Quattrocentotrentanove firme a favore del salario minimo legale, raccolte in una ventina di giorni dagli attivisti del M5S e consegnate alla portavoce del M5S Chiara Appendino. Questo il momento clou dell’incontro intitolato “Il lavoro è dignità”, svoltosi a Mori giovedì sera. A fare gli onori di casa assieme ad Appendino, il candidato presidente del M5S Alex Marini e l’eurodeputata Sabrina Pignedoli.
Continua a leggere “Gli attivisti trentini del M5S consegnano a Chiara Appendino quasi 500 firme a favore del salario minimo legale”Salario minimo: M5S in piazza a Rovereto per sostenere la petizione
Oggi il M5S del Trentino era all’Urban Center di Rovereto a raccogliere firme per dar forza alla petizione che sostiene la proposta di legge sul salario minimo legale ad almeno 9 euro all’ora. Assieme al Consigliere provinciale e candidato alla presidenza della Provincia, Alex Marini, tanti attivisti e candidati alle elezioni provinciali del 22 ottobre prossimo.
Continua a leggere “Salario minimo: M5S in piazza a Rovereto per sostenere la petizione”Attività di aprile 2023 – Newsletter n° 54
Care amiche, cari amici,
i giochi sono fatti: la XVI legislatura della Provincia autonoma di Trento è agli sgoccioli. I partiti di governo (ma anche tutti gli altri) sono ormai in modalità campagna elettorale. I toni si alzano e le occasioni per affrontare e approfondire temi importanti e cruciali vengono meno. Lo vediamo nell’attività politica quotidiana il Consiglio provinciale e regionale: sempre meno disponibilità al dibattito e al confronto, semplificazione selvaggia e polarizzazione strumentale su temi e questioni che invece andrebbero trattati con razionalità e spirito di collaborazione. Di seguito trovate riassunto l’ultimo mese del nostro lavoro: ci sono tante Bad News purtroppo, ma anche notizie positive: abbiamo una sede tutta per noi e siamo pronti a presentare nei prossimi mesi ai cittadini e alle cittadine del Trentino la nostra proposta politica per le prossime elezioni. Andiamo avanti con fiducia, consapevoli del grande lavoro fatto nonostante le difficoltà. Ripartiamo da qui!
(versione short della newsletter)
Continua a leggere “Attività di aprile 2023 – Newsletter n° 54”Autenticatori delle sottoscrizioni per i referendum comunali. Il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige non si adegua alle richieste del Comitato dei Diritti Umani dell’ONU
Il 17 luglio 2015, Mario Staderini e Michele De Lucia presentavano ricorso al Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite. Nell’atto si lamentava l’indebita restrizione, l’arbitrarietà e l’irragionevolezza delle leggi e delle procedure che disciplinano lo svolgimento dei referendum in Italia. I due sostenevano che il diritto costituzionalmente garantito di richiedere un referendum venisse assicurato solo da un punto di vista meramente formale, poiché nella pratica vi erano troppi ostacoli che rendevano tale diritto non effettivo e di conseguenza impraticabile. Tra gli ostacoli messi in evidenza c’era anche la difficoltà nel reperire soggetti disponibili all’autenticazione delle firme raccolte a sostegno delle richieste referendarie.
Continua a leggere “Autenticatori delle sottoscrizioni per i referendum comunali. Il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige non si adegua alle richieste del Comitato dei Diritti Umani dell’ONU”Procedure elettorali. Alcune proposte per migliorare la nostra Democrazia
“La democrazia non esiste” scriveva il professore di logica Piergiorgio Odifreddi nel 2018 in una pubblicazione in cui analizzava la caduta libera della partecipazione al voto e gli effetti sul processo democratico in una situazione di forte astensionismo. La tesi di Odifreddi, peraltro avvalorata dal voto del 25 settembre scorso, era che con le leggi maggioritarie una minoranza dei votanti può ottenere la maggioranza dei seggi e instaurare la dittatura di una minoranza: cioè una dittatura in termini tecnici perché una parte minoritaria della popolazione si prende tutto il potere.
Continua a leggere “Procedure elettorali. Alcune proposte per migliorare la nostra Democrazia”Referendum ed elezioni. Chiediamo al Governo di tener conto dei voti del Consiglio regionale in fatto di istituti di partecipazione
In questi giorni il Parlamento sta discutendo il decreto legge DL 41/2022: “Disposizioni urgenti per lo svolgimento contestuale delle elezioni amministrative e dei referendum previsti dall’articolo 75 della Costituzione da tenersi nell’anno 2022, nonché per l’applicazione di modalità operative, precauzionali e di sicurezza ai fini della raccolta del voto”.
Continua a leggere “Referendum ed elezioni. Chiediamo al Governo di tener conto dei voti del Consiglio regionale in fatto di istituti di partecipazione”Firme digitali per la promozione dei referendum: in Trentino-Alto Adige i Comuni dicono no e la commissione legislativa regionale respinge la proposta di legge
Il Comitato dei diritti umani (e il Consiglio regionale ne è consapevole) si è espresso in forma molto chiara sulla necessità di rimuovere gli ostacoli irragionevoli che impediscono di raccogliere firme e dunque di esercitare i diritti politici. Il Parlamento italiano ha riconosciuto il diritto alla raccolta delle firme digitali per promuovere referendum statali. La Giunta regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol aveva recepito le sollecitazioni del M5S esprimendo l’impegno a introdurre la raccolta delle firme digitali nel documento di economia e finanza regionale del 2020. Nonostante tutto questo, nel settembre 2021 il Consiglio dei Comuni di Bolzano, il Consiglio delle Autonomie di Trento e la Prima commissione legislativa regionale hanno scelto di respingere la proposta di legge che il M5S aveva presentato nel luglio del 2020 (qui l’iter del disegno di legge 27/XVI).
Continua a leggere “Firme digitali per la promozione dei referendum: in Trentino-Alto Adige i Comuni dicono no e la commissione legislativa regionale respinge la proposta di legge”La politica trentina è contro i diritti politici dei cittadini
L’articolo 21 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani prevede che “ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti”. Si afferma inoltre che la volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo e che la stessa si esprime attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. Sono principi vincolanti, confermati dall’articolo 25 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, firmato dall’Italia nel 1966 ed entrato in vigore nel 1976. Purtroppo le leggi provinciali trentine su referendum, elezione del presidente e dei membri del Consiglio provinciale non sono adeguate al rispetto di tali capisaldi democratici e, a parte il M5S, i partiti non hanno alcuna intenzione di cambiare le cose.
Continua a leggere “La politica trentina è contro i diritti politici dei cittadini”Diritto a promuovere referendum nei comuni. Il Consiglio regionale dice no alla salvaguardia dei diritti nel periodo di emergenza Covid
Nella seduta del 17 maggio scorso il Consiglio regionale ha trattato il disegno di legge 37/XVI (qui la relazione della Prima Commissione) per rinviare all’autunno prossimo le elezioni comunali che si sarebbero dovute tenere nella primavera del 2021. Le elezioni riguardano i comuni trentini di Brentonico, Terragnolo e Bondone e i comuni della provincia di Bolzano Merano, Glorenza e Nalles.
Continua a leggere “Diritto a promuovere referendum nei comuni. Il Consiglio regionale dice no alla salvaguardia dei diritti nel periodo di emergenza Covid”Il Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige / Südtirol chiede a Governo e Parlamento di rimuovere gli ostacoli alla convocazione dei referendum
Il 21 aprile 2021 il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige / Südtirol ha approvato a larga maggioranza (49 favorevoli, 4 contrari e 6 astenuti) la proposta di voto n.7 con cui si chiede a Governo e Parlamento di impegnarsi ad adeguare gli strumenti per garantire l’esercizio del diritto a promuovere referendum e iniziative popolari senza irragionevoli restrizioni. L’intervento legislativo si è reso necessario per evitare il ripetersi delle violazioni all’articolo 25 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, il quale, riprendendo i principi sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, prevede che ogni cittadino abbia il diritto, e la possibilità, senza alcuna discriminazione (come recita l’Art. 2 del patto sia essa discriminazione di “razza, colore, sesso, religione, opinione politica o qualsiasi altra opinione, origine nazionale o sociale, condizione economica, nascita o qualsiasi altra condizione”) e senza restrizioni irragionevoli, di partecipare alla direzione degli affari pubblici, personalmente o attraverso rappresentanti liberamente scelti.
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