Garibaldi in Val di Ledro. Il Consiglio provinciale approva ordine del giorno per la valorizzazione storico/turistico/culturale dei luoghi delle battaglie della Terza Guerra di Indipendenza

Oggi il Consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno del M5S col quale si impegna la giunta provinciale a promuovere turisticamente i luoghi delle battaglie della Terza Guerra d’Indipendenza e in particolare la piana di Santa Lucia in val di Ledro, dove si svolse la famosa battaglia di Bezzecca fra le truppe dell’impero austroungarico e quelle garibaldine. L’idea è di sviluppare eventi ed iniziative che coinvolgano enti ed Istituzioni come il Muse, il Ministero della Difesa e la Fondazione Garibaldi per commemorare e approfondire le vicende e i fatti d’arme che si svolsero tra la valle del Chiese e la val di Ledro nel contesto della Terza Guerra d’Indipendenza.

Il 21 luglio 1866 Bezzecca fu teatro di uno degli eventi bellici più significativi del Risorgimento. Nella piana di Santa Lucia si scontrarono le truppe austroungariche e le giubbe rosse di Garibaldi che prevalsero dopo un aspro combattimento. Sebbene ottenuta a caro prezzo sarebbe stata questa la vittoria più importante messa a segno dalle truppe italiane nel contesto altrimenti fallimentare della Terza Guerra d’Indipendenza. Per questo motivo il nome Bezzecca ancora oggi ritorna nelle strade e nei monumenti di tantissime città del nostro Paese, non da ultimo perché fu proprio dalla piccola frazione ledrense che Garibaldi inviò il celebre telegramma dell’“Obbedisco!”.

Eventi che hanno segnato la storia d’Italia e della Val di Ledro e che meritano di essere valorizzati anche in un’ottica di turismo storico e culturale, un settore che negli ultimi anni ha dimostrato di avere un grande potenziale. Il tutto tenendo anche presente la necessità di potenziare l’offerta turistica verso la clientela nazionale a causa delle problematiche generate a livello internazionale dalla perdurante crisi pandemica.

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Testo integrale della proposta di ordine del giorno 4/53/XVI collegata al disegno di legge n. 53/XVI di iniziativa giuntale “Disciplina della promozione territoriale e del marketing turistico in Trentino” e approvata dal Consiglio provinciale il 6 agosto 2020 :

“Promozione turistica nella piana di Bezzecca e nei luoghi trentini delle battaglie garibaldine in occasione delle celebrazioni dei 220 dalla nascita di Garibaldi”

La piana di Bezzecca si estende fra l’omonima frazione del Comune di Ledro e quella di Pieve di Ledro. Si tratta di una zona di pregio storico, paesaggistico e religioso (vi ha sede la chiesetta di Santa Lucia in pratis, risalente al XIV secolo e come tale l’edificio di culto più antico presente in Val di Ledro);

in data 4 luglio 1807 nasceva a Nizza Giuseppe Maria Garibaldi, che fu marinaio, mercante, generale, attivista e uomo politico di idee repubblicane e più in generale figura storica decisiva nel contesto dell’unificazione nazionale italiana e della lotta per la libertà dei popoli;

per quanto riguarda il valore storico della piana di piana di Santa Lucia a Bezzecca, di seguito si riassumono brevemente gli eventi che hanno portato questa parte del territorio trentino a rivestire una parte importante nella storia d’Italia: il 20 giugno 1866 l’allora Regno d’Italia dichiarava guerra all’Impero Austriaco dando inizio alle operazioni militari che sarebbero nel complesso passate alla storia sotto il nome di Terza Guerra d’Indipendenza italiana. Anche il territorio trentino divenne da subito teatro delle operazioni belliche. Da un lato le truppe austriache sotto il comando del generale Von Kuhn pianificarono e misero in atto azioni volte all’accerchiamento della Rocca d’Anfo (fortezza di origine veneziana sita in sponda orografica destra del lago d’Idro e ancor oggi struttura di grande rilievo storico e culturale), dall’altro le truppe garibaldine sfondarono il confine di Ponte Caffaro (il 25 giugno 1866, a seguito dell’omonima battaglia). Il teatro di battaglia si fece quindi più acceso nella vicina Val Vestino, all’epoca parte del Tirolo, ma la vera e propria entrata dei garibaldini in Trentino si ebbe solo dopo il 3 luglio, quando le giubbe rosse riuscirono a sconfiggere gli austriaci nella battaglia di Monte Suello. In breve tempo vennero occupate Lodrone, Darzo, Storo, Condino e Cimego in Valle del Chiese. In questo periodo Garibaldi soggiornò in molti paesi della valle come fedelmente riportato dagli scritti del poeta-contadino Giovanni Rinaldi Gnesat. Il 16 luglio aveva luogo la battaglia di Condino che vide le truppe austriache respinte e rese chiara la necessità da parte dei garibaldini di espugnare il forte d’Ampola che venne messo sotto assedio a partire dalla notte del 16 luglio per cadere 3 giorni dopo. Nel frattempo, il 18 luglio, aveva avuto luogo la battaglia di Pieve di Ledro con la quale i garibaldini riuscirono a prendere il controllo di gran parte della Val di Ledro. Il contrattacco austriaco si ebbe a partire dalle prime luci del 21 luglio con quella che sarebbe poi stata nominata la “Battaglia di Bezzecca”. La giornata parve dapprima arridere agli austriaci che presero d’assalto l’abitato di Bezzecca conquistandolo e facendo un ingente numero di prigionieri, venendo infine respinti solo dopo mezzogiorno grazie ad un assalto all’arma bianca guidato dai comandanti delle giubbe rosse. Il buon esito del contrattacco indusse gli austriaci a ritirarsi su Riva del Garda cedendo il controllo della Val di Ledro, pur avendo subito perdite di gran lunga inferiori a quelle nemiche. Garibaldi rimase a Bezzecca fino al 9 agosto e fu proprio da Bezzecca che egli inviò il celebre telegramma dell’Obbedisco, col quale si adeguava agli ordini di ritirata impartiti dal Generale La Marmora;

negli ultimi anni il luogo della battaglia, noto come piana di Santa Lucia, è stato oggetto di una vicenda che si riassume di seguito per sommi capi. Fra l’anno 2016 e il 2017 perveniva al Comune di Ledro la richiesta di poter edificare una stalla per caprini con annesso fienile. In data 20 aprile 2017, le cittadine ledrensi Pia Oradini e Orietta Amadori scrivevano una lettera al sindaco di Ledro Renato Girardi esortandolo a tutelare la piana di Santa Lucia rispetto alla costruzione della succitata stalla. In data 30 agosto 2017 la signora Anita Garibaldi scriveva al sindaco Girardi per proporre un’alternativa all’edificazione della stalla che valorizzasse la piana. In data 8 settembre 2017 veniva lanciata una petizione popolare per la tutela della Chiesa di Santa Lucia in pratis e del Parco don Renzo. La petizione restava priva di risposta. In data 13 settembre, l’allora consigliere provinciale Maurizio Fugatti presentava al Consiglio provinciale di Trento l’interrogazione 5043/XV per chiedere di individuare un sito differente dalla piana di Santa Lucia per realizzarvi la stalla per caprini. Il 12 ottobre 2017 l’allora deputato Riccardo Fraccaro presentava linterrogazione parlamentare 4/18144-Leg17 per chiedere tutela per la Piana di Santa Lucia. Il 18 ottobre 2017, il signor Lorenzo Leoni, in veste di rappresentante del comitato promotore, presentava n.3 quesiti referendari per la salvaguardia della Piana di Santa Lucia, luogo dove si svolse la Battaglia di Bezzecca che poi successivamente sarebbe stati giudicati inammissibili dal Comitato dei Garanti del Comune di Ledro. In data 31 ottobre 2017 il Consiglio comunale di Ledro con delibera n.38 del 31.10.2017 autorizzava i lavori di “Realizzazione di una stalla per caprini e fienile di pertinenza sulle pp.ff. 798/1, 798/2, 799 C.C. Bezzecca”, in deroga alla legge urbanistica provinciale;

al di là dell’esito finale della vicenda le diverse posizioni espresse nel ricco e avvincente dibattito pubblico hanno messo in risalto il valore simbolico della piana di Santa Lucia per i suoi aspetti storici e paesaggistici e delle opportunità di valorizzazione dell’area a fini turistici;

la costruzione della stalla di caprini non necessariamente contrasta con la valorizzazione dell’area sotto il profilo dell’attrattività culturale. L’isola di Caprera ad esempio ospita la casa/fattoria in cui Garibaldi visse i propri ultimi giorni assieme alla sua tomba e al complesso museale a lui dedicato. In tal senso il binomio fra storia ed agricoltura nei luoghi della battaglia di Bezzecca potrebbe essere rafforzato sviluppando una sinergia positiva fra questi ambiti tramite la messa in campo di progetti e iniziative capaci di valorizzarli entrambi, in un’ottica culturale e turistica;

come dimostra ad esempio il successo in termini di presenze di musei come quello che commemora le battaglie di San Martino e Solferino,  il turismo culturale permette di coniugare in maniera fattiva e intelligente lo studio e l’approfondimento storico con lo sviluppo economico. Questo sarebbe particolarmente vero per un’area come la piana di Santa Lucia, caratterizzata da spazi all’aria aperta, ideali per svolgere queste attività anche in presenza del perdurante rischio pandemico;

il potenziale di crescita insito nel binomio storia-turismo è stato inoltre messo in evidenza dal progetto di sviluppo territoriale ledrense promosso dalla Cassa Rurale di Ledro ed elaborato dal ricercatore Leonardo Benuzzi LedroVentiTrenta (Federazione della Cooperazione, 30 settembre 2019), il quale è stato presentato alla cittadinanza nell’ottobre 2019 (La forza del turismo storico per lo sviluppo della valleTrentino, 1 ottobre 2019). Il legame tra cultura e turismo è stato inserito anche fra gli obiettivi della Nota di Aggiornamento al DEFP 2020-2022 ed in particolare l’obiettivo di rafforzare la sinergia fra agricoltura, ambiente, turismo e cultura e l’integrazione con il settore turistico, per una promozione complessiva e di qualità del territorio e dei suoi prodotti;

a Bezzecca la zona monumentale del colle di Santo Stefano ed il piccolo museo garibaldino  allestito al centro del paese, sono gestiti dal comune di Ledro (ex comune di Bezzecca). I fondi per la manutenzione e per la valorizzazione di tali siti risultano solo in piccola quota in capo al Comune. Essi infatti provengono per la maggior parte dalla Fondazione Museo storico di Trento e direttamente dal Ministero della Difesa. Risulta inoltre in essere anche una collaborazione per iniziative puntuali e di manutenzione ordinaria con il museo di Molina, costola del Muse di Trento. A oggi non risultano piani di valorizzazione per la piana di Santa Lucia ma si è riscontrata la disponibilità da parte della Fondazione Garibaldi a collaborare allo sviluppo di iniziative ed eventi relativi alla piana di Santa Lucia da inserire nel più ampio contesto storico risorgimentale, anche vagliando la possibilità di procedere con interventi di natura monumentale e commemorativa rispetto al conclamato valore storico/culturale di questi luoghi; 

tutto ciò premesso il Consiglio provinciale impegna la Giunta

a promuovere turisticamente la piana di Bezzecca e i luoghi delle battaglie garibaldine sul territorio trentino nella prospettiva delle celebrazioni dei 220 anni dalla nascita di Giuseppe Garibaldi, coinvolgendo enti locali e musei pubblici provinciali, Ministero della Difesa e soggetti privati interessati (es. Fondazione Garibaldi) e valorizzando eventi ed iniziative culturali che commemorino e approfondiscano la conoscenza sull’attività delle truppe garibaldine nel contesto storico della Terza Guerra d’Indipendenza (1866);

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Intervista di Riccardo Fraccaro ad Anita Garibaldi – 3 marzo 2018

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