La politica spesso fa come la Penelope dell’Odissea: alla luce del sole si affrontano problemi di grandissima rilevanza sociale proponendo leggi per porvi rimedio mentre col favore delle tenebre alcuni politici ispirati dalle lobby di riferimento si impegnano per disfare quanto realizzato. Gli interessi rappresentati da questi “politici notturni” infatti traggono vantaggio dalle problematiche che si cerca di risolvere e quindi si dannano l’anima per far sì che nulla cambi, quando non per peggiorare le cose (e aumentare i margini di profitto per i loro “ispiratori”). Un buon esempio in questo senso lo fornisce ciò che avviene in merito alla lotta alle ludopatie e al gioco d’azzardo patologico, con le associazioni che sostengono la diffusione delle slot machines che tornano prepotentemente alla carica per allontanare il “rischio” (per loro e per i loro iscritti) che la legge sulla rimozione delle slot dai locali generalisti posti in luoghi sensibili trovi davvero attuazione.
Lo testimonia da ultimo una lettera inviata al presidente della Provincia di Trento il 12 dicembre scorso dal presidente di SAPAR (Associazione Nazionale Servizi Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative) Domenico Distante. Nella missiva si chiede un incontro al presidente Fugatti, cui si propone di sospendere l’efficacia dei termini della legge che impone la rimozione delle slot in base al cosiddetto “distanziometro” (le slot possono essere mantenute solo se un esercizio che le ospita è sito ad una certa distanza dagli edifici ritenuti sensibili come le scuole) o quanto meno di prorogarne l’entrata in vigore al 2022 per ciò che riguarda gli esercizi generalisti (bar, ecc).
La tendenza all’ipocrisia delle espressioni del comparto politico/affaristico è ben nota. Alcuni esempi attualissimi riguardano ad esempio la lotta alle microplastiche. Quando si trovano la tartaruga o il cucciolo di capodoglio morti a causa della troppa plastica diffusa nei mari tutti a indignarsi e a strapparsi le vesti, ma se si prova a fare una legge per disincentivarne l’uso… apriti cielo! Urla e strepiti, minacce di ogni tipo e promesse di guerriglia istituzionale, senza contare le solite “manine” notturne pronte ad infilare emendamenti a tradimento per depotenziare o sovvertire il senso delle leggi presentate.
Lo stesso avviene per le il contrasto alle slot machines. Come alcuni ricorderanno, già nel luglio 2018 l’ex consigliere Bezzi di Forza Italia era in parte riuscito a “disfare la tela” di quanto ordito in Consiglio con tanto di supporto da parte di esponenti della giunta di allora e il plauso delle associazioni lobbistiche facendo passare un emendamento che spostava l’entrata in vigore della legge per le sale gioco. Ora che l’entrata in vigore della legge (estate 2020) si avvicina si punta a far saltare i termini o almeno non farli applicare ai bar per altri 2 anni (le sale gioco come detto le aveva già salvate Bezzi col sostegno di cospicui pezzi della vecchia giunta provinciale), poi ovviamente torneranno alla carica per altre proroghe o sospensioni.
Come consigliere provinciale ed esponente del M5S rendo noto tutto questo per 2 motivi: (1) visto il tema sensibile e dai pesanti risvolti sociali, riteniamo assolutamente indispensabile che il presidente della Provincia faccia chiarezza sulla sua disponibilità ad incontrare questa associazione e, in caso voglia accoglierne i rappresentanti, che renda noti al pubblico i contenuti della discussione. (2) Che il presidente Fugatti e il partito di cui è espressione chiariscano fin da subito se intendano o meno accondiscendere alle richieste delle associazioni di lobbying che vorrebbero impedire ancora una volta l’entrata in vigore di una legge di civiltà come quella sulla rimozione delle slot machines poste nei pressi di luoghi sensibili.
Esortiamo la società civile, la pubblica opinione libera e tutti i cittadini ad unirsi a noi nell’esigere trasparenza e chiarezza in merito alla lotta alle ludopatie e al gioco patologico.
3 Replies to “La lobby delle slot vuole bloccare la legge per la rimozione delle slot machines. Fugatti chiarisca da che parte sta!”