La commissione antimafia conferma l’estensione dell’attività criminale in Trentino-Alto Adige

È uscita da poco la bozza della nuova relazione sull’attività della commissione parlamentare antimafia. A testimonianza del fatto che non esistono luoghi immuni dall’opera delle organizzazioni criminali, ben 21 pagine (da pagina 258 a pagina 279) sono dedicate alla situazione del Trentino-Alto Adige.

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Lotta alle mafie: anche per il 2022 bilancio in rosso per la giunta Fugatti

Col 2022 agli sgoccioli e con l’anno delle elezioni provinciali in arrivo è opportuno fare il consuntivo di quanto fatto o non fatto dalla maggioranza provinciale riguardo alle politiche di contrasto alle infiltrazioni criminali sul territorio che le è stato affidato da governare con le elezioni del 2018.

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Attività di novembre 2022 – Newsletter n° 49

Novembre è iniziato con una serie di atti di sindacato ispettivo su temi d’attualità e su questioni pendenti: in particolare, una serie di accavallamenti mi ha costretto a fare gli straordinari nella sessione del Consiglio provinciale ai primi del mese, nei giorni del 8, 9 e 10 novembre.

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Nuova operazione antindrangheta coinvolge il Trentino: fino a quando i politici locali continueranno a far finta di non vedere?

È di questi giorni una nuova operazione delle forze dell’ordine che sta scoperchiando una presunta rete ndranghetista diffusa fra Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige, attiva nel riciclaggio di denaro sporco, delle false fatturazioni e che avrebbe cercato di mettere sotto controllo appalti pubblici, il tutto, naturalmente, tramite l’utilizzo del metodo mafioso. A quanto risulta sono già stati effettuati 4 arresti e posti sotto sequestro beni per circa 9 milioni di euro. 

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“Tunnel in itinere”, un punto di vista informato sulle criticità concernenti il progetto di tunnel a senso unico alternato per collegare la Val Vestino alla Valle del Chiese

Di seguito riportiamo un contributo, che abbiamo ritenuto degno di nota, inviatoci da un nostro lettore rispetto all’ipotesi di realizzare un collegamento stradale diretto (tramite tunnel a senso unico alternato) fra la Val Vestino e la Valle del Chiese. Negli ultimi anni ci siamo occupati spesso della Val Vestino, ad esempio con le interrogazioni 375/XVI, 2347/XVI, 3361/XVI, 3463/XVI, 3465/XVI e 3582/XVI. In particolare l’interrogazione 3463/XVI (del 14 febbraio 2022) si occupava proprio delle problematiche idrogeologiche poste dagli eventuali scavi e permane ad oggi senza risposta. Sono questioni sulle quali “Ferdinando” fornisce approfondimenti e chiavi di lettura capaci di gettare luce sul perché e il percome la realizzazione del tunnel risulti assai problematica e non solo per l’evidente sproporzione fra la spesa di denaro pubblico (sui 32 milioni di euro da stime ma probabilmente di più…) e il vantaggio derivante alla collettività dalla realizzazione dell’opersa stessa.

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Le reti stradali provinciali di Brescia e di Trento, presto potrebbero essere arricchite da un tratto di strada, con una sola carreggiata di 5 Km complessivi in galleria percorribili a senso unico alternato, per collegare Valvestino nel Parco Alto Garda Bresciano al comune di Bondone nell’estremo lembo sud-occidentale del Trentino.

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Cosa vuol fare la Provincia per sistemare la viabilità nei pressi di Vigolo Baselga? Il M5S interroga!

La situazione della viabilità che conduce dal Trentino occidentale al capoluogo è e resta critica. Nonostante le reiterate promesse, alcune anche recentissime, nel corso degli anni nulla è stato fatto per migliorare le cose. Per mettere paletti chiari su cosa si voglia fare e con quali tempistiche proprio ieri il M5S ha presentato un’interrogazione sull’argomento. È mia intenzione continuare a tenere sollecitate le strutture provinciali fino a che non si decideranno a procedere con una soluzione che risolva i problemi della viabilità in questo tratto complicato, al contempo venendo incontro alle esigenze dell’abitato di Vigolo Baselga.

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Attività di dicembre 2019 – Newsletter n° 14

Lo scenario politico/istituzionale trentino dell’ultimo mese del 2019 è stato dominato dal varo di 2 leggi finanziarie, quella provinciale e quella regionale. Dal punto di vista del M5S si segnala l’approvazione di parecchi ordini del giorno e anche di alcuni emendamenti significativi, ad esempio l’approvazione dell’emendamento che istituisce il cohousing in Trentino. Non sono tuttavia mancate le delusioni, su tutte la bocciatura dell’emendamento che avrebbe portato all’istituzione dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata nella nostra Provincia, fatto reso ancor più grave dal non mantenimento degli impegni assunti per iscritto dalla maggioranza di fronte all’intero Consiglio provinciale.

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Per sopravvivere e prosperare al Lago di Garda serve il Comitato permanente d’intesa

Nella serata di venerdì 31 maggio ho avuto il piacere di prendere parte a una serata di approfondimento organizzata da associazioni e comitati ambientalisti sparsi sulle tre sponde del Lago di Garda. Sul palco si sono succeduti una serie di esperti moderati dal giornalista dell’Espresso Paolo Biondani già autore di articoli e inchieste sullo stato del Lago di Garda (si veda ad esempio “Gelmini stella del Garda: vuole una maxifogna con un club di pregiudicati”). che hanno relazionato in merito allo stato di salute del Lago di Garda. Erano tutte personalità scientifiche di primo livello. Il naturalista Ernesto Cavallini della sezione veronese del WWF, l’ingegnere idraulico ed esperto di risanamento ambientale Marco Pietropoli e l’ittiopatologo Andrea Giacinti.

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