Cosa sta facendo la Provincia di Trento per evitare che i lavori del terzo ponte sul Caffaro danneggino gli abitanti e le imprese che vivono e operano al confine tra Trentino e Lombardia? A chiederlo con tanto di interrogazione al Consiglio provinciale di Trento (la 4566/XVI) è il consigliere del M5S Alex Marini, che sulla questione negli ultimi anni ha presentato una lunga lista di atti e interventi.
«Dire che la situazione dei ponti sul Caffaro è inaccettabile è dire poco – afferma Marini – dopo i 2,5 milioni a base d’asta per il secondo ponte sul Caffaro, che non è mai stato aperto, adesso se ne dovrebbe piazzare un terzo fra i 2 esistenti per consentire di effettuare i lavori su quello storico, che è gravemente ammalorato. Il problema, oltre ai costi a spese dei cittadini, è che non c’è chiarezza su come verrà gestito il traffico alla chiusura del ponte del 1906. I mezzi pesanti potranno svoltare verso Bondone, Baitoni e la zona industriale di Storo? Come faranno i pedoni ad attraversare in sicurezza il ponte provvisorio, se, come pare, il marciapiedi sarà giusto dipinto sulla pavimentazione? Perché i lavori preparatori procedono così lentamente e, alla luce di ciò, siamo sicuri che i costi, comprensivi di un affitto mensile, saranno rispettati? Sono tutte domande che ho posto al presidente della Provincia di Trento assieme a quella più importante di tutte: cosa si pensa di fare per garantire l’interesse dei cittadini e delle imprese che vivono e lavorano a ridosso di Trentino e Lombardia? L’estate sta arrivando e con essa l’aumento del flusso turistico. Coi cantieri aperti in piena estate tra Ponte Caffaro e Lodrone si rischierebbero maxi ingorghi ogni giorno o quasi, con tutto ciò che tale eventualità potrebbe significare in termini di danno per le comunità trentine e bresciane che, volenti o nolenti, la statale del Caffaro la devono usare ogni giorno».
Proprio per fare luce su tutte queste problematiche, Marini ha organizzato l’evento “Il Punto sul Ponte”, che si terrà giovedì 25 maggio alle 20:30, all’interno del teatro Santa Croce di Lodrone, a 2 passi dal torrente Caffaro e dagli ormai tristemente noti ponti. Assieme a Marini all’evento parteciperanno l’eurodeputata Sabrina Pignedoli e il vicesindaco di Bagolino, Eliseo Stagnoli.
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Interrogazione presentata successivamente:
4575/XVI del 26-mag-2023 “Richiesta di aggiornamenti alla Provincia di Brescia sui tempi, costi e modalità di esecuzione dell’intervento di ristrutturazione del ponte storico sul fiume Caffaro”
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Segue il testo completo dell’interrogazione n. 4566/XVI “Azioni per tutelare gli abitanti e le imprese che vivono e operano al confine tra la Lombardia e il Trentino nell’attività di posa del terzo ponte sul Caffaro” depositata il 22 maggio 2023.
Nel corso della XVI consiliatura, sono stati presentati numerosi atti di sindacato ispettivo riguardo alla progettazione e alla realizzazione di un sistema di circolazione rotatoria al confine tra il Trentino e la Lombardia nei pressi del confine posto sul torrente Caffaro. A titolo di esempio si citano:
- 125/XVI del 20 dicembre 2018 “Realizzazione di ponte sul torrente Caffaro”;
- 983/XVI del 20 novembre 2019 “Lavori di adeguamento e messa in sicurezza del vecchio ponte sul fiume Caffaro”;
- 1538/XVI del 04 giugno 2020 “Sistemazione della viabilità nei pressi del torrente Caffaro ed interlocuzione tra Provincia autonoma di Trento e comune di Bagolino (BS)”;
- 1741/XVI del 01 settembre 2020 “Iniziative all’interno del Comitato paritetico del Fondo Comuni Confinanti in ordine alla viabilità nei pressi del torrente Caffaro” (risposta fornita congiuntamente alla 4014/XVI);
- 3106/XVI del 18 ottobre 2021 “Installazione di un ponte provvisorio modello “Bailey” fra i due ponti attualmente presenti sul torrente Caffaro”;
- 3641/XVI del 14 aprile 2022 “Problematiche relative alla mancata apertura del nuovo ponte sul torrente Caffaro e iniziative adottare per la risoluzione delle stesse” (risposta fornita congiuntamente alla 4014/XVI);
- 4014/XVI del 10 ottobre 2022 “Inserimento del progetto della rotonda quadrata asimmetrica sul fiume Caffaro nell’elenco delle opere incompiute tenuto dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS)”;
- 4452/XVI del 02 aprile 2023 “Responsabilità per i ritardi nella realizzazione di un’opera pubblica a Ponte Caffaro” (ad oggi ancora senza risposta);
in data 15 marzo 2023 veniva dato inizio ai lavori preparatori per la posa di un terzo ponte sul torrente Caffaro (il primo, attualmente l’unico funzionante pur risultando gravemente ammalorato risulta in loco dall’anno 1906, il secondo, terminato nell’anno 2017, non è però mai stato aperto alla circolazione, a quanto pare per una serie di problemi tecnici nella gestione della svolta dei veicoli);
stando a quanto riportato dall’ufficio stampa della Provincia Autonoma di Trento rispetto alla posa del terzo ponte: “La costruzione del ponte provvisorio garantirà il transito a doppio senso di marcia, per tutte le categorie di veicoli, sia leggeri che pesanti, senza interruzioni e senza la limitazione a 40 tonnellate attualmente imposta per il passaggio sul ponte storico in attesa che siano svolti gli interventi per il suo recupero manutentorio. La realizzazione del manufatto provvisorio e dei relativi raccordi con l’asse viario della SP/SS 237 è curata dall’Amministrazione provinciale di Brescia – competente per la gestione e manutenzione del ponte storico sopra citato, in attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto in data 28.03.2022 tra il Presidente della Provincia di Brescia ed il Presidente della Provincia autonoma di Trento, in base al quale, in considerazione della particolare importanza del collegamento viario in questione, l’Amministrazione provinciale di Trento partecipa con un contributo economico di 904.000,00 euro, pari alla spesa complessiva inizialmente stimata per la realizzazione dell’opera. A seguito dell’aggiornamento dei costi dei materiali avvenuto durante l’anno 2022, il costo complessivo dell’opera è aumentato arrivando ad un importo pari ad 1.155.000,00 euro. La Provincia di Brescia ha provveduto con fondi propri al finanziamento della differenza dell’importo, pari ad 251.000,00 euro. In tale importo è compreso anche il costo del noleggio del ponte provvisorio per l’intervallo temporale necessario all’esecuzione dei lavori di restauro e consolidamento del ponte storico, la cui durata è stimata pari a 9 mesi” (Iniziati i lavori per l’installazione del ponte provvisorio sul fiume Caffaro – 15 Marzo 2023 – Ufficio stampa della Provincia Autonoma di Trento – Comunicato 725);
in data 30 aprile 2023 sul quotidiano “Il T” si dava notizia di una riunione svolta dall’amministrazione comunale di Bagolino nell’abitato di Ponte Caffaro in data 28 aprile 2023, la quale, tra le altre cose, aveva anche trattato della vicenda dei ponti sul Caffaro. In particolare veniva riportato che, riguardo al terzo ponte sul Caffaro:“I lavori per la posa sono partiti di recente ma si sono quasi subito arrestati. Perché? Come detto, secondo gli amministratori di Bagolino, le ditte avrebbero riscontrato la carenza delle micropalificazioni necessarie a completare l’opera e quindi si sarebbe reso necessario attendere di recuperarle per poter procedere con le lavorazioni. Di fronte ai suoi cittadini l’amministrazione di Bagolino non ha mancato di sottolineare la propria frustrazione e il proprio disappunto per opere, i nuovi ponti, ereditate dai propri predecessori, che hanno dato luogo a numerosi contenziosi con i privati che vivono nei loro pressi. Persone che, sempre secondo il Comune di Bagolino, non avrebbero tutti i torti a lamentarsi dei danni subiti, anzi. Ci sono poi le rimostranze verso l’amministrazione di Storo, la quale, sempre a giudizio di Gianzeno Marca e dei suoi consiglieri, si sarebbe dimostrata meno che collaborativa nei confronti dei vicini lombardi. In particolare a Bagolino si chiedono come mai nel 2021 non si potesse aprire provvisoriamente il secondo ponte per rischi viabilistici connessi allo sterzo dei veicoli verso Baitoni, mentre tali rischi sarebbero dati per risolti nei riguardi del terzo ponte, che però sembra ancora meno adatto del secondo a consentire quel genere di manovre. Insomma, le sponde trentine e bresciane del Caffaro non trovano pace, una situazione che difficilmente cambierà in meglio se nel prossimo anno il traffico tra le regioni dovesse essere funestato da ingorghi a catena” (Caffaro, mancano i micropali per il terzo ponte – 30 aprile 2023 – Il T);
risulta all’interrogante che, nel corso della succitata riunione svolta dal Comune di Bagolino a Ponte Caffaro in data 28 aprile, l’amministrazione comunale abbia fatto presenti potenziali criticità riguardanti la posa del terzo ponte sul Caffaro. A titolo di esempio si citano: (1) estrema complessità per i veicoli pesanti ad eseguire manovre di svolta verso destra in direzione Bondone-Baitoni una volta passato il confine regionale, una difficoltà che secondo i rappresentanti comunali di Bagolino risulterebbe addirittura superiore a quella riscontrata riguardo al secondo ponte sul Caffaro, che l’amministrazione medesima avrebbe voluto aprire provvisoriamente nel 2022, vedendosi però negare proprio la possibilità di svolta verso destra per ragioni di sicurezza; (2) mancanza di sicurezza per i pedoni nell’attraversamento del terzo ponte per l’assenza di percorsi separati dalla carreggiata se non da demarcazioni tratteggiate sulla stessa; (3) costi che, ad avviso dell’amministrazione di Bagolino, sarebbero destinati a rivelarsi superiori a quelli delle lavorazioni necessarie ad aprire alla circolazione il secondo ponte sul Caffaro, specie in considerazione del costo dell’affitto del ponte provvisorio;
risulta inoltre all’interrogante che i lavori di posa del terzo ponte sul Caffaro si siano arrestati verso la metà di aprile a seguito di alcune lavorazioni preparatorie, e siano ripresi in data 2 maggio, ma, alla data di deposito del presente atto, solo in maniera assai parziale, quantificabile al massimo in 2 o 3 giornate lavorative;
a fronte di tutto quanto sin qui riportato e al rapido avvicinamento della stagione estiva, col conseguente e sensibile aumento di traffico turistico in transito dalla Lombardia alle località montane del Trentino, l’interrogante ritiene prioritario che la Provincia di Trento agisca per rendere il più rapido e meno impattante possibile l’attività di posa del terzo ponte sul Caffaro e le lavorazioni di ripristino del ponte storico, in modo da evitare disagi stradali a danno delle imprese e dei cittadini che vivono nei territori limitrofi al confine regionale. L’interrogante ritiene inoltre necessario che la Provincia di Trento provveda a verificare quali siano le potenziali problematiche poste dalla posa del ponte provvisorio sul Caffaro in termini di svolta verso gli abitati di Bondone e Baitoni, nonché verso la zona industriale di Storo, oltre a garantire il rispetto della sicurezza dei pedoni e il mantenimento dei costi entro i parametri previsti;
tutto ciò premesso, si interroga il presidente della Provincia per sapere:
- se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e cosa intenda fare per tutelare gli abitanti e le imprese che vivono e operano al confine tra la Lombardia e il Trentino nei pressi del torrente Caffaro;
- se ritenga che con la posa del terzo ponte sul Caffaro sarà possibile garantire la svolta senza problemi e rischi verso Bondone, Baitoni e la zona industriale di Storo ai mezzi pesanti e, in caso, quali verifiche siano state effettuate e/o programmate per garantire tale possibilità di svolta;
- se corrisponda al vero che il passaggio dei pedoni sul terzo ponte sul Caffaro sarà gestita solo tramite demarcazioni tratteggiate sulla carreggiata e, in caso di risposta positiva, se ritenga che tali modalità siano adeguate a garantire la sicurezza dei pedoni stessi;
- quali siano le ragioni che hanno portato al rallentamento delle lavorazioni per la posa del terzo ponte sul Caffaro e se possa garantire il rispetto dei tempi e dei costi previsti per la posa del suddetto manufatto e nella sistemazione del ponte storico sul Caffaro.
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