Acqua. La Provincia si dimentica dell’emergenza siccità e respinge la proposta di rendere pubblici stanziamenti ed importi per gli interventi a tutela della risorsa idrica

In una bella intervista di Marco Ranocchiari a Corrado Oddi del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, pubblicata il 20 maggio 2023 su Il T Quotidiano, venivano elencate una serie di raccomandazioni per costruire un nuovo modello di gestione della risorsa idrica che tenesse in considerazione gli effetti dei cambiamenti climatici e gli obiettivi della conversione ecologica. Molte di quelle raccomandazioni erano contenute in forma di proposta in un documento presentato dal M5S nel Consiglio provinciale di Trento. Ci si potrebbe aspettare che, vista l’emergenza siccità che non è stata azzerata dalle piogge di maggio, tali proposte siano state immediatamente fatte proprie dal Consiglio provinciale di Trento. Ma si sbaglierebbe. La maggioranza che comanda nella nostra Provincia ha infatti respinto al mittente le  proposte, e quel che è peggio, lo ha fatto senza fornire alcuna spiegazione.

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Contratto di fiume interregionale per Eridio e fiume Chiese: la Provincia di Trento dice no!

È arrivata la risposta della Provincia di Trento ad una nostra interrogazione del novembre scorso riguardo alla richiesta di mettere in campo una collaborazione solida e seria con la Lombardi al fine di tutelare il fiume Chiese e il lago d’Idro. L’ineffabile assessore Tonina ci ha risposto che va tutto a meraviglia, e che Trentino e Lombardia collaborano dalla notte dei tempi a favore del Chiese ed dell’Eridio. Tanto è vero che le uniche azioni messe in campo dall’attuale giunta riguardano la cessione di imponenti volumi d’acqua alla bassa padana A DANNO di questi corpi idrici, mentre di azioni compensative non si è mai vista mai nemmeno l’ombra. Questo ovviamente Tonina non lo dice ma è giusto ricordarlo, altrimenti si rischia di dare per buona una versione dei fatti che è tutto fuorché rispondente alla realtà.

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Prelievi coatti dal Lago d’Idro e salute del suo biotopo: ci avevamo visto giusto

La scorsa estate il M5S trentino aveva denunciato (con dovizia di prove fotografiche) l’abbassamento del livello del Lago d’Idro e le pesantissime conseguenze che questa decisione aveva avuto sul biotopo sito nel Comune di Bondone. Di recente la Provincia di Trento ha risposto a una nostra interrogazione (3870/XVI) specificando di aver provveduto essa stessa a contestare le decisioni sull’abbassamento dei livelli dell’Eridio, ritenendola illegittima. Siamo ovviamente soddisfatti che ciò sia avvenuto, anche perché si deve smettere di considerare i bacini montani come serbatoi al servizio di modelli di agricoltura assolutamente insostenibili alla luce della crisi climatica.

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Attività di luglio 2022 – Newsletter n° 45

Luglio 2022 è stato un mese indimenticabile… afa record, crisi e caduta del governo nazionale, scioglimento delle Camere ed elezioni alle porte con annessa campagna elettorale e oltre a questo pure l’assestamento di bilancio regionale e quello provinciale… e alle porte c’è un autunno che si prospetta incandescente.

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Attività di giugno 2022 – Newsletter n° 44

Giugno è stato un mese caldo da tutti i punti di vista, politici e anche (purtroppo) meteorologici.

Senza girarci tanto attorno, l’evento politico che ha sconvolto giugno è stata la scissione del M5S operata dall’ex capo politico Luigi Di Maio. Penso che Di Maio abbia sbagliato perché così facendo ha deluso le aspettative e le speranze di un’intera comunità, quella degli attivisti del M5S, che hanno sempre dato tanto, anche a lui. Peggio, si intravede un disegno politico “altro” rispetto alla normale dialettica interna alle forze politiche ed è una cosa assai inquietante. Per quanto riguarda il M5S trentino però nulla cambia. In molti ci tirano per la giacchetta, cercando di spingerci da una parte o dall’altra. Per ciò che ci riguarda il punto è sempre lo stesso, se e come fare alleanze lo decideranno i nostri iscritti e lo dovranno eventualmente fare sulla base di una consonanza di programmi, se c’è, altrimenti meglio andare da soli (L’Adige). Sulla questione c’è stato molto interesse da parte della stampa (stranamente questo capita quasi solo quando ci sono problemi nel M5S… chissà come mai). Qui le mie interviste a Il Dolomiti, Trento Today e L’Adige.

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La giunta usa i soldi del PNRR per inondare di cemento il Trentino e inasprire il cambiamento climatico

La produzione del cemento è la terza sorgente di emissioni di anidride carbonica dopo i combustibili fossili e il cambio d’uso del suolo ma in Trentino la giunta punta su opere tipo il prolungamento dell’autostrada Valdastico, il bypass ferroviario di Trento o la costruzione di tutta una sfilza di circonvallazioni. Così il cemento scorre a fiumi e pace se questo è in diretto contrasto con gli intenti del PNRR e dei finanziamenti europei. Per sottolineare questo scempio, di recente il M5S ha presentato un’interrogazione che rende palese la stortura.

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