PFAS: terzo rinvio in sei mesi. L’amministrazione provinciale continua a nascondere lo studio sulla contaminazione della falda tra Storo e Condino

Lo scorso 29 aprile, la Provincia autonoma di Trento ha comunicato il terzo differimento consecutivo della risposta alla mia richiesta di accesso agli atti sull’inquinamento da PFAS tra Condino e Storo. La nuova scadenza, ora fissata al 31 maggio, rappresenta l’ennesimo rinvio dopo quelli del dicembre 2024 e del marzo 2025.

Continua a leggere “PFAS: terzo rinvio in sei mesi. L’amministrazione provinciale continua a nascondere lo studio sulla contaminazione della falda tra Storo e Condino”

Nuove opere di regolazione del Lago d’Idro: trasparenza e partecipazione mancata degli enti locali nella proroga della VIA

Il Lago d’Idro, un autentico gioiello naturale del nostro territorio, continua a essere teatro di controversie che intrecciano tutela ambientale e progetti infrastrutturali. L’ultima vicenda riguarda la proroga del provvedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) per nuove opere di regolazione idraulica. Questa decisione, adottata senza coinvolgere formalmente gli enti locali, solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla rappresentanza delle comunità interessate.

Continua a leggere “Nuove opere di regolazione del Lago d’Idro: trasparenza e partecipazione mancata degli enti locali nella proroga della VIA”

Dragaggio del bacino artificiale di Cimego. Il M5S interroga la Provincia sulle modalità di svolgimento delle operazioni

Nelle ultime settimane ho ricevuto numerose segnalazioni sulla torbidità delle acque del fiume Chiese nel tratto che va dalla centrale di Cimego al lago d’Idro. Si tratta di un fenomeno causato dalle operazioni di dragaggio dell’invaso, un‘operazione di per sé utile e necessaria ma il cui timing è completamente sbagliato. Per quanto diluito sia il limo, infatti le acque del Chiese hanno assunto un evidente colore grigiastro andando a finire direttamente nel lago d’Idro proprio nel bel mezzo del periodo di massimo interesse turistico. Come si capisce, ciò causa danno all’economia della Valle del Chiese e dei territori limitrofi e denota una grave mancanza di coordinamento fra le varie esigenze degli attori in campo. Le stesse operazioni avrebbero potuto infatti essere svolte in un altro periodo dell’anno senza causare difficoltà a nessuno. Per noncuranza, faciloneria o altro si è invece scelto di ignorare le esigenze dei territori, a testimonianza della mancanza di rispetto nei confronti della gente che abita la Valle del Chiese. Per questo motivo l’11 agosto scorso il M5S ha depositato un’interrogazione al Consiglio provinciale di Trento (4725/XVI), tramite la quale si chiede di fare chiarezza in merito alle operazioni di HDE e di spiegare come mai non si sia scelto di evitare il conflitto tra le esigenze economico/turistiche dei territori e quelle di pulizia dell’invaso di Cimego.

Continua a leggere “Dragaggio del bacino artificiale di Cimego. Il M5S interroga la Provincia sulle modalità di svolgimento delle operazioni”

Promozione interregionale del Lago d’Idro: alla maggioranza non interessa ma preferisce non dirlo

Quanto a mezze risposte, giri di parole, rimandi vuoti e prese in giro la maggioranza che guida la Provincia di Trento dimostra spesso un’abilità non comune. Un esempio? La risposta fornita ad una nostra interrogazione dello scorso luglio.

Continua a leggerePromozione interregionale del Lago d’Idro: alla maggioranza non interessa ma preferisce non dirlo

Mineraria Baritina. Il M5S ottiene la convocazione di un gruppo di lavoro per la riqualificazione complessiva dell’area produttiva

La Provincia di Trento dovrà attivare un gruppo di lavoro interdipartimentale per verificare, entro il gennaio 2023, la percorribilità di un progetto di riqualificazione complessiva dell’area che per più di 100 anni è stata destinata alla lavorazione della barite estratta nelle miniere di Darzo. La disamina dovrà inoltre verificare la possibilità di valorizzare il compendio anche attraverso l’acquisizione dello stesso a patrimonio provinciale.

Continua a leggere “Mineraria Baritina. Il M5S ottiene la convocazione di un gruppo di lavoro per la riqualificazione complessiva dell’area produttiva”

Attività di aprile 2022 – Newsletter n° 42

Aprile è stato un altro mese impegnativo. A livello internazionale le ansie e le paure legate alla pandemia sono state sostituite dall’inquietudine legata al conflitto russo-ucraino. Per quanto riguarda l’attività del M5S trentino, come al solito abbiamo avuto il nostro daffare.

Continua a leggere “Attività di aprile 2022 – Newsletter n° 42”

Rotonda quadrata asimmetrica. Il M5S chiede chiarezza sul destino del secondo ponte sul Caffaro!

Il 14 aprile scorso il M5S ha depositato un’interrogazione al Consiglio provinciale trentino chiedendo per l’ennesima volta di fare chiarezza sul destino del nuovo ponte sul torrente Caffaro, terminato nel 2017 e da allora mai aperto.

Continua a leggere “Rotonda quadrata asimmetrica. Il M5S chiede chiarezza sul destino del secondo ponte sul Caffaro!”

Rotatoria di Ponte Caffaro. Arriva il terzo ponte ma il secondo resta chiuso senza un perché

In questi giorni è arrivata una parziale risposta all’interrogazione che avevo presentato nell’ottobre del 2021 con cui chiedevo se la Provincia Autonoma di Trento avesse messo davvero 4 milioni per installare un ponte “Bailey” sul torrente Caffaro e consentire la circolazione e la ristrutturazione del vecchio ponte del 1906 (che non se la passa bene). Allo stesso tempo chiedevo anche di conoscere condizioni e termini di erogazione dello stanziamento e soprattutto se fosse in programma di aprire il nuovo ponte sul Caffaro, finito nel 2017 ma mai aperto (int. 3106/XVI del 18 ottobre 2021).

Continua a leggere “Rotatoria di Ponte Caffaro. Arriva il terzo ponte ma il secondo resta chiuso senza un perché”

Attività di dicembre 2021 – Newsletter n° 38

Il mese di dicembre si è aperto con la trattazione di una serie di petizioni in Terza Commissione permanente. Abbiamo incontrato i referenti dei comitati contro la riapertura della discarica di Imer, contro la riaccensione del forno del cementificio di Sarche, contro nuovi prelievi idrici a scopo idroelettrico o irriguo, e il rappresentante della petizione per la costruzione di barriere acustiche a Marter. Dal canto mio ho fatto presente che la riapertura degli impianti di Imer e Monclassico andava affrontata nel contesto del piano provinciale per la gestione dei rifiuti. Ho anche ricordato i problemi della discarica di Villa Agnedo, riaperta senza che fosse in possesso di un fondo impermeabile e nella quale sono state portate sostanze pericolose. Infine ho chiesto di fare chiarezza sulle intenzioni della giunta riguardo all’inceneritore richiesto da Confindustria. La risposta non è arrivata subito ma si è capito che i leghisti l’inceneritore lo vogliono eccome e stanno preparando le condizioni per realizzarlo (nota ufficio stampa del Consiglio).

Continua a leggere “Attività di dicembre 2021 – Newsletter n° 38”

Piana di Storo: PFOS in calo ma sulle cause si brancola ancora nel buio

È di questi giorni una risposta della Provincia ad un’interrogazione del M5S tramite la quale si chiedevano aggiornamenti sull’inquinamento da PFOS riguardante la falda acquifera sottostante la piana di Storo. La contaminazione registrata nel 2021 appare in calo rispetto al 2020, riportandosi su livelli simili a quelli registrati nel 2019. Bene, ma se la fonte degli inquinanti è inerte appare strano che si siano registrate variazioni nell’ultimo triennio. Non si sa poi ancora nulla sulle origini degli PFOS, un dato senza il quale è impossibile sperare di venire a capo dell’inquinamento presente in falda. Ci viene promesso che le analisi specifiche per individuare l’origine degli PFOS saranno attivate nel 2022. A più di 4 anni dalla scoperta della contaminazione ci viene da dire “meglio tardi che mai”.

Continua a leggere “Piana di Storo: PFOS in calo ma sulle cause si brancola ancora nel buio”