Partecipazione popolare locale. La Regione rifiuta di valutare la conformità delle leggi locali con gli obblighi del protocollo addizionale della Carta europea dell’autonomia locale

La democrazia in Trentino-Alto Adige/Südtirol passa attraverso il lavoro e l’impegno del M5S. Avendo ottenuto che il Parlamento approvasse la legge di ratifica del protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto a partecipare agli affari delle collettività locali, per finire il lavoro, il MoVimento ha presentato una proposta di ordine del giorno al Consiglio regionale, che se fosse stata approvata avrebbe potuto portare all’adeguamento delle norme che disciplinano i referendum e l’iniziativa popolare a livello regionale e comunale agli standard democratici europei.

Nel dettaglio, il M5S chiedeva che la giunta regionale si assumesse i seguenti impegni:

  • costituire un gruppo di lavoro per valutare e promuovere gli adeguamenti di conformità degli istituti di partecipazione popolare previsti dalla normativa regionale – in particolare dalla legge regionale sui referendum e sull’iniziativa popolare e dal Codice degli Enti Locali – rispetto alle misure sancite nell’articolo 2 del Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali, considerando il coinvolgimento dei rappresentanti delle Province autonome di Trento e di Bolzano presso il Congresso dei poteri e delle autonomie locali del Congresso d’Europa, degli atenei, degli enti di ricerca e delle organizzazioni della società civile attive nell’ambito della partecipazione popolare che operano sul territorio regionale;
  • avviare un confronto con le autorità statali per coordinare le iniziative di adeguamento del quadro normativo regionale volte ad assicurare il rispetto degli obblighi internazionali in materia di diritto di partecipare agli affari delle collettività locali garantendo al contempo la salvaguardia delle competenze legislative primarie riconosciute dallo statuto di autonomia.

In sostanza la proposta di ordine del giorno chiedeva di dare seguito al percorso iniziato anni fa grazie al lavoro del M5S e che ha trovato compimento il 18 ottobre 2019  quando fu approvato il voto del Consiglio regionale per impegnare Governo e Parlamento a ratificare il Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali e il 7 agosto 2020 quando fu approvata da parte del Consiglio dei Ministri la proposta di legge di ratifica del protocollo addizionale che ha reso possibile l’avvio dell’iter parlamentare nella scorsa legislatura e la conclusione nella presente.

Il passo successivo dovrebbe essere l’implementazione del protocollo in Regione, al fine di rafforzare la possibilità di partecipazione dei nostri cittadini alla vita e all’attività delle loro Istituzioni. La predisposizione della recente relazione sugli istituti di partecipazione popolare prodotta dai servizi legislativi delle assemblee è la base su cui lavorare. La strada per una maggiore democrazia in Trentino-Alto Adige è segnata, ora va portata a compimento, sempre ricordando che le Istituzioni esistono per i cittadini, non viceversa!

Purtroppo la sensibilità della maggior parte dei politici trentini e altoatesini per i diritti democratici della cittadinanza è pari a zero. Quindi, nella seduta di Consiglio regionale del 19 luglio 2023 la nostra proposta di ordine del giorno riguardo al Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali è stata bocciata senza colpo ferire, dimostrando ancora una volta che quando si parla di Democrazia c’è molta più attenzione in Europa o a Roma rispetto a Trento e a Bolzano!

* Aggiornamento del 27 luglio 2023:

In Consiglio provinciale è stato bocciato l’emendamento (n° 23.4 al ddl 184) per incaricare il costituendo Centro studi sull’autonomia a svolgere uno studio per valutare la conformità delle legge provinciali al protocollo addizionale della Carta europea dell’autonomia locale.

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Il mio intervento a presentazione della proposta di ordine d el giorno

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Proposta di ordine del giorno n. 4 collegata al disegno di legge n. 64 “Assestamento del bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli esercizi finanziari 2023-2025”Respinta con parere negativo della Giunta il 19 luglio 2023

Nel 2009 a Utrecht veniva siglato il Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali (STCE N°207) allo scopo di aggiungere una nuova dimensione alla Carta (STE n° 122), prevedendo di garantire in uno strumento giuridico internazionale il diritto di partecipare alla gestione degli affari di una collettività locale. Il diritto di partecipare alla gestione degli affari di una collettività locale rappresenta il diritto di cercare di determinare o di influenzare l’esercizio delle competenze e responsabilità dell’autorità locale. Le parti contraenti al Protocollo sono invitate ad adottare provvedimenti giuridici e altre misure necessarie per facilitare l’esercizio di tale diritto e renderlo effettivo. Il Protocollo richiede inoltre che siano prese le misure necessarie per garantire che il diritto dei cittadini alla partecipazione non comprometta le norme etiche di integrità e trasparenza dell’esercizio dell’autonomia e delle responsabilità delle collettività locali;

il Protocollo addizionale era stato precedentemente elaborato in seno al Consiglio d’Europa sulla base di numerosi lavori intrapresi a partire dagli anni Settanta nell’ambito della partecipazione locale. Alla 15a Conferenza dei Ministri del Consiglio d’Europa responsabili degli enti locali e regionali, tenutasi a Valencia il 15 e il 16 ottobre 2007, si decideva di procedere all’elaborazione di un Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale del 15 ottobre 1985. Nell’aprile del 2009 il Comitato direttivo del Consiglio d’Europa sulla democrazia locale e regionale (CDLR; dal 2014, Comitato europeo su democrazia e governance, CDDG) concludeva i lavori di redazione del progetto. In occasione della 16a Conferenza dei Ministri del Consiglio d’Europa responsabili degli enti locali e regionali, tenutasi a Utrecht il 16 e il 17 novembre 2009, i delegati dei ministri del Consiglio d’Europa adottavano il Protocollo addizionale e lo aprivano alla firma degli Stati contraenti alla Carta. Il Protocollo addizionale entrava in vigore il 1° giugno 2012

il Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa con la raccomandazione 337 (2013) “La democrazia locale e regionale in Italia” adottata nella sessione del 19-21 marzo 2013, al punto 5, lettera k), invitava le autorità italiane a ratificare il Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali (STCE N° 207);

la Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto del Consiglio d’Europa (Commissione di Venezia) con il parere 797/2014 concernente il disegno di legge di iniziativa popolare 1/XV “Iniziativa politica dei cittadini. Disciplina della partecipazione popolare, dell’iniziativa legislativa popolare, dei referendum e modificazioni della legge elettorale provinciale della Provincia Autonoma di Trento (Italia)”, al punto 81, prospettava all’Italia l’ipotesi di prendere ulteriormente in considerazione la firma del protocollo addizionale alla Carta;

l’8 giugno 2016 veniva presentata nel Senato la Petizione n. 1548 della XVII Legislatura per chiedere la ratifica del Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali;

il 18 ottobre 2019, ai sensi dell’articolo 35 dello Statuto di autonomia (proposta di voto n.3/XVIII), il Consiglio regionale della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol faceva voti al Parlamento e al Governo italiano affinché adottassero tutte le iniziative di competenza allo scopo di ratificare il Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali (STCE N°207);

il 7 agosto 2020 il Consiglio dei Ministri – su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, sotto la presidenza di Giuseppe Conte e con Riccardo Fraccaro in funzione di segretario – recepiva le sollecitazioni popolari e il voto del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol n. 3/XVIII e approvava la proposta di legge per consentire l’adesione della Repubblica italiana al Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto a partecipare agli affari delle collettività locali (comunicato 61 dell’8 agosto 2020);

la proposta, dopo essere passata al vaglio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, veniva presentata ufficialmente al Senato della Repubblica il 16 settembre. L’8 ottobre il testo del disegno di legge veniva assegnato alla Commissione Affari Esteri del Senato che lo avrebbe trattato in sede referente. Il 20 ottobre venivano nominati i relatori della Commissione: senatrice Alessandra Maiorino (M5S) e il facente funzioni senatore Vito Petrocelli (M5S). Prima di avviare l’esame in sede referente dalla Commissione Affari Esteri il disegno di legge raccoglieva il parere delle commissioni Affari Costituzionali, Giustizia e Bilancio (scheda AS 1935/XVIII Legislatura);

il 20 aprile 2021 il Senato approvava il disegno di legge (AS.1935) per la ratifica del protocollo (video seduta) e lo trasmetteva alla Camera. Il 16 giugno 2021 la Commissione affari esteri della Camera iniziava la trattazione del disegno di legge (AC.3044) (resoconto di seduta). Il 4 agosto 2021 la Commissione Affari Esteri della Camera approvava il disegno di legge e lo rinviava all’Assemblea ma prima dell’approvazione definitiva del testo la Legislatura XVIII veniva interrotta e venivano indette le elezioni anticipate;

i componenti della Commissione Affari Esteri della presente Legislatura (XIX) riprendevano integralmente il testo della suddetta proposta di legge. Il 16 novembre 2022 i senatori Craxi, Alfieri, Spagnolli, Scalfarotto, Gasparri, Barcaiuolo, Menia, Pucciarelli presentavano il disegno di legge S. 332 “Adesione al Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali, fatto a Utrecht il 16 novembre 2009” assicurando una trattazione celere allo stesso. Il testo del disegno di legge veniva infatti approvato dal Senato il 21 febbraio 2023 e successivamente dalla Camera dei Deputati (A.C.916) il 30 maggio 2023;

la legge 8 giugno 2023, n. 77Adesione al Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettivita’ locali, fatto a Utrecht il 16 novembre 2009” veniva pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 giugno 2023 (23G00084) ed entrava in vigore il giorno successivo;

l’articolo 2 del Protocollo addizionale della Carta europea dell’autonomia locale “Misure per l’attuazione del diritto di partecipare” prevede quanto segue:
1. Gli Stati contraenti adottano tutte le misure necessarie a permettere l’esercizio effettivo del diritto di partecipare agli affari delle collettività locali.
2. Le misure riguardanti il diritto di partecipare includono
i. il conferimento alle collettività locali della competenza di permettere, promuovere e facilitare l’esercizio del diritto di partecipare enunciato nel presente Protocollo;
ii. l’effettiva definizione di:
a) procedure di partecipazione della popolazione che possono includere procedure di consultazione, referendum locali e petizioni e, se la collettività locale è fortemente popolata o geograficamente molto estesa, misure per una partecipazione di prossimità;
b) procedure, conformi all’ordine costituzionale e agli obblighi giuridici internazionali della Parte, per l’accesso ai documenti ufficiali che si trovano presso le collettività locali;
c) misure per tenere conto dei bisogni delle categorie di persone che incontrano particolari ostacoli alla partecipazione; e
d) meccanismi e procedure per il trattamento e la risposta a reclami e suggerimenti in merito al funzionamento delle collettività locali e dei servizi pubblici locali;
iii. incoraggiare l’utilizzo di tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la promozione e l’esercizio del diritto di partecipare enunciato nel presente Protocollo.
3. Le procedure, le misure e i meccanismi possono differire in base al tipo di collettività locale, a seconda delle dimensioni e delle competenze.
4. Le collettività locali sono consultate per quanto possibile, in tempo utile ed in maniera appropriata, nel corso dei processi di pianificazione e di decisione riguardanti le misure da adottare per permettere l’esercizio effettivo del diritto di partecipare agli affari di una collettività locale;

il provvedimento di ratifica si inquadra nell’ambito delle materie di cui al secondo comma, lettera a), dell’art. 117 della Costituzione, demandate alla competenza legislativa esclusiva dello Stato. Tuttavia, ai sensi del quinto comma del citato articolo 117 prevede, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli accordi internazionali e degli atti dell’Unione europea, nel rispetto delle norme di procedura stabilite da legge dello Stato, che disciplina le modalità di esercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza;

lo statuto di autonomia del Trentino-Alto Adige, all’articolo 4, prevede che in armonia con la Costituzione e i principi dell’ordinamento giuridico della Repubblica e con il rispetto degli obblighi internazionali la regione ha la potestà di emanare norme legislative in materia di ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni;

lo statuto, all’articolo 47, riconosce altresì che le leggi sulla forma di governo, inclusa la legge che disciplina l’esercizio del diritto di iniziativa popolare delle leggi provinciali e del referendum provinciale abrogativo, propositivo e consultivo, debbano essere scritte in armonia con la Costituzione e i princìpi dell’ordinamento giuridico della Repubblica e con il rispetto degli obblighi internazionali;

tutto ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta a 

  1. costituire un gruppo di lavoro per valutare e promuovere gli adeguamenti di conformità degli istituti di partecipazione popolare previsti dalla normativa regionale – in particolare dalla legge regionale sui referendum e sull’iniziativa popolare e dal Codice degli Enti Locali – rispetto alle misure sancite nell’articolo 2 del Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali, considerando il coinvolgimento dei rappresentanti delle Province autonome di Trento e di Bolzano presso il Congresso dei poteri e delle autonomie locali del Congresso d’Europa, degli atenei, degli enti di ricerca e delle organizzazioni della società civile attive nell’ambito della partecipazione popolare che operano sul territorio regionale;
  2. avviare un confronto con le autorità statali per coordinare le iniziative di adeguamento del quadro normativo regionale volte ad assicurare il rispetto degli obblighi internazionali in materia di diritto di partecipare agli affari delle collettività locali garantendo al contempo la salvaguardia delle competenze legislative primarie riconosciute dallo statuto di autonomia.

Alex Marini

Diego Nicolini

Aggiornamento al 25 luglio:

Nell’assestamento di bilancio provinciale 2023-2025 abbiamo presentato un emendamento per per attribuire un composito specifico al Centro studi sull’autonomia locale proprio in relazione alla conformità delle nostre leggi con la Carta europea dell’autonomia locale

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