L’inceneritore a Trento è una scelta contraria agli impegni europei e alla salvaguardia della salute

Come ampiamente previsto, la maggioranza provinciale ha dato il via libera all’inceneritore di Trento. Si tratta di una scelta sbagliata irresponsabile e perniciosa, quindi perfettamente in linea con le decisioni della giunta Fugatti.

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La commissione antimafia conferma l’estensione dell’attività criminale in Trentino-Alto Adige

È uscita da poco la bozza della nuova relazione sull’attività della commissione parlamentare antimafia. A testimonianza del fatto che non esistono luoghi immuni dall’opera delle organizzazioni criminali, ben 21 pagine (da pagina 258 a pagina 279) sono dedicate alla situazione del Trentino-Alto Adige.

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Bypass ferroviario di Trento. Il M5S presenta 2 interrogazioni sull’iter della cantierizzazione

Sabato 11 febbraio a Trento si è tenuta un’assemblea molto partecipata che ha visto protagonisti gli abitanti di Trento. Ho fatto la mia parte per organizzarla e vi ho preso parte volentieri, trovando di fronte a me una rappresentanza di cittadini uniti dal forte senso civico e dalla voglia di mettersi in gioco per migliorare l’ambiente e i luoghi in cui vivono.

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Legge provinciale di stabilità 2023: la relazione di minoranza e il pacchetto di emendamenti del M5S

Partendo da una disamina preliminare sulle dinamiche politiche e di gestione del potere in considerazione delle crisi economica, demografica, energetica, ambientale e climatica e sul lento ma inesorabile sfaldamento del modello democratico basato sulla fiducia e sulla coesione sociale, la relazione ripercorre alcuni dei passaggi del confronto avvenuto in commissione con il presidente Fugatti e con gli assessori provinciali. Anche in questa occasione il M5S è stata l’unica forza politica ad elaborare un’analisi scritta da lasciare agli atti per provare ad esprimere una visione strategica su come rilanciare l’azione politica per assicurare progresso e sviluppo sociale nel rispetto dei principi della sostenibilità, fornendo contestualmente il punto di vista dell’opposizione rispetto alle scelte economiche portate avanti dalla destra.

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Invece di chiedere trattamenti di favore alla stampa l’amministrazione comunale di Trento risponda nel merito alle critiche dei comitati

Sulla stampa odierna sono riportate le rimostranze espresse dal sindaco di Trento e dal suo assessore alla mobilità in merito alle criticità sollevate da alcuni comitati che contestano le modalità con le quali sta venendo portato avanti il bypass ferroviario della città. In pratica gli amministratori di Trento derubricano ogni critica a generiche forme di “terrorismo”. Nel merito però forniscono risposte di massima che non risultano particolarmente rassicuranti, specie per quanto riguarda la bonifica dei terreni inquinati per la quale RFI valuta uno stanziamento di circa 8 milioni di euro, si suppone solo per il tratto toccato dalle nuove opere, mentre i comitati parlano della necessità di un intervento complessivo che costerebbe attorno ai 350 milioni. Data l’annosa problematica dei terreni inquinati a Trento, stupisce che l’amministrazione comunale non abbia la benché minima intenzione di sostenere o richiedere un ampliamento delle bonifiche, anche come eventuale intervento di compensazione. 

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Funivia del Bondone: bene i fondi ma molto male il mancato coinvolgimento dei cittadini!

In questi anni il M5S ha sostenuto l’avvio di un iter partecipato per verificare la fattibilità e le alternative progettuali della funivia Trento-Bondone, operando dal governo del Paese affinché lo Stato potesse valutare il finanziamento di quest’opera in linea con logiche e intendimenti di sviluppo socio/economico, da conseguirsi favorendo anche la riduzione delle emissioni di gas climalteranti. I fondi messi a disposizione in questi giorni non sono che la conseguenza di tale impegno. Se da un lato ci riteniamo soddisfatti per il buon esito delle procedure di assegnazione delle risorse statali al Trentino, dall’altro non possiamo non sottolineare come Comune di Trento e Provincia si siano sistematicamente rifiutati di coinvolgere i cittadini nell’iter dell’opera, rendendo evidente la volontà di calarla dall’alto, senza alcun vero confronto con la cittadinanza, cosa per altro già avvenuta con la circonvallazione ferroviaria di Trento.

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Cementificazione a Spini di Gardolo. Risposta al sindaco Franco Ianeselli sul consumo dei terreni agricoli

È con grande delusione che apprendiamo della presa di posizione del sindaco di Trento in merito alla futura cementificazione di 53 mila metri quadri di vigneti in zona Spini di Gardolo. Secondo il primo cittadino del capoluogo provinciale, a causa delle improvvide decisioni della giunta, l’eliminazione dei terreni coltivati sarebbe in pratica già cosa fatta e bisognerebbe limitarsi a prenderne atto, guardando al “lato positivo” della ventina di posti di lavoro promessi (Dove? In che modo? Con quali vincoli?) dalle ditte che intendono realizzare la mega espansione edilizia, con, si presume, un enorme aumento a loro favore del valore dei suddetti terreni.

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Spini di Gardolo. Il M5S presenta interrogazione sulla cementificazione di 53 mila metri quadri di vigneti

Il 6 giugno scorso il M5S trentino ha presentato un’interrogazione al Consiglio provinciale tramite la quale si chiede conto dell’imminente cementificazione di circa 53 mila metri quadri di vigneti a Spini di Gardolo permessa dalla giunta provinciale, chiedendo che almeno vengano previsti recuperi compensativi di territorio degradato, in modo da garantire gli obiettivi di riduzione del consumo di suolo, enunciati ma non rispettati dalle scelte della giunta stessa. Purtroppo sul PNRR e sulla cosiddetta “transizione verde” la politica opera con un’ipocrisia persino superiore ai suoi pur elevati standard. Nei documenti di programmazione si esprimono concetti elevati e si promettono cambiamenti epocali… ma nella pratica l’andazzo è sempre lo stesso, imperniato sul consumo massiccio di risorse naturali senza alcun vincolo o tutela per l’ambiente e la vita dei cittadini. È un modo di agire sbagliato, ottuso e tragicamente demenziale, che sta portando il pianeta al collasso. Se non si agisce per mettere un freno a queste perversioni le conseguenze che non le pagheranno solo i nostri figli ma pure noi stessi. 

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Tutela dell’ambiente attraverso la partecipazione popolare: il sistema trentino non funziona e va riformato

Il M5S ha depositato un’interrogazione con cui chiede che la Provincia revisioni il sistema degli strumenti di partecipazione popolare in materia ambientale perché quelli che abbiamo sembrano fatti per prendere in giro le persone.

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Lega, Patt e SVP non ne vogliono sapere di una legge per gestire i beni sequestrati alle mafie

La coerenza con la quale la maggioranza regionale si batte per evitare ogni contrasto alla criminalità organizzata sarebbe quasi ammirevole non fosse indegna. Proprio in questi giorni infatti, la triplice alleanza Lega-Patt-SVP, in Commissione affari generali della Regione ha respinto la proposta di legge del M5S per facilitare il riutilizzo e la valorizzazione a fini pubblici dei beni sequestrati alle organizzazioni mafiose (testo ddlrelazione bilingue Prima commissione su respingimento del 14 aprile 2022), un provvedimento caldeggiato dal Coordinamento delle Commissioni e degli Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità, che evidentemente non riscontra il favore dei maggiorenti locali.

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