Prg Nago-Torbole: a che punto sono le verifiche promesse dalla giunta provinciale?

Nel novembre 2019 avevo chiesto all’amministrazione provinciale di chiarire la propria posizione in merito all’approvazione del Prg di Nago-Torbole, oggetto di numerosissime contestazioni da parte della minoranza di quel Comune. Sintetizzando la risposta era stata che stavano approfondendo. A distanza di qualche mese (e come da copione…) delle misteriose verifiche non se n’è saputo ancora niente. Per questo proprio in questi giorni ho provveduto a presentare una nuova interrogazione per sollecitare la giunta rivelare a che punto siano le verifiche.

Considerato che nel dicembre scorso il Servizio Urbanistica della Provincia ha poi sospeso la variante al Prg mi pare che sia quanto mai necessario garantire la massima trasparenza sulla situazione. Questo anche in considerazione del valore che il Piano Regolatore Generale riveste per ogni Comune e in particolare per realtà inserite in contesti come quello dell’Alto Garda, bellissimi ma al contempo fragili ed oggetto di ingenti appetiti speculativi, il cui soddisfacimento poco ha a che fare col perseguimento dell’interesse collettivo, per cui agire con la massima cautela, ponendo laddove necessario un freno a cementificazione e consumo di suolo, dovrebbe essere un imperativo non solo per chi ha a cuore il territorio ma per tutti coloro che vogliono favorirne lo sviluppo nel senso del benessere diffuso per chi lo abita e non solo per chi ha i mezzi per sfruttarlo e quando ha finito di produrre vantaggi, abbandonarlo.

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Interrogazione n. 1184/XVI a risposta scritta del 13 febbraio 2020: Approfondimenti svolti dalla Giunta provinciale sulla variante generale al PRG del Comune di Nago Torbole

Il 22-nov-2019 veniva presentato il question time 1009/XVI “Criticità riguardanti la variante n. 13 al piano regolatore generale del comune di Nago Torbole” con cui si chiedeva al Presidente della Giunta provinciale quale fosse l’orientamento della medesima Giunta nei confronti dell’approvazione del Prg di Nago-Torbole, ciò anche alla luce delle questioni di illegittimità poste dalla minoranza di quel Comune, sulla cui base, con più atti di opposizione, era stato richiesto l’annullamento della delibera consiliare 25/2019;

la risposta all’interrogazione veniva fornita in aula il 27-nov-2019 dall’Assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione, con funzioni di Vicepresidente, il quale affermava che la Variante al PRG n.13 approvato dal Consiglio comunale il 14 ottobre era pervenuta agli uffici provinciali in data 24 ottobre e che alla data della risposta essa era ancora  sottoposta a verifica amministrativa relativamente alla completezza degli elementi per la legittimità del procedimento di adozione e della verifica della documentazione per accertare la presenza degli elaborati tecnici e cartografici richiesti;

il vicepresidente specificava che, alla data di discussione del question time, non era ancora stata avviata l’istruttoria di merito per cui non risultava possibile fornire elementi di risposta a quanto evidenziato nell’atto di sindacato ispettivo in questione. Nella risposta il vicepresidente rammentava altresì come il termine del procedimento per l’adozione del piano fosse fissato per legge in 90 giorni e che entro detto termine sarebbe stata convocata la conferenza di pianificazione per esprimere il parere sulla variante al PRG adottata;

con la nota dell’Ufficio Affari Giuridici e Personale degli Enti Locali del Servizio Autonomie Locali del 27 dicembre 2019 (Prot. n. S110/2019/835797/7.3/2019-167) inoltrata al Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio e per conoscenza al Commissario del Governo, al Comune di Nago-Torbole e al gruppo consiliare “PARTECIPIAMO per Nago-Torbole” si chiariva che, pur essendo l’ordinamento comunale regionale “sensibilmente meno restrittivo” di quello nazionale in materia di obbligo di astensione (vedasi art.78 DL 18 agosto 200, n.267) la giurisprudenza amministrativa locale si è attenuta alla linea nazionale “reputando come requisito necessario per la partecipazione al processo deliberativo l’assenza di situazioni idonee a determinare nell’amministratore una tensione tale da minarne la piena serenità d’animo” e citando a riprova di ciò la pronuncia del T.A.R. Trento, 25 luglio 2002, n.226;

visto il superamento dei termini evocati nella risposta all’interrogazione in oggetto, la comunicazione menzionata nel paragrafo precedente e l’ipotesi di prorogare i termini utili per l’approvazione si ritiene opportuno entrare nuovamente nel merito del procedimento al fine di avere delle delucidazioni e dei chiarimenti circa le iniziative messe in campo dagli uffici provinciali competenti;  

tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere

quale sia l’esito degli approfondimenti che la Giunta provinciale ha dichiarato di voler realizzare in occasione della discussione dell’interrogazione a risposta orale immediata 1009/XVI fornita in aula il 27 novembre 2019, sia in merito all’iter di adozione della variante generale del PRG e alle incongruenze della pianificazione della fascia lago di Nago-Torbole con legge urbanistica, sia con riguardo alla norma e alla consolidata giurisprudenza in materia di incompatibilità.

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