Nel primo weekend di settembre, il presidente del Consiglio Walter Kaswalder e il consigliere Alex Marini, invitato in qualità di componente della conferenza dei consultori dei trentini all’estero, si sono recati in visita istituzionale a Tuzla, in Bosnia Erzegovina, per una serie di incontri istituzionali con i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Tuzla, Lukavac e Maglaj e con i ministri del Cantone di Tuzla. Obiettivo della visita, rinsaldare i rapporti allacciati nel settembre del 2021 e proseguiti con una visita dell’allora primo ministro del Cantone Hodžić a Trento nel novembre scorso.
Il primo incontro si è svolto nel pomeriggio di venerdì 2 settembre presso la suggestiva sede della galleria Međunarodna Galerija Portreta Tuzla, con la presidente del consiglio comunale di Maglaj, Svjetlana Zamboni di origine trentina. Nell’occasione la presidente del Consiglio comunale Zamboni ha invitato le realtà culturali trentine a partecipare al grande festival del folclore di Maglaj.
Nella serata dello stesso giorno la delegazione consiliare si è recata nella città industriale di Lukavac per incontrare il sindaco Edin Delić e il segretario comunale Enes Numanović. Il sindaco e i suoi collaboratori hanno chiesto di poter visitare il Trentino al fine di conoscere le modalità di gestione delle acque pubbliche e di depurazione delle acque reflue (servizio tv).
Calendario fitto di appuntamenti anche nella giornata di sabato 3 settembre. Al mattino la delegazione è stata accolta dal sindaco di Tuzla Jasmin Imamović e dall’ex primo ministro del Cantone Kadrija Hodžić, anche lui di origini trentine ed in particolare di Aldeno. I rappresentanti delle istituzioni cittadine hanno confermato la gratitudine dei cittadini di Tuzla nei confronti delle famiglie trentine che hanno permesso lo sviluppo della realtà locale a inizio del ‘900 con particolare riferimento al settore delle costruzioni e alle iniziative per la salvaguardia dei diritti e per la libertà. Specificatamente Imamović ci ha parlato della vicenda di Amalija Lebeničnik, una slovena che era coniugata con un trentino e che proprio a Tuzla si era distinta per le lotte in difesa dei lavoratori nei primi decenni del secolo scorso.
Successivamente la delegazione ha visitato la sede istituzionale del Cantone di Tuzla dove ha incontrato il ministro dell’economia e delle finanze Edin Duraković. Il meeting si è chiuso con l’impegno a portare a termine l’elaborazione della bozza di memorandum di collaborazione già avviata, al fine di far partire in tempi brevi una serie di progetti congiunti di reciproca utilità (servizio tv).
Kaswalder e Marini sono stati accompagnati da una rappresentanza di trentini: il presidente della Trentini nel Mondo Armando Maistri, che ha autorevolmente partecipato a tutti gli incontri istituzionali, il facilitatore trentino-bosniaco e già autore di diversi articoli per l’Osservatorio sui Balcani e Caucaso Edvard Cucek che ha svolto anche il ruolo di interprete, gli emigrati trentini in Bosnia che fanno parte dell’associazione Rino Zandonai presieduta dal professor Tihomir Knežiček, con il prezioso supporto di Jelico Mott e il professore italofrancese ed esperto di emigrazione trentina, Frederic Spagnoli.
Fondamentale infine il lavoro svolto dai volontari dei Nuvola – Protezione Civile ANA Trento e del Gruppo Bosnia Mori che hanno contribuito al successo della giornata del cibo italiano che si è svolta sabato sera nella piazza della Libertà per il tredicesimo anno consecutivo (video della giornata) e che ha registrato anche la gradita visita dell’ambasciatore italiano a Sarajevo Marco Di Ruzza (qui l’editoriale del presidente dell’associazione Rino Zandonai).
Nella giornata di sabato il presidente Kaswalder e il consigliere Marini accompagnati dai membri della comunità trentina bosniaca e dai volontari trentini dei Nuvola e del Gruppo Bosnia Mori hanno inoltre deposto una corona di fiori in ricordo delle vittime del massacro di Tuzla nell’area urbana di Kapija.
Domenica, infine, la delegazione ha visitato Stivor incontrando il sindaco di Prnjavor, Darko Tomaš, per il tramite del trentino Franjo Rover. È stato assunto l’impegno a sollecitare la Giunta provinciale ad attivarsi per le celebrazioni del 140° anniversario dell’emigrazione trentina in Bosnia. Prima di varcare il confine con la Croazia e tornare in Italia c’è stato anche tempo per una tappa nel territorio della comunità trentina di Mahovljani, con sopralluogo alla parrocchia e alla annessa cantina di Bona Ventura.
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IMMAGINI DELLA VISITA ISTITUZIONALE
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La bozza dell’appunto è stata la base per l’approfondimento pubblicato su Cronache del Consiglio provinciale dell’ottobre 2022 – n.281:
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