Lo stallo sulla vicepresidenza del Consiglio provinciale è ormai intollerabile. L’ex vicepresidente Olivi si era dimesso agli inizi dell’ottobre 2020. A 11 mesi abbondanti di distanza tutto rimane immobile. La politica provinciale è ferma ad aspettare la mossa dell’avversario, intanto il tempo passa e c’è il rischio concreto di tirare avanti così fino al termine della consiliatura. Sarebbe una farsa che i trentini non meritano.
Per questo, pur sapendo benissimo che non c’era consenso su di essa, nel corso della seduta di Consiglio del 7 settembre scorso ho deciso di presentare la mia candidatura alla vicepresidenza. Ciò ha portato a una votazione, andata a vuoto per mancanza del numero legale.
Come avevo anticipato ai colleghi consiglieri, nel caso fossi stato eletto c’era la mia piena disponibilità a dimettermi, se questo fosse servito a far cadere l’intero ufficio di presidenza. Ha operato malissimo, prendendo decisioni assai controverse come ad esempio quella di far pagare ai contribuenti le spese legali del presidente Kaswalder per il licenziamento illegittimo di un suo collaboratore, e non merita di restare insediato fino al termine della consiliatura.
Purtroppo anche oggi il Consiglio ha deciso di non decidere, tuttavia d’ora in poi non sarà più possibile far finta di nulla facendo passare tutto sotto silenzio. La questione tornerà di attualità al prossimo Consiglio e noi la riproporremo. La mia speranza è che in questo modo le acque si smuovano e le forze politiche siano costrette a superare un’impasse che sta ormai tracimando nella farsa.
P.S.
Incidentalmente la seduta del 7 settembre del Consiglio provinciale è stato oscurato. La ragione è un’interpretazione assai opinabile della par condicio (c’è il referendum sul biologico che però non si discuteva in Consiglio e comunque, anche si fosse discusso, a tutti i consiglieri sarebbe stato garantito il tempo per poter dire la loro…), purtroppo se ha l’occasione la politica trentina non si fa sfuggire nessuna opportunità per eliminare ogni spazio di trasparenza.
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Segue il servizio televisivo che il TG3 regionale ha dedicato alla vicenda nella propria edizione serale del 07 settembre 2021
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“L’ex vicepresidente Olivi si era dimesso agli inizi dell’ottobre 2020. A 11 mesi abbondanti di distanza tutto rimane immobile. La politica provinciale è ferma ad aspettare la mossa dell’avversario, intanto il tempo passa e c’è il rischio concreto di tirare avanti così fino al termine della consiliatura. Sarebbe una farsa che i trentini non meritano.”
Dammi retta Alex, l’unica è invitare per un giorno, in Aula Consiliare, la
Xylella, un batterio mirato ad personam contro l’immobilismo della ex vicepresidenza, un batterio che riscatterebbe i trentini