Segue il testo della lettera che ho inviato al quotidiano IlT per rispondere a una serie di consideraizioni politiche del redattore Donatello Baldo contro il M5S.
Gentile direttore,
devo confessare un certo sconcerto (ma purtroppo non stupore) per la risposta fornita dal redattore Donatello Baldo alla lettera del signor Roberto Menegatti, pubblicata sul vostro giornale il 4 aprile scorso. Il lettore sottolineava come il M5S sia l’unica forza di sicura opposizione alla destra e auspicava un ripensamento da parte del centrosinistra rispetto alla chiusura ad ogni ipotesi di alleanza nei nostri confronti.
Per tutta risposta il redattore Baldo affermava che ogni ipotesi di alleanza col centrosinistra è impercorribile perché i partiti di Renzi e Calenda hanno messo il veto mentre per quanto riguarda il M5S, non prenderebbe voti. Per questo, secondo Baldo, il “terzo polo”, col quale a suo avviso il centrosinistra farebbe bene a confrontarsi, sarebbe eventualmente rappresentato da un signore che pur di garantirsi un terzo mandato ha tradito proprio il M5S trentino, creando il suo partitino personale mentre cercava di distruggere dall’interno il movimento che lo aveva fatto eleggere 2 volte.
Ora, come è noto, al cuore non si comanda per cui, entro certi limiti, comprendiamo la risposta di Baldo, però a noi risultava che il (buon) giornalismo consistesse nel far prevalere i fatti sulle opinioni. L’unico sondaggio ad oggi disponibile per quanto riguarda il Trentino dice che il M5S viaggia attorno al 6-7% delle intenzioni di voto mentre la forza politica cui inneggia Baldo viene data ben al di sotto di quella soglia. Non si capisce dunque da dove derivino le certezze del redattore, salvo che l’obiettivo non sia tanto dare una risposta onesta al lettore, quanto di creare “hype” attorno ad una forza politica rispetto ad un’altra, cercando di sottrarle voti e rendere effettivo quello che per ora appare solo come un pio (?) desiderio.
La risposta di Baldo suona più o meno così: “Se proprio non volete votare per destra o centrosinistra votate per questi altri, ma in ogni caso non per il M5S che prende pochi voti!”. Si tratta di una rappresentazione praticamente perfetta di quella che in gergo tecnico si chiama “operazione di framing volta a realizzare una profezia che si autoadempie”.
È proprio da questa operazione così sfacciata che nasce il mio sconcerto, specie perché fa seguito alla risposta di tenore simile fornita ad un altro lettore dal redattore Bonfanti, riassumibile con un mirabile: “Il M5S è morto, non serve allearcisi”.
Se 2 redattori che si occupano di politica per IlT provvedono entrambi a fornire opinioni che giustificano la chiusura del centrosinistra trentino ad un’alleanza col M5S (per far cosa poi? Per raccogliere Italia Viva e Azione, partiti evidentemente “fortissimi”, magari su ordine del “grande vecchio” Dellai, per la gioia della destra interna che comanda nel PD?) e comunque volte a scoraggiare gli elettori dal votare M5S, viene legittimamente da pensare che si stia palesando non tanto il punto di vista di 2 individui singoli, quanto la linea editoriale di un giornale. Se questo è il caso, ci dispiace ma al tempo stesso ringraziamo. Riteniamo infatti salutare la chiarezza e, soprattutto, ci sentiamo rassicurati, perché questa posizione non è che l’ennesima testimonianza di quanto ancora il M5S faccia paura in alcuni ambienti, dato che, a differenza di tutti gli altri, rappresenta un’alternativa vera, non addomesticata e non addomesticabile.
Il M5S trentino esiste per cambiare in meglio questa Provincia, combattere le piaghe della criminalità organizzata e della corruzione, fermare la distruzione della sanità e della scuola pubbliche, difendere il lavoro, ridurre la precarietà, arrestare il consumo di suolo, gli sprechi energetici, porre fine all’inquinamento di aria e acqua e tutelare la bellezza e l’unicità del nostro territorio. In pratica si tratta di ribaltare l’impostazione data alle politiche provinciali sia dal centrosinistra che dalla destra negli ultimi 15 anni almeno, le quali hanno avvantaggiato pochissime e già ricche persone a scapito della maggioranza dei cittadini trentini.
Non stupisce quindi che si faccia di tutto per evitare che il M5S mantenga o accresca consensi. Succede sul piano nazionale e accade anche in Trentino. La nostra convinzione però è che, come avvenuto nel settembre scorso, queste operazioni falliranno, perché la verità alla lunga prevale sempre sulle menzogne e certi giochini sono troppo scoperti per risultare efficaci.


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