Tunnel della Val Vestino: richiesta valutazione ambientale strategica e analisi costi benefici

Che fine ha fatto il tunnel della Val Vestino? Stando alla stampa avanza piano, ma avanza…

Riassumendo in breve: si parla del progetto che vorrebbe collegare il Comune trentino di Bondone a quelli lombardi di Valvestino e Magasa (popolazione totale poco più di 300 abitanti), buttandoci sopra qualcosa più di 32 milioni di euro pubblici (ma analisi alternative sostengono che il costo reale dell’opera sarebbe almeno il triplo). Il tutto per realizzare un “tunnel a senso unico alternato” nel cuore di un’area incontaminata dal grande valore naturalistico.

Uno dice: ma avranno fatto i conti, le verifiche, le analisi prima di far partire un’opera del genere, no?

No, o meglio, solo in parte. Così pare. Manca ad esempio la valutazione ambientale strategica sul percorso che fra l’altro è piazzato all’interno del Parco dell’Alto Garda Bresciano. Chissà come mai poi, sul versante Trentino l’opera non è stata in alcun modo condivisa né concertata con il territorio (Comunità delle Giudicarie e Comune di Bondone). Infine, anche le valutazioni che sono state fatte non brillano certo per trasparenza e ragionevolezza.

Inutile dire che, fatto in questa maniera, il collegamento con Valvestino e Magasa non è condivisibile perché non sta in piedi. Per capirci, anche dando per sufficiente la cifra stanziata, il costo del tunnel finirebbe con l’essere superiore ai 100 mila euro per abitante senza però aver dimostrato i benefici che ne scaturirebbero dalla sua costruzione!

Come M5S in passato abbiamo già fatto numerose interrogazioni sull’argomento. Ieri ne abbiamo presentata un’altra chiedendo al presidente della Provincia di far approntare un’analisi costi benefici e una valutazione ambientale strategica riguardo al tunnel, possibilmente PRIMA di gettare qualche decina di milioni di euro dalla finestra per poi magari lamentarsi dell’inefficienza della spesa statale e delle difficoltà dei conti pubblici…

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Segue testo integrale dell’interrogazione 375/XV “Realizzazione di collegamento tra il comune di Bondone e i comuni di Valvestino e Magasa”

con deliberazione 30.06.2016 n.11 del Comitato paritetico per la gestione dell’intesa del Fondo Comuni Confinanti si stabiliva di finanziare la “Realizzazione di un collegamento tra Trentino (comune di Bondone) e i Comuni di Valvestino e Magasa”. Il costo complessivo dell’opera veniva stabilito in 32.400.000 Euro da finanziare con le seguenti risorse:

  • 608.000,00 Euro a valere sul Fondo Comuni Confinanti;
  • 21.792.000,00 Euro derivanti dalle progettualità dei Comuni di Magasa e di Valvestino (di cui Euro 18.792.000,00 al progetto già ammesso al finanziamento sull’Avviso 2010-2011 del Fondo ODI, posizione n. 14 della relativa graduatoria, approvata con la deliberazione dell’ODI n. 8 del 18 maggio 2012, ed alle annualità 2015, 2016 e 2017 dei due comuni di cui al citato art. 6, comma 1, lettera d) dell’Intesa per complessivi Euro 3.000.000,00);
  • 4.000.000,00 Euro dalla Regione Lombardia;
  • 6.000.000,00 Euro dalla Provincia Autonoma di Trento;

riguardo alla predetta opera con interrogazione 3458/XV del 24.08.2016 si chiedeva:

  1. se la procedura negoziata, la rilevante partecipazione attiva e la condivisione delle informazioni con i vari soggetti che sarebbero state assicurate nei confronti del progetto della galleria della Valvestino, avessero riguardato anche gli enti locali della Provincia Autonoma di Trento, sul cui territorio, qualora realizzata, l’opera andrebbe a ince, in caso positivo, attraverso quali atti di indirizzo politico-amministrativo i predetti enti avessero espresso il loro parere;
  2. se e con quali modalità, ai sensi del D.lgs 152/2006 e ss.mm., nell’elaborazione e nell’approvazione della proposta di Programma dei Progetti Strategici per la Provincia di Brescia relativamente all’ambito Valle Sabbia, il comitato paritetico per la gestione dell’intesa o i soggetti partecipanti all’intesa avessero assicurato la partecipazione del pubblico nel procedimento di elaborazione, di modifica e di riesame delle proposte degli stessi piani o programmi prima dell’adozione della deliberazione 11 del 30 giugno 2016;
  3. se, in che data e con quali iniziative, ai sensi del D.lgs 152/2006, il comitato paritetico per la gestione dell’intesa o i soggetti partecipanti all’intesa avessero dato avviso mediante pubblicazione nei propri siti web della proposta di programma allo scopo specifico di offrire informazioni sulla partecipazione del pubblico e di raccogliere informazioni dal pubblico medesimo;

nella risposta fornita il 31.03.2017 all’interrogazione  3458/XV il presidente pro tempore della Provincia di Trento affermava che:

  1. il coinvolgimento degli Enti locali interessati dall’opera in Trentino, coincidenti con il solo comune di Bondone, per l’espressione del parere di competenza, unitamente al coinvolgimento degli altri soggetti deputati al rilascio dei competenti pareri, sarebbe avvenuto nei modi e nei termini previsti dalla normativa provinciale vigente in materia di Lavori Pubblici, cui gli Accordi tra Provincia e Regione Lombardia rinviano;
  2. l’adempimento agli obblighi di assicurare la partecipazione del pubblico relativamente al Programma dei progetti strategici non era ancora stato presentato in seno al Comitato paritetico e che lo stesso avrebbe comunque coinvolto solo gli enti che non insistono sul territorio della Provincia autonoma di Trento ovvero gli enti lombardi;
  3. che tutte le notizie erano state pubblicate sia sul sito “www.fondoodi.it” (ora dismesso), sul portale del Dipartimento Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che sul portale “http://www.fondocomuniconfinanti.it”;

ad oggi si rileva che ai comuni trentini interessati dall’opera non sia mai stato richiesto un parere e che quindi i consigli comunali non abbiano mai espresso pareri o posizioni a riguardo. Risulterebbe inoltre che gli enti locali trentini non siano mai stati tenuti aggiornati sulle proposte progettuali e sui tempi e sui modi di realizzazione. Si rileva inoltre come sui siti della provincia autonoma di Trento e degli enti locali trentini non siano state pubblicate notizie con riferimento al progetto in oggetto;

con interrogazione n.3952/XV del 17.01.2017, nei quesiti 2) e 3) si chiedeva:

  1. se, prima di procedere alla formale sottoscrizione dello schema di accordo, la Giunta intendesse adottare urgentemente le iniziative di competenza volte a produrre un’analisi costi-benefici del galleria Trentino-Valvestino e renderla pubblica allo scopo di consentire un’adeguata valutazione della stessa da parte dei soggetti interessati;
  2. se fosse stato prodotto un documento di pianificazione economico-finanziaria per il progetto della galleria Trentino-Valvestino e se eventualmente intendesse renderlo pubblico;

il 24.03.2017 il presidente pro tempore della Provincia rispondeva all’interrogazione n.3952/XV affermando, al punto 2) e 3) che:

  1. l’accordo è stato sottoscritto formalmente in data 16 febbraio 2016. L’analisi costi benefici per l’intervento in argomento, ha lo scopo di migliorare i collegamenti viari tra piccoli centri con il territorio trentino e lombardo. Le risorse finanziarie in capo alla Provincia si sono ridotte rispetto al costo inizialmente previsto in precedenti accordi in quanto gran parte della spesa graverà sui fondi del FCC, della Regione Lombardia con la partecipazione indiretta dei Comuni di Valvestino e Magasa per l’importo di 26,4 milioni di euro su 32, 4 mln euro.
  2. i documenti relativi alla pianificazione finanziaria sono quelli derivanti dai documenti citati nelle risposte ai quesiti 1 e 2 dell’interrogazione (ndr ovvero riguardano solo le fonti da cui provengono i finanziamenti ma non i capitoli di spesa analitici dell’opera;

con riferimento ai temi sollevati nell’interrogazione 3952/XV si rileva che ai quesiti non è stata data una risposta logica e intelligibile. L’ACB non ha infatti il fine di “migliorare i collegamenti viari tra piccoli centri” bensì “indica genericamente l’insieme delle tecniche di valutazione dei progetti di investimento basate sulla misurazione e la comparazione di tutti i costi e i benefici direttamente e indirettamente ricollegabili agli stessi” (fonte Wikipedia). Dalla risposta non emergono indizi che fanno credere che sia stata condotta una valutazione tecnico-economica della pre-fattibilità dell’investimento pubblico in oggetto. In particolare non sono stati ipotizzati gli scenari futuri dello sviluppo territoriale e i valori attinenti alle indicazioni quantitative circa i principali parametri di valutazione (variabili demografiche, dati di mobilità, flussi turistici, valore del tempo, prezzi e salari ombra, costi esterni, etc). Non pare nemmeno sia stata eseguita un’analisi della domanda, sostenibilità gestionale e finanziaria, analisi dei rischi e, infine, misure di impatto ambientale e socio-economico sul territorio di riferimento. L’unico elemento chiaro è il ruolo del contributo pubblico;

con interrogazione n.4125/XV del 24.02.2017 si ponevano al Presidente della Giunta i seguenti quesiti:

  1. le motivazione per cui, fino al febbraio 2017, non avesse ritenuto di avviare la procedura di individuazione dei possibili effetti sull’ambiente prodotti dalla realizzazione della galleria stradale Trentino-Valvestino;
  2. se, prima della sottoscrizione dello schema di accordo, intendesse procedere con la verifica di assoggettabilità del tunnel per determinare la significatività degli effetti sull’ambiente del progetto per la costruzione della galleria;

nella risposta fornita il 09.06.2017 all’interrogazione 4125/XV il presidente pro tempore della provincia affermava testualmente che:
Punto 1. … [..] “Relativamente alla realizzazione del Collegamento Trentino-Valvestino, appare opportuno premettere lo stato dell’arte dell’attuale avanzamento realizzativo dell’intervento, concretizzatasi, ad oggi, con la redazione del Progetto preliminare. L’intervento oggetto della progettazione, interessa marginalmente il territorio trentino e precisamente con l’imbocco della galleria previsto in corrispondenza di un tornante della Strada Provinciale n. 69 senza interessare alcun centro abitato e/o area agricola/produttiva o di particolare pregio, innestandosi, la nuova strada, direttamente sulla viabilità esistente. Ai sensi dell’art. 3 comma 1 della LP 19/2013 Legge Provinciale sulla VIA 2013, “Sono sottoposti al procedimento di verifica di assoggettabilità i progetti di impianti, opere o interventi elencati nell’allegato IV alla parte II del decreto legislativo n. 152 del 2006 e i progetti che presentano soglie dimensionali al di sotto di quelle indicate nel medesimo allegato, se producono impatti significativi e negativi sull’ambiente, secondo le valutazioni condotte dalla struttura provinciale competente sulla base dei criteri individuati nell’allegato A di questa legge…” Il citato allegato IV del Dlgs 152/2006, non annovera, al punto 7, tipologie di infrastrutture stradali con le caratteristiche del collegamento viario Trentino-Valvestino; infatti le citate “strade extraurbane secondarie” di cui alla lett. g), ai sensi della classificazione del Codice della Strada sono strade “…ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine. ”, ambito tipologico in cui, evidentemente, l’infrastruttura di che trattasi non rientra essendo monocorsia percorribile solo ed esclusivamente a senso unico alternato. Peraltro, dall’analisi dei criteri riportati nell’Allegato A della LP 19/2013 si è verificato che l’intervento non rientra in alcuna delle situazioni ivi indicate e, anche per tale motivo, non è stato sottoposto a verifica di assoggettabilità, rinviando alle successive fasi progettuali la verifica di sottoposizione a Valutazione d’Impatto Ambientale secondo i criteri richiamati dalla citata LP 19/2013. Allo stato attuale, pertanto non sono state poste in essere procedimenti partecipativi, anche perché l’iniziativa era in capo al Comune di Valvestino che operava con finanziamenti dell’ex Organismo d’Indirizzo (ODI) ora Fondo Comuni Confinanti (FCC).
Punto 2. Per le motivazioni espresse in risposta al quesito 1, non vi sono i presupposti normativi, per quanto riguarda la costruzione del collegamento stradale Trentino-Valvestino, di sottoporre il progetto preliminare alla verifica di assoggettabilità. Per quanto riportato al sopracitato punto 1 in ordine al protocollo di cui all’allegato A, sussistono già i presupposti amministrativi per procedere alla firma dell’accordo di collaborazione.”;

a parere degli interroganti, nelle fasi di programmazione e di progettazioni (almeno fino alla fase preliminare), per l’opera pubblica in oggetto non sono state fatte valutazioni sufficientemente ampie con riferimento all’utilità pubblica generata dalla stessa in prospettiva futura. In particolare non risulta siano state fatte delle analisi sul presunto maggior valore attuale economico e finanziario di ritorno. Non risulta nemmeno siano state valutate altre alternative di investimento per lo sviluppo del territorio della Val Vestino. Appare, invece, di difficile comprensione la scelta di non sottoporre a valutazione ambientale strategica la realizzazione di una strada di collegamento di valenza interregionale peraltro collocata nel Parco dell’Alto Garda Bresciano. Si rileva infine la scarsa trasparenza su scelte e sulle valutazioni (dove queste sono state effettuate) nonché l’assenza (sul lato trentino) di forme di concertazione e partecipazione con i territori, ad esempio comune di Bondone e Comunità delle Giudicarie, per garantire legittimità al processo decisionale;

da notizie di stampa si apprende che la ditta Segea di Orzinuovi (Bs) inizierà ad effettuare i primi carotaggi per raccogliere i dati tecnici indispensabili per redigere il progetto esecutivo e che tale attività durerà tre mesi. Si ha inoltre la conferma che la Provincia di Trento ha approvato un progetto preliminare (Tunnel, via ai carotaggi – L’Adige, 15 marzo 2019);

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere

se, rispetto al collegamento stradale in galleria, siano state valutate alternative di investimento per lo sviluppo del territorio della Val Vestino;

se intende sollecitare il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Lombardia affinché, di concerto con tutti gli enti locali interessati, si proceda alla predisposizione di un’analisi costi-benefici sul collegamento tra Comune di Bondone (Trentino) e i Comuni di Valvestino e Magasa (Lombardia);

se, al fine di integrare considerazioni di natura ambientale nella programmazione dell’investimento pubblico, assicurare il coinvolgimento delle popolazioni interessate e migliorare la qualità decisionale complessiva, intenda assoggettare il progetto a un processo di valutazione ambientale strategica (VAS);

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