Tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 il M5S si era occupato delle vicende urbanistiche di Villa Margon. In tal senso era stata presentata una serie di atti di sindacato ispettivo presentati a livello comunale per fare luce su una questione particolarmente complessa. Di queste interrogazioni solo una ha avuto risposta (366/2018 – Strada di penetrazione e occupazione permanente in Ravina) mentre altre sono rimaste inevase. A distanza di più di un anno ho dunque ritenuto doveroso riprendere la questione a livello provinciale. Sono partito dal lavoro già svolto, ponendo i medesimi quesiti ancora senza risposta alla Giunta provinciale, sperando di sollecitarla a promuovere le verifiche di sua competenza rispetto all’iter amministrativo adottato riguardo alle procedure di rilascio delle concessioni.
Negli atti depositati si chiedeva di vigilare sul rispetto delle norme provinciali in materia di urbanistica, esigendo spiegazioni in merito ai criteri di valutazione che hanno permesso di trasformare una coltura a bosco in una “coltura a scopo edificiale”. Ciò ha consentito la sostituzione di una zona caratterizzata da alberi più o meno secolari con un fabbricato ad uso agricolo di oltre 450 mq. Inoltre, si chiedevano le motivazioni e le conseguenze per la mancata approvazione dei pareri sui cambi di destinazione urbanistica da parte del Consiglio Circoscrizionale di Ravina e del Consiglio comunale di Garniga, che avrebbero dovuto sostituirsi alle, attualmente non costituite, amministrazioni separate di uso civico di Ravina e di Garniga.
Restiamo in attesa, sperando ci siano delle ottime ragioni dietro a scelte tanto impattanti per il territorio.
Questo il dettaglio dell’interrogazione:
in data 21.12.2017 veniva depositata l’interrogazione a risposta scritta n.364 avente ad oggetto “Modalità di concessione edilizia presso Villa Margon – CC Ravina”. L’atto di sindacato ispettivo, tuttora senza risposta, aveva lo scopo di chiarire l’iter amministrativo in ordine al rilascio della Concessione Edilizia n.180277 d.d. 28.10.2014 per i lavori di “Trasformazione di coltura a scopo edificale per la realizzazione di un magazzino agricolo in p.f. 565/3 e 564/4 del C.C. di Ravina”. In particolare si chiedevano spiegazioni in ordine ai criteri di valutazione che hanno permesso il cambio di una coltura a bosco con una “coltura a scopo edificale” ovvero la sostituzione di una coltura caratterizzata da alberi più o meno secolari con la costruzione di un fabbricato di oltre 450 mq ancorché con destinazione agricola;
in data 11.01.2018 veniva depositata l’interrogazione a risposta scritta n.367 “Magazzino agricolo in Ravina”. L’atto di sindacato ispettivo, tuttora senza risposta, aveva lo scopo di chiedere spiegazioni sulle discrepanze tra gli atti di concessione e le tavole ad essi allegati con particolare riferimento al parere tecnico rilasciato il 23 ottobre 2014, nell’ambito della pratica n. 112182/2014 (Fascicolo n. 1348/2014) in ordine al provvedimento finale “trasformazione di coltura a scopo edificale per la realizzazione di un magazzino agricolo p.f. 565/3/4 nel comune catastale di Ravina”. Tra le altre cose nell’interrogazione si evidenziava come, dalla tavola nr. 9 inerente la Concessione Edilizia nr. 153088 del 2009 con la quale si autorizzava il cambio di coltura sulle pp.ff. 565/3-565/4 e 566 C.C. Ravina per una superficie finale di circa 13,7 ettari di vigneto, è facilmente verificabile che la zona dove è stato realizzato il magazzino, pur facente parte della p.f. 565/4 non è inclusa fra quella sulla quale è autorizzato il cambio di coltura poi effettuato;
in data 11.01.2018 veniva depositata l’interrogazione a risposta scritta n.368 “Strada di penetrazione in Ravina (pf gravate da uso civico)”. L’atto di sindacato ispettivo, tuttora senza risposta, procedeva con una disamina delle modalità di rilascio della concessione edilizia nr. 153088/09 del 21 dicembre 2009 con cui si autorizzavano lavori per consentire la costruzione della strada di penetrazione (Sentiero Margon) sulla pf 589 CC Ravina e sulla p.f. 565/2 C.C. Garniga, le quali sono gravate da uso civico ai sensi della legge n.1766 del 16/6/1927. Nell’atto si rilevava la mancata approvazione dei pareri da parte del Consiglio Circoscrizionale di Ravina e del Consiglio comunale di Garniga, che avrebbero dovuto sostituirsi alle, attualmente non costituite, amministrazioni separate di uso civico di Ravina e di Garniga.
Tutto ciò premesso si interrogazione il Presidente della Giunta provinciale per sapere
se sia a conoscenza dei fatti illustrati nelle premesse;
se intenda promuovere delle verifiche sull’iter amministrativo adottato in ordine alle procedure di rilascio delle concessioni edilizie menzionate nelle premesse e per vigilare sul rispetto delle norme provinciali in materia di urbanistica;
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