Il M5S fa sbarcare il cohousing in Trentino!

Grazie al M5S il cohousing arriva in Trentino. Ciò in virtù di un emendamento da me proposto (precisamente all’articolo 22), che è stato approvato nell’ultima finanziaria. In base ad esso la Provincia Autonoma di Trento riconosce ufficialmente una modalità abitativa che prevede la convivenza di più nuclei familiari sotto lo stesso tetto, in modo da far sì che ciascuno possa prendersi cura delle esigenze dell’altro, il cohousing, appunto.

Per molti vivere nella società contemporanea è difficile e frustrante. A causa delle dinamiche economiche, familiari e di invecchiamento tendiamo ad essere sempre più soli, individualità chiuse, estranei circondati da estranei piuttosto che parti attive di comunità che partecipano a percorsi e momenti condivisi. Allo stesso tempo, le persone bisognose, si pensi ad esempio agli anziani soli ma anche ai giovani precari che vorrebbero staccarsi dal nucleo familiare d’origine senza poterselo permettere a causa dei costi, sono in forte aumento.

Il cohousing, che è nato in Scandinavia intorno agli anni ‘70 del secolo scorso, è un modo di abitare e vivere che può aiutare a risolvere queste problematiche. Spazi in cui cittadini diversi per età, esperienze e attività possano convivere facendosi carico gli uni degli altri. Persone sole che trovano compagnia e si possono sentire nuovamente utili. Giovani che ottengono la possibilità di stabilire un proprio nucleo familiare separato da quello di origine a costi sostenibili. Il cohousing è fatto di cose semplici ma preziose, come mangiare in compagnia, l’accudimento dei bambini piccoli mentre si lavora, la manutenzione e la cura di beni e spazi condivisi… tutto questo aiuta a formare comunità che possono ovviare alle criticità insite nella vita quotidiana, a partire dai drammi della solitudine affrontati e sconfitti grazie alla possibilità di un welfare diffuso e generativo.

Mentre in altre Regioni italiane c’è già da tempo, in Trentino il riconoscimento del cohousing mancava. Lo abbiamo introdotto recentissimamente con un emendamento a mia prima firma inserito nella finanziaria. D’ora in poi in una stessa abitazione potranno convivere più nuclei familiari e per dare soddisfazione a questo punto verrà creata una graduatoria ad hoc dedicata agli inquilini che scelgano di servirsi del cohousing come modalità abitativa. Per essere implementato, il cohousing prenderà una quota dei fondi che ci sono a disposizione per l’edilizia abitativa popolare.

Un ottimo risultato dunque e una vittoria per tutti coloro che credono in un modo di vivere autentico, all’insegna della condivisione e del sostegno reciproco fra gli esseri umani.

19/12/2019: Va aggiunto che se siamo riusciti ad arrivare a questo punto gran parte del merito va alla preziosa opera svolta da Cinzia Boniatti e dal gruppo di lavoro Cohousing del MoVimento 5 Stelle in Trentino. A tal proposito vanno citati anche la consigliera comunale del M5S di Arco Lorenza Colò,  il consigliere comunale del M5S a Riva del Garda Andrea Matteotti, Marisa Peddoni, Marisa Biotti e Marina Secchi che hanno lavorato a lungo per diffondere e promuovere la conoscenza del cohousing, contattando amministrazioni comunali ed organizzando serate a tema. Per quanto hanno fatto tutti loro meritano senz’altro un grande ringraziamento!

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Ecco l’emendamento che introduce il cohousing in Trentino:

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