Ieri pomeriggio assieme ad altri consiglieri ho incontrato i lavoratori del trasporto pubblico iscritti alla sigla Usb i quali ci hanno sottoposto i tanti problemi legati al loro lavoro. Si va dai tanti servizi che Trentino Trasporti intende dare in gestione ai privati (skibus, scuola bus, parcheggi, pulizie) che potrebbero invece essere utilizzati per occupare il personale ancora attivo ma non più in grado di guidare, alle richieste di potenziare la linea Trento-Malé, ma anche la richiesta di sistemare il magazzino di Cavalese (dal quale i bus escono solo in retro), allestire un sistema di videosorveglianza nei posteggi delle corriere in modo da verificare la responsabilità di eventuali incidenti, veder riconosciuto agli autisti il ruolo di agente unico di riscossione come stabilito da già 2 sentenze, la stabilizzazione del centinaio di precari che consentono a Trentino Trasporti di essere operativo e molto altro ancora.
Ritengo che i lavoratori abbiano molte ragioni dalla loro parte. In considerazione della vastità dei temi e della puntualità delle segnalazioni che sono state fornite ho suggerito e dato indicazioni affinché chiedano di essere ricevuti in audizione dall’osservatorio sulla mobilità sostenibile (art. 10 della LP 6/2017 avente ad oggetto Pianificazione e gestione degli interventi in materia di mobilità sostenibile). Va sottolineato che l’osservatorio è stato creato a seguito dell’approvazione di un disegno di legge di iniziativa popolare promosso da un comitato di cittadini di cui ho anch’io fatto orgogliosamente parte e rispetto al quale, in qualità di membro dell’associazione Più Democrazia in Trentino, fui ascoltato in audizione per gli aspetti relativi alla partecipazione popolare sia per quanto riguarda gli indirizzi che i controlli sull’attuazione della legge (qui i dettagli dei contenuti dell’audizione).
Il compito dell’osservatorio è essenziale per assicurare il miglioramento della qualità del servizio pubblico declinato in tutte le componenti della sostenibilità: economica, ambientale e sociale. Ovviamente i rapporti di lavoro e la qualità del contesto occupazionale ne sono elementi fondamentali che vanno adeguatamente salvaguardati. Personalmente sono felice di sapere che un istituto come l’Osservatorio possa essere attivato per discutere su come trovare soluzioni a problemi ed esigenze segnalate non solo dai cittadini ma anche da coloro che questo servizio lo offrono con impegno e serietà e che proprio per questo devono ottenere risposte concrete.
L’attenzione del M5S per la tutela dei lavoratori e per il sostegno alla mobilità sostenibile è e resta massima, certo resta sconsolante constatare come in Italia (e anche in Trentino) da un lato manchino cifre anche contenute non solo per stabilizzare i lavoratori ma persino per mettere a norma i servizi igenici delle strutture dove essi operano e dall’altro si chieda con insistenza lo sperpero di masse enormi di denaro per realizzare opere inutili per non dire dannose, ad esempio il Tav Torino-Lione o il collegamento della A31 col Trentino.
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Interrogazione 717/XVI del 12 agosto 2019 “Diffusione della conoscenza sul ruolo svolto dall’Osservatorio sulla mobilità sostenibile” (RISPOSTA IN AULA DEL 22 GIUGNO 2021)

2 Replies to “Sostegno ai lavoratori del trasporto pubblico: vogliamo buttare miliardi per opere inutili e diciamo di non avere quello che serve a stabilizzare chi lavora!”