Giovedì 16 febbraio, in sede regionale, il Disegno di Legge 26, riguardante l’osservatorio sulla criminalità organizzata è stato respinto senza appello. La maggioranza ha scelto di non passare nemmeno alla discussione articolata per cui niente dibattito nel merito della proposta e niente possibilità di illustrare gli emendamenti.
Quanto alla ragione di queste scelte draconiane, nessuna argomentazione è stata avanzata da parte di lorsignori. Apparentemente la loro contrarietà rispetto all’introduzione di strumenti istituzionali per monitorare ed osservare le infiltrazioni delle organizzazioni criminali e i fenomeni corruttivi è basata su sentimenti inesplicabili e/o impronunciabili.
Infine, va specificato che il DDL non andrà direttamente in Aula ma dovrà passare dalla seconda commissione per la raccolta di un parere sull’impatto finanziario. Ciò significa che la tireranno ancora lunga nella speranza di far chiudere la legislatura prima di dover votare e rendere noto a tutti da che parte stiano Lega, SVP e Patt nella scontro tra legalità e criminalità. Ce la faranno? Probabilmente sì. Ma a prescindere da questi giochetti il verdetto sulle loro attitudini è già ampiamente assodato. Almeno a giudicare i fatti, non paiono particolarmente affezionati alla prima, mentre riguardo alla seconda sembrano portare un certo, mal riposto, “rispetto”…
Rassegna stampa:

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