Approvando una proposta di risoluzione avanzata dal M5S, il Consiglio provinciale di Trento ha rafforzato l’impegno della giunta a valutare l’introduzione del reddito energetico nella nostra Provincia.
La povertà energetica, ovvero la difficoltà (o l’impossibilità) da parte delle persone e delle famiglie meno abbienti di acquisire servizi energetici con conseguenze negative sul loro benessere, è un problema emergente che va di pari passo con l’inasprirsi delle condizioni economiche di buona parte della popolazione italiana. È importante notare come la povertà energetica non riguardi una minoranza di individui ma la gran parte di essi e come ciò abbia per conseguenza una potenziale minaccia per la nostra società nel suo insieme (se tantissime persone sono costrette ad utilizzare energie scadenti e inquinanti questo impatta negativamente sul benessere generale della popolazione).
Anche il Trentino, purtroppo, registra questo fenomeno. Per farvi fronte servono politiche attive come il reddito energetico realizzato nella Regione Puglia, che sostiene le famiglie che non possono permettersi di adeguare gli impianti della loro abitazione o anche solo di installarvi un impianto fotovoltaico. Si tratta di buone pratiche che la Puglia ha messo in campo a partire dalla scorsa legislatura su sollecitazione dell’ex consigliere regionale del M5S Antonio Trevisi, un esperto sui temi delle tecnologie energetiche e che possono facilmente essere riprodotte anche in Trentino.
Ecco quindi spiegate le ragioni alla base della nostra proposta di risoluzione. Siamo soddisfatti che sia stata fatta propria dal Consiglio. Ora starà alla giunta tradurre in pratica l’input, cosa che non dovrebbe essere affatto complessa, considerato come la strada sia già bella e tracciata.
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Segue video di presentazione e testo integrale della proposta di risoluzione n. 93/34/XVI collegata alla Comunicazione della Giunta n. 34/XVI “Documento preliminare del piano energetico-ambientale provinciale”. Approvata all’unanimità il 25 maggio 2025 con emendamento concordato con la Giunta (immagine a piè di pagina):
Risoluzione 72
Introdurre il reddito energetico provinciale secondo il modello adottato dalla Regione Puglia col regolamento attuativo della L.R. 9 agosto 2019 n. 42
L’ordine del giorno 252/XVI del 7 ottobre 2020 “Istituire il “reddito energetico” provinciale e finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici sulle abitazioni private, partendo dai nuclei familiari con bassi redditi” impegnava la Giunta a valutare l’istituzione di un meccanismo volto all’estensiva installazione di impianti fotovoltaici, abbinati alle tecnologie di accumulo, e, contemporaneamente al contrasto alla povertà energetica, compreso il cosiddetto “reddito energetico”, con finalità di valenza pubblica orientato esclusivamente alle famiglie con redditi più bassi;
in data 26 aprile 2021, la Giunta Regionale della Puglia con provvedimento n. 651, ha approvato lo schema di regolamento attuativo della legge regionale 9 agosto 2019 n. 42 “Istituzione del Reddito energetico regionale”. Il regolamento disciplina le modalità di funzionamento e di accesso al reddito energetico regionale in coerenza con la normativa nazionale e comunitaria volta ad incrementare l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili e a diffondere l’autoconsumo e modelli di produzione dell’energia distribuiti e nel rispetto delle disposizioni in materia definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e dal Gestore Servizi energetici (GSE) (art. 1, c. 2);
il Consiglio impegna la Giunta provinciale a
valutare l’introduzione del reddito energetico provinciale secondo il modello disciplinato nel regolamento attuativo della legge regionale pugliese 9 agosto 2019 n. 42 “Istituzione del Reddito energetico regionale”.
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A seguire il testo come emendato in sede di approvazione:

Anche se non si interviene ad abbassare subito i costi, troppo elevati, delle auto elettriche si rischia il crollo energetico, e il crollo selle auto ecologiche, il presidente della Toyota mi pare sia stato inequivocabile.
https://www.corriere.it/economia/consumi/20_dicembre_18/toyota-presidente-spara-zero-sull-elettrico-auto-troppe-care-molto-inquinanti-politici-sanno-e8a6f2fa-411d-11eb-b7e3-563a33cae2bc.shtml