Nei giorni scorsi lo Sportello una casa per tutt* aveva consegnato una drammatica relazione sull’emergenza abitativa in Trentino. Anche sulla base di queste sollecitazioni provenienti dalla cittadinanza, insieme al consigliere Paolo Zanella abbiamo avanzato una richiesta di informativa alla Giunta (Comunicazione 55/XVI) sui cui l’assessora Giulia Zanotelli ha presentato una relazione riassuntiva sulle diverse problematiche esistenti. Detta in soldoni, il punto è questo: ci sono pochi alloggi pubblici in Trentino rispetto alle reali esigenze della popolazione, i canoni d’affitto in essere sono mediamente elevati e sussistono buoni e fondati motivi per credere che ciò possa essere in parte dovuto ad attività speculativa. In sintesi, trovare una casa in affitto in Trentino, specie nelle maggiori aree urbane, è costoso e non tutti sono in grado di far fronte alle cifre richieste, a maggior ragione in considerazione della crisi da carovita che investe da tempo tutto il nostro Paese.
Per tutti questi motivi avevamo chiesto che l’Osservatorio del Mercato Immobiliare e il Garante del Contribuente fossero coinvolti nell’attività del Comitato provinciale sulla condizione abitativa. L’idea era di portare nella sede appropriata anche il punto di vista di inquilini e contribuenti, contribuendo a combattere in maniera efficace eventuali fenomeni speculativi. La risposta della maggioranza provinciale, come facile immaginare, è stata molto chiara e molto decisa: non se ne parla. Perché? Perché, in sostanza, loro non ne vedono il motivo e del resto figurarsi se li tocca il problema di gente comune, a volte con problemi gravissimi di salute, che non può permettersi affitti stellari e rischia di finire sotto un ponte. Lorsignori sono abituati a servire l’interesse di quelli che contano, i quali certo non hanno il problema dell’affitto… a meno che non si tratti degli affitti che essi stessi riscuotono!
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Seguono i video degli interventi sulla comunicazione della Giunta e la Proposta di risoluzione n.201/55/XVI “Coinvolgimento dell’Osservatorio del mercato immobiliare e del Garante del contribuente nelle attività del Comitato provinciale sulla condizione abitativa” collegata alla Comunicazione della Giunta n. 55/XVI “Emergenza abitativa in Trentino”:
L’articolo 3.1 della legge provinciale 13 novembre 1992, n. 21 “Disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa” ha istituito il Comitato provinciale sulla condizione abitativa per favorire il confronto sui temi delle politiche abitative, anche attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche all’interno e all’esterno del territorio provinciale. Il comitato opera attraverso l’utilizzo dei dati statistici, elaborati dall’Istituto di statistica della provincia di Trento (ISPAT), relativi in particolare alla rilevazione dei fabbisogni e alla situazione abitativa sul territorio o avvalendosi di soggetti esterni, nei limiti degli stanziamenti di bilancio. Gli esiti dei lavori del comitato sono riportati annualmente alla conferenza provinciale per l’edilizia abitativa prevista dall’articolo 3 bis;
ai sensi del comma 2 dell’articolo 3.1 il comitato è presieduto dall’assessore competente in materia di politiche della casa ed è composto dai soggetti individuati con deliberazione della Giunta provinciale assicurando il coinvolgimento dei portatori di interesse e, in particolare, dei rappresentanti del Consiglio delle autonomie locali e delle associazioni degli inquilini e dei proprietari e di un rappresentante delle associazioni sindacali maggiormente rappresentative. Il comitato opera con il supporto delle strutture provinciali e degli enti strumentali di riferimento;
è esigenza condivisa che il comitato, al fine di perseguire i fini stabiliti dalla legge provinciale, debba poter svolgere le seguenti funzioni: (1) studio e analisi per l’elaborazione delle strategie e delle politiche per l’edilizia abitativa; (2) formulazione di proposte volte a soddisfare il fabbisogno abitativo, le esigenze qualitative dell’abitare e la sostenibilità finanziaria nell’accesso alla casa e a nuove forme dell’abitare; (3) supporto alle comunità di valle nella definizione e nella valutazione dei PTC e nella definizione della proposta del piano sociale; (4) assistenza alle comunità nello svolgimento delle funzioni amministrative in materia di edilizia abitativa pubblica e sovvenzionata;
le notizie riguardanti il fenomeno inflazionistico e i prezzi gonfiati delle case che ne impediscono l’acquisto da parte delle famiglie non sono affatto sporadiche e nemmeno le notizie riguardanti l’insostenibilità dei canoni di affitto sul libero mercato immobiliare. Criticità sotto questo aspetto sono state portate all’attenzione del Consiglio provinciale anche da parte dello Sportello Casa per Tutti* nella relazione consegnata nel mese di febbraio ai presidenti dei gruppi consiliari in occasione dell’incontro tenutosi presso il Palazzo della Regione alla presenza di diversi inquilini che hanno manifestato di vivere in condizione di disagio (Bisogno di casa, emergenza in Consiglio – Ufficio stampa del Consiglio provinciale, 9 febbraio 2023). In considerazione del fatto che l’insostenibilità finanziaria nell’accesso alla casa è uno dei problemi che sta assumendo caratteri emergenziali e che i fenomeni speculativi rappresentano un rischio per la corretta implementazione delle politiche abitative, si ritiene opportuno coinvolgere gli strumenti e gli organi incardinati sull’Agenzia delle Entrate ed in particolare l’Osservatorio del Mercato Immobiliare e il Garante del contribuente per assicurare forme di monitoraggio e informazioni per supportare le attività del Comitato provinciale sulla condizione abitativa;
l’Osservatorio del Mercato Immobiliare, istituito presso l’Agenzia delle Entrate, cura la rilevazione e l’elaborazione delle informazioni di carattere tecnico-economico relative ai valori immobiliari, al mercato degli affitti e ai tassi di rendita e la pubblicazione di studi ed elaborazioni e la valorizzazione statistica degli archivi dell’Agenzia. Tra le sue attività ci sono anche l’analisi, la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di profili teorici, applicativi e di innovazione nelle materie istituzionali, con specifico riferimento alla definizione dei valori immobiliari. La banca dati dell’Osservatorio costituisce una rilevante fonte d’informazioni relative al mercato immobiliare nazionale, proponendosi come un utile strumento per tutti gli operatori del mercato, per i ricercatori e gli studiosi del settore immobiliare, per istituti di ricerca pubblici e privati, per la pubblica amministrazione e, più in generale, per il singolo cittadino;
il Garante del Contribuente è un organo di mediazione tra i cittadini e l’Amministrazione finanziaria. È istituito presso ogni Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e costituisce un valido strumento di tutela per i cittadini. Sulla base di segnalazioni inoltrate per iscritto dal contribuente o da qualsiasi altro soggetto interessato, il Garante: presenta richieste di documenti e chiarimenti agli uffici, i quali devono rispondere entro 30 giorni; rivolge raccomandazioni ai dirigenti degli uffici ai fini della tutela del contribuente e della migliore organizzazione dei servizi e li richiama al rispetto delle norme dello Statuto del contribuente o dei termini relativi ai rimborsi d’imposta; accede agli uffici stessi per controllare la loro agibilità al pubblico nonché la funzionalità dei servizi di informazione e assistenza; attiva l’autotutela; segnala norme o comportamenti suscettibili di produrre pregiudizio per i contribuenti; presenta una relazione semestrale al Ministro dell’Economia e delle Finanze;
tutto ciò premesso, il Consiglio provinciale impegna la Giunta
- a favorire il coinvolgimento dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare e del Garante del contribuente nelle attività del Comitato provinciale sulla condizione abitativa al fine di individuare i fenomeni speculativi e le anomalie sui valori immobiliari e su canoni di affitto che rendono finanziariamente insostenibile l’accesso alla casa.
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