Avete mai provato a fare o a rinnovare il passaporto? La procedura è abbastanza costosa (42,40 euro più altri 73,50 euro per la marca da bollo) e bisogna aspettare mesi per ottenerlo. Eppure ci sarebbe una soluzione semplice semplice per ridurre i tempi: permettere a tutti gli uffici anagrafe dei Comuni di raccogliere dati e richieste, visto che ormai sono attrezzati per farlo. È una proposta che ho avanzato in un recente ordine del giorno e che è stata approvata dal Consiglio provinciale, nell’ottica di semplificare le procedure burocratiche a favore dei cittadini. Ora biosgna solo sperare che la Giunta le dia corso.
Il problema dei tempi lunghi per rilascio e rinnovo del passaporto vale un po’ per tutti, non solo per chi vuole andare a farsi le vacanze fuori dalla UE ma anche e soprattutto per chi lavora e magari ha la necessità improvvisa dio partire per un Paese straniero. Purtroppo gli sportelli abilitati sono pochi, e ciò, unito alla domanda elevata, causa il rallentamento delle procedure.
La soluzione è lapallissiana: aumentare gli sportelli e, guarda caso, abbiamo già tutto quello che serve per farlo a costo 0. Come? Tramite gli uffici anagrafe dei nostri Comuni che di recente si sono aggiornati per il rilascio delle carte di identità elettroniche, una procedura assai simile a quella necessaria per raccogliere i dati per il passaporto.
Se i Comuni potessero raccogliere i dati, invece di costringere i cittadini ad aspettare mesi per un appuntamento oppure a correre da una parte all’altra del Trentino (a spese proprie, ovviamente), le cose migliorerebbero decisamente. Ecco quindi la soluzione che ho proposto col mio ordine del giorno e che è stata approvata dal Consiglio. Adesso spetta alla Giunta dargli seguito, sperando che procedano spediti, venendo così incontro ad uno dei tanti piccoli ma fastidiosi problemi che assillano i cittadini e che con un minimo di volontà ed inventiva sarebbero facilmente risolvibili.
Segue testo integrale della Proposta di ordine del giorno n. 1/18/XVI: Semplificazione ed accelerazione delle procedure per l’emissione del passaporto
PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO n. 1/18/XVI
ddl n.18/XVI “Misure di semplificazione e potenziamento della competitività”
Con il ddl. n. 18/XVI si affronta, tra gli altri, il tema della semplificazione per le imprese, tuttavia questo tema potrebbe essere utile anche per i cittadini i quali spesso si trovano a dover portare avanti delle pratiche dispendiose, soprattutto in termini di tempo, come accade per esempio nel caso della procedura per il rilascio dei passaporti;
la legge n. 1185 del 1967 “Norme sui passaporti”, che stabilisce delle disposizioni generali in materia, all’art. 8, prevede che “L’ufficio competente, entro quindici giorni dal ricevimento della domanda, corredata dalla prescritta documentazione, rilascia il passaporto, richiede, ove necessario, il completamento della istruttoria, o rigetta l’istanza, indicando le cause che ostano al rilascio”, secondo quanto previsto dalle disposizioni generali quindi il tempo per la consegna del passaporto dovrebbe essere una quindicina di giorni, tranne nel caso in cui sia necessario un completamento dell’istruttoria, caso in cui il termine è prorogato di quindici giorni. Nonostante questo termine, pur essendo stati fatti dei passi avanti, la pratica di richiesta del passaporto presenta delle problematiche per quanto riguarda le tempistiche e anche per quanto riguarda l’aspetto logistico, data la possibilità di richiedere il passaporto solo in Questura per quanto riguarda Trento, per i Commissariati di Polizia di Stato per Rovereto e Riva del Garda e nei quattro “sportelli itineranti” che offrono in alcuni giorni del mese il servizio per i residenti nei Comuni più distanti;
gli adempimenti per ottenere il passaporto sono svariati tanto che è stato creato un tutorial, disponibile sul sito istituzionale della Polizia di Stato per poter rendere comprensibile alla cittandinanza i passaggi burocratici da superare per poter ottenere il passaporto (https://www.poliziadistato.it/articolo/10301-Il_Rilascio/);
la documentazione che è necessario presentare per ottenere il passaporto è la seguente:
- il modulo stampato della richiesta passaporto, differenziato per maggiorenni e minorenni;
- un documento di riconoscimento valido;
- 2 foto formato tessera identiche e recenti;
- la ricevuta del pagamento a mezzo c/c di € 42.50 per il passaporto ordinario, il cui versamento va effettuato esclusivamente mediante bollettino di conto corrente n. 67422808 intestato a: Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del tesoro e la cui causale deve essere “importo per il rilascio del passaporto elettronico”;
- un contrassegno amministrativo da € 73,50 (da richiedere in una rivendita di valori bollati o tabaccaio) . L’importo è cambiato dal 24 Giugno 2014 con la conversione in Legge del decreto Irpef. Va acquistato per il rilascio del passaporto ordinario, anche per quello dei minori;
a partire dal 2015 per Trento e Rovereto e dal 2016 per Riva del Garda, per richiedere un passaporto presso la Questura nel caso di Trento o presso il Commissariato nel caso di Rovereto e Riva del Garda, si doveva prenotare un appuntamento attraverso il sito www.passaportonline.poliziadistato.it oppure attraverso i Comuni della Provincia a ciò abilitati e ciò valeva per tutti i residenti della Provincia (fonte: Sito istituzionale della Questura di Trento – 01.10.2013 aggiornato il 07.01.2016);
a partire dal 25 febbraio 2019 invece, come si apprende dalle notizie di stampa locale, viene eliminata l’obbligatorietà dell’appuntamento online, dando la possibilità di presentarsi direttamente in Questura, per i residenti del Comune di Trento, o al Commissariato di P.S. per i residenti di Rovereto e Riva del Garda, tuttavia “continua a rimanere obbligatoria invece la presentazione su appuntamento per coloro che risiedono, dimorano o sono domiciliati nei rimanenti comuni della provincia, che dovranno prenotarsi tramite il servizio “agenda on line” e ancora “Per quanti risiedono nei comuni più distanti da Trento, continua l’iniziativa «sportello itinerante», attivo nelle località di Pinzolo, Moena, Tonadico e Malè, che offre la possibilità di richiedere il passaporto senza dover affrontare lunghe trasferte fino a Trento.” (Passaporti, pratiche veloci con il servizio online (ma solo a Trento, Riva e Rovereto) – L’Adige, 14.02.2019);
da successive notizie di stampa si apprende che “La nuova modalità introdotta come sperimentazione a fine febbraio sta dando risultati molto positivi, al punto che verrà confermata e, se possibile, implementata” e ancora “stiamo valutando se aumentare il personale ai quattro sportelli itineranti per i passaporti, a Pinzolo, Moena, Tonadico e Malé” queste le parole del questore Giuseppe Garramone. (Passaporti, stop alla prenotazione. Basta presentarsi in questura – L’Adige, 09.04.2019);
come si apprende dall’articolo dell’Adige del 16 aprile 2019, per quanto riguarda la prenotazione online dell’appuntamento per la richiesta del passaporto “Innanzitutto si è fortunati se si prende la linea; in secondo luogo si è ancora più fortunati se si riesce a prendere l’appuntamento entro tre o quattro mesi”. Quello delle tempistiche è un impedimento non indifferente considerato che, ad esempio i residenti delle Valli Giudicarie hanno la possibilità di recarsi una volta al mese nel Municipio di Pinzolo, che tuttavia si trova a distanze non indifferenti da paesi come Bondone, 60 km circa, o San Lorenzo in Banale, circa 40 km. In questo caso, si legge nell’articolo, sarebbe auspicabile spostare la sede in una posizione più centrale, come Tione che peraltro è già capoluogo amministrativo (I passaporti si fanno a Pinzolo – L’Adige, 16 aprile 2019);
infine come si apprende dal sito della Questura di Trento della Polizia di Stato “dal 6 maggio prossimo tutti i residenti nella provincia di Trento potranno recarsi in Questura e nei Commissariati distaccati senza procedure di prenotazione mediante agenda elettronica, deve essere rispettata la giurisdizione di ogni Questura e Commissariato” (fonte: NOVITA’ ” Passaporti, dal 6 maggio nessun obbligo di prenotazione sull’agenda elettronica per tutti i residenti nel Trentino” – sito web della Questura di Trento, sezione Fatti del giorno 11.04.2019). Viene quindi eliminato l’obbligo di prenotazione online, tutti i residenti della Provincia possono recarsi negli Uffici preposti anche senza prenotazione, aumenterà perciò il numero di coloro che si presenteranno senza appuntamento, tuttavia le richieste che potranno essere accolte giornalmente hanno un tetto massimo. Ad esempio il Commissariato di Rovereto può accogliere solo n.8 richieste giornaliere;
vi è inoltre un servizio che permette di controllare lo “stato” del proprio passaporto (Sito della Questura di Trento – sezione Rilascio passaporti, info del 18.05.2016 aggiornata al 22.05.2019);
con l’intensificarsi dei rapporti transnazionali ed intercontinentali, il possesso del passaporto si rende necessario per un numero crescente di cittadini non solo per spostamenti legati a motivi turistici, ma soprattutto per coloro che viaggiano per lavoro. In questo caso la farraginosità e la lentezza delle procedure di rilascio dei passaporti può penalizzare anche le imprese, queste infatti in ragione delle crescenti esigenze di curare le relazioni commerciali transfrontaliere e di muoversi al di fuori dei confini comunitari e degli Stati firmatari della Convenzione di Shengen (per ad esempio la partecipazione alle fiere, le visite a fornitori e clienti e attività di rappresentanza legate alle attività di import-export), non possono permettersi tempi troppo lunghi per le procedure di rilascio dei passaporti. A tale riguardo, si sottolinea come talvolta capiti che sia indispensabile avere due passaporti per potersi muovere con facilità da un Paese all’altro. Il caso classico è quando un agente di commercio ha bisogno del passaporto per recarsi in un Paese localizzato fuori dall’area di Shengen ma al contempo deve pianificare un viaggio in una Paese, il cui ingresso necessita di un visto preventivo sul passaporto che deve essere ottenuto proprio nel periodo in cui si trova nel Paese di prima destinazione;
quella che emerge è quindi una duplice problematica, da un lato i tempi troppo lunghi per gli appuntamenti e per l’emissione dei documenti, nell’ordine di settimane e talvolta di mesi, e dall’altro la carenza del servizio per i cittadini residenti nei Comuni più distanti dagli Uffici adibiti alla procedura del passaporto. Si ritiene pertanto auspicabile un rafforzamento del servizio per il rilascio dei passaporti che vada maggiormente incontro alle esigenze dei cittadini e delle imprese sia in termini di efficienza del servizio sia in termini di capillarità sul territorio;
riguardo alle considerazioni enucleate nel precedente paragrafo si segnala come sia oramai ordinaria amministrazione per i Comuni italiani la procedura di rilascio della carta d’identità elettronica. I comuni sono in possesso degli strumenti tecnologici e del know how per l’identificazione del cittadino, per la raccolta dei dati necessari all’emissione della carta d’identità, per l’acquisizione delle impronte digitali e della fotografia del viso e per l’incasso del pagamento per il servizio di emissione. Tutte procedure utilizzabili anche per l’emissione del passaporto. In considerazione di ciò, sarebbe auspicabile l’espletamento della procedura di richiesta del passaporto direttamente presso gli uffici comunali, i quali, hanno ormai a disposizione competenze e strumentazioni adeguate per l’espletamento della procedura, lasciando così agli uffici del Ministero dell’Interno solo le funzioni di accertamento del profilo del cittadino richiedente e di emissione e di invio del passaporto (https://www.cartaidentita.interno.gov.it/presentazione-della-richiesta/) di conseguenza evitando un serie di passaggi burocratici e inefficienze a carico del cittadino e delle imprese;
Tutto ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta a
valutare interventi con la Questura di Trento e il Ministero dell’Interno per favorire il decentramento presso gli uffici comunali delle procedure di richiesta del passaporto compresa la raccolta dei dati, delle impronte digitali, delle fotografie e dei pagamenti per il servizio di emissione;
intraprendere iniziative con la Questura per sottoscrivere un protocollo d’intesa per avviare forme di collaborazione per semplificare e rendere rapido ed efficiente l’istruttoria per l’emissione del passaporto;
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