Nel 2019 vennero organizzati due eventi sul territorio trentino che si caratterizzarono per la partecipazione di Vittorio Sgarbi: la mostra Cavallini-Sgarbi a Castel Caldes in Val di Sole e “Sguardi incantati” a Forte Corno in Valle Del Chiese. Rispetto ai ricavi e ai costi sostenuti per lo svolgimento dei due eventi la Giunta provinciale di Trento presieduta da Maurizio Fugatti non ha mai fornito una risposta completa e definitiva. Nessuna risposta è mai stata fornita nemmeno da parte degli enti locali coinvolti e degli enti funzionali della Provincia.
Sarebbe stato corretto consentire ai cittadini di conoscere la quantità di denaro pubblico destinato (direttamente o indirettamente) al presidente del Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Vittorio Sgarbi per coprire eventuali cachet, consulenze o rimborsi spese per la sua attività di critico d’arte in Trentino. Ma così non è stato.
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Sulla mostra della collezione Cavallini-Sgarbi il 25 marzo 2020 presentavo l’interrogazione a risposta scritta 1270/XVI “Organizzazione di una mostra a castel Caldes”. Nell’interrogazione riscostruivo la vicenda attingendo ad informazioni contenute in precedenti atti di sindacato ispettivo, in articoli di stampa e in documenti di programmazione ufficiali per chiedere al presidente della Provincia Fugatti: 1) se intendesse divulgare i dati relativi al fatturato della mostra “Da Niccolò dell’Arca a Francesco Hayez” specificando la tipologia e il periodo di emissione dei biglietti di ingresso; 2) quali fossero i dati relativi alle spese dirette (utenze, custodia, opere collaterali di allestimento, etc.) e all’imputazione delle spese generali e/o indirette (personale, marketing, stampa di materiale informativo, iniziative didattico-divulgative, pubblicità, etc.) sostenute dal Museo del Castello del Buonconsiglio per consentire l’inaugurazione e lo svolgimento dell’esposizione; 3) quali fossero l’ammontare e la descrizione dei singoli interventi adottati da Trentino Marketing Spa per promuovere e sostenere l’afflusso di visitatori all’esposizione della collezione della Fondazione Cavallini Sgarbi.
Al termina della legislatura l’interrogazione rimaneva SENZA RISPOSTA!
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Nell’interrogazione a risposta scritta 1676/XVI “Dichiarazioni del presidente del Mart nel corso dell’evento “Sguardi incantati”“ del 10 luglio 2020 chiedevo di conoscere l’importo delle risorse pubbliche erogate per organizzare l’evento organizzato dal Consorzio Turistico Valle del Chiese. Chiedevo inoltre di sapere come la Giunta intendesse comportarsi di fronte alle parole potenzialmente diffamatorie pronunciate dall’allora parlamentare e presidente del Mart Sgarbi durante l’evento nei confronti dei componenti del CSM, della sindaca di Roma Raggi e del Ministro degli Esteri Di Maio.
L’allegato all’interrogazione in cui riportavo la trascrizione letterale delle parole di Sgarbi NON VENIVA PUBBLICATO nella scheda dell’atto sul sito del Consiglio provinciale. A fronte della mia richiesta di motivare la mancata pubblicazione della trascrizione il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder si spiegava così: “La mancata pubblicazione dipende dal fatto che nell’allegato sono riportate – seppur pronunciate da e ricondotte a persone estranee al Consiglio – espressioni sconvenienti e lesive del prestigio delle istituzioni; problemi che invece non sorgono con riguardo al testo dell’interrogazione propriamente detta. In altri termini, l’omessa pubblicazione dell’allegato (in considerazione della sua netta separazione formale dal testo principale) ha consentito di non estendere all’intera interrogazione un eventuale sindacato ai sensi dell’art. 163 del regolamento interno, consentendo a questa Presidenza di equilibrare il rispetto delle ragioni che stanno dietro alle disposizioni del regolamento interno sugli atti ispettivi, la loro ammissibilità e la loro pubblicabilità con l’esigenza di limitare il meno possibile il consigliere nell’espressione dei suoi diritti politici”.
Successivamente, l’assessore alla cultura Mirko Bisesti rispondeva all’interrogazione sull’evento di Forte Corno affermando che la Provincia non aveva erogato finanziamenti per favorirne l’organizzazione. Specificava, inoltre, che il Comune di Valdaone aveva provveduto ad erogare un contributo straordinario di 4.000 euro per finanziare l’iniziativa. Non veniva tuttavia specificata la spesa complessiva sostenuta dal Consorzio Turistico Valle del Chiese di Pieve di Bono e nemmeno l’importo erogato per garantire la presenza di Vittorio Sgarbi (1).
Con riferimento alla trascrizione dell’intervento di Sgarbi censurata dal Presidente del Consiglio provinciale Kaswalder poiché conteneva espressioni ritenute “sconvenienti e lesive del prestigio delle istituzioni“, il 20 novembre 2020 presentavo un esposto alla Procura della Repubblica di Trento per chiedere di valutare eventuali responsabilità penali del presidente del Mart.
Il 4 febbraio 2021 la PM Patrizia Foiera proponeva di archiviare l’esposto. Nel provvedimento di archiviazione la PM inquadrava la vicenda nell’ambito di un evento legato al mondo dell’arte nel quale Vittorio Sgarbi si inseriva a pieno titolo quale critico d’arte e presidente del Mart. Nel motivare il provvedimento la PM riteneva che le esternazioni assumessero un significato di disapprovazione, se si vuole aspra, nei confronti della politica nazionale/locale senza tuttavia considerarle così forti da integrare una condotta moralmente disonorevole. Le esternazioni, sempre secondo la PM, non avevano né accostamenti volgari o ripugnanti né il pericolo di una deformazione dell’immagine pubblica delle persone e/o della politica e/o delle istituzioni in modo da suscitarne disprezzo e dileggio, uniche situazioni idonee a integrare l’illecito della diffamazione.
NOTE
- da fonti ufficiose l’evento sarebbe costato complessivamente 12.000 euro di cui poco meno di 5.000 euro a Sgarbi e circa 1.000 per il soggiorno e l’accoglienza dello stesso ↩︎
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Aggiornamenti su ipotesi di incompatibilità della carica di presidente del Mart e del MAG con la carica di Sottosegretario
Nell’autunno del 2022 Vittorio Sgarbi veniva nominato Sottosegretario di Stato alla Cultura. In seguito alla sua nomina, il 25 novembre 2022, presentavo l’interrogazione a risposta scritta 4161/XVI “Incompatibilità tra la carica di sottosegretario di Stato e la nomina alla Presidenza del Mart”. Al termine della legislatura l’interrogazione rimaneva SENZA RISPOSTA.
Il 4 maggio 2023 presentavo il question time “Verifiche svolte sulla incompatibilità tra il ruolo del presidente del MART e quello di sottosegretario di governo”. Per nulla soddisfacente la risposta: secondo la Giunta non sussistevano ipotesi di violazione del decreto legislativo 23/2013. Replicavo affermando che ci trovavamo di fronte a un accumulo consistente e continuo di cariche pubbliche rispetto al quale la Giunta faceva finta di non sentire.
Il 3 luglio 2023 ANAC, con una nota a firma del presidente dell’avv. Giuseppe Busia, rispondeva alla mia richiesta di parere collegata all’interrogazione 4161/XVI escludendo ogni ipotesi di incompatibilità. Il riferimento normativo per legittimare la nomina da parte di ANAC non considerava il decreto legislativo 39/2013 bensì la legge Sturzo del 1953.
Nell’ottobre 2023 il Fatto Quotidiano ha aperto il caso mediatico sul conflitto di interesse dei componenti del Governo ed in particolare su Sgarbi obbligando il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano a richiedere l’intervento dell’AGCM. Il 31 ottobre 2023 l’AGCM avviava l’istruttoria nei confronti del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi.

