lasciando quindi campo aperto alla possibilità di brogli o manipolazioni.

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Attività di ottobre 2021 – Newsletter n° 36

Ottobre 2021 ci ha portato delusioni ma anche qualche soddisfazione. Riguardo alle prime, che sono state purtroppo tante, citiamo l’ennesima conferma della mancanza di volontà delle forze politiche trentine di mettere in campo strumenti reali di contrasto alla criminalità organizzata. Per le seconde cito invece l’approvazione di una nostra mozione al Dreier Landtag, la seduta congiunta delle diete di Innsbruck, Bolzano e Trento, sulla quale tornerò più avanti, e di un ordine del giorno in ricordo del neuroscienziato Valentin von Braitenberg.

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La politica trentina è contro i diritti politici dei cittadini

L’articolo 21 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani prevede che “ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti”. Si afferma inoltre che la volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo e che la stessa si esprime attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. Sono principi vincolanti, confermati dall’articolo 25 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, firmato dall’Italia nel 1966 ed entrato in vigore nel 1976. Purtroppo le leggi provinciali trentine su referendum, elezione del presidente e dei membri del Consiglio provinciale non sono adeguate al rispetto di tali capisaldi democratici e, a parte il M5S, i partiti non hanno alcuna intenzione di cambiare le cose.

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Attività di luglio 2021 – Newsletter n° 33

Luglio è il mese dell’assestamento di bilancio, regionale e provinciale, e questo vuol dire che c’è ancora più lavoro del solito da svolgere. Quest’anno poi si è aggiunta la discussione sul disegno di legge sul biologico trentino e si può ben dire che non c’è stato proprio tempo per distrarsi. Il materiale che abbiamo prodotto è tantissimo, vediamo quindi di fare il punto almeno sugli interventi più notevoli.

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Musei gratuiti per gli italiani residenti all’estero: in Italia si, in Trentino no!

Gli italiani che vivono all’estero possono visitare gratuitamente la rete dei musei e dei parchi archeologici nazionali. Questo però non si applica alla rete museale trentina, dato che essa dipende dalla Provincia e non dallo Stato. Paradossalmente un  cittadino della Provincia di Trento espatriato che torna in Trentino per le vacanze deve pagare per visitare i musei della sua terra mentre gode di accesso gratuito a quelli del resto d’Italia. Ieri in Consiglio, tramite un question time, ho chiesto conto di questa discrepanza all’assessore competente, proponendo che la Provincia estenda gli effetti della legge nazionale anche al nostro territorio. Pur non assumendosi impegni precisi la risposta dell’assessore è stata di apprezzamento per l’istanza avanzata.

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Affluenza e costi relativi al diritto di voto degli elettori residenti all’estero

In una delle prime interrogazioni presentate all’inizio della consiliatura chiedevamo di ottenere i dati dell’affluenza degli italiani residenti all’estero al voto per le elezioni provinciali. Una prima analisi aveva già dimostrato come il diritto di voto previsto dall’articolo 48 della Costituzione fosse sostanzialmente inesigibile, l’affluenza era infatti di poco superiore al 2%. Ora, dati alla mano, si conferma che nonostante le risorse pubbliche messe a disposizione per sostenere i viaggi di ritorno degli elettori dall’estero, anche in occasione dell’ultima tornata elettorale la partecipazione al voto è rimasta assai scarsa. Continua a leggere “Affluenza e costi relativi al diritto di voto degli elettori residenti all’estero”