No informazione, no democrazia!

Le giornate che abbiamo vissuto in Consiglio provinciale questa settimana sono state piuttosto intense, con sedute durate dalle 8 di mattina alle 4 di notte e oltre. Si vota anche oggi, con la maggioranza che fin qui non sembra disposta a fare concessioni e procede ignorando il merito degli emendamenti.

Un esempio in questo senso viene dalla bocciatura di una mia proposta volta a mettere a disposizione le risorse per rimpinguare l’organico dell’ufficio stampa del Consiglio Provinciale, le cui posizioni sono ormai scoperte da parecchio tempo. È un fatto acclarato che serva riportare il personale almeno alla sua dotazione originale e garantire al meglio l’informazione istituzionale del Consiglio, al tempo stesso migliorando l’esposizione sui canali social adattandosi alle esigenze comunicative moderne. Si noti che il Consiglio, che si occupa dell’Istituzione e di tutti i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, è dotato di soli 4 giornalisti e di un singolo addetto alla segreteria. Per contro la giunta provinciale ha a disposizione un ufficio stampa dalla dotazione di personale che supera le 30 unità.

Morale: la maggioranza non accetta di riportare l’organico dell’ufficio stampa del Consiglio a una dotazione quanto meno consona mentre si accinge a spendere milioni di euro un po’ su tutti i fronti. Così facendo rifiuta di garantire un elemento indispensabile per la tenuta dell’ordinamento democratico, ovvero l’informazione.

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Segue breve video di presentazione dell’emendamento, il testo integrale dell’articolo 9 del ddl 21/XVI, la proposta emendativa, l’immagine del tamburino della rivista del Consiglio provinciale per gli anni 2007, 2009 e 2014.

articolo 9
emendamento giornalista
2007
2011
2014

A piè di pagina il testo integrale dell’interrogazione che presentai nei mesi scorsi dove si delinea lo squilibrio di forze esistente tra organo esecutivo e organo legislativo in materia di informazione:

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Interrogazione n. 554/XVI a risposta scritta -Ridefinizione dell’assetto organizzativo e del personale dell’attività di informazione istituzionale del Consiglio provinciale

Il regolamento organizzativo del Consiglio Provinciale (Deliberazione del Consiglio provinciale 27 febbraio 2018, n.16), all’art. 14 “Attività di stampa, informazione e comunicazione” prevede che:

  1. Il supporto funzionale dell’attività di stampa, informazione e comunicazione:
    a) svolge i compiti connessi all’informazione sull’attività del Consiglio provinciale e degli altri organi consiliari, curando la diffusione delle relative informazioni con l’utilizzo di mezzi appropriati;
    b) cura l’immagine esterna del Consiglio provinciale e della sua attività secondo gli indirizzi della presidenza;
    c) intrattiene i necessari rapporti con gli organi di informazione;
    d) promuove iniziative per diffondere la massima conoscenza delle istituzioni autonomistiche anche mediante accesso alle strutture del Consiglio;
    e) provvede alla raccolta, catalogazione e conservazione del materiale e della documentazione di fonte giornalistica di interesse consiliare;
    f) adotta gli atti che comportano spese relative alle attività di stampa, informazione e comunicazione.
    2. La responsabilità dell’attività di stampa, informazione e comunicazione è affidata ad un giornalista caporedattore. Questo incarico è attribuito dall’ufficio di presidenza a tempo determinato e per una durata non superiore ai cinque anni. L’incarico può essere rinnovato alla scadenza.
    3. La direzione del periodico consiliare è attribuita ad un giornalista caporedattore che ne risponde direttamente al Presidente del Consiglio. Questo incarico è affidato dall’ufficio di presidenza;

l’ufficio stampa del Consiglio provinciale è costituito da n.4 funzionari/giornalisti:

  • n.1 responsabile del settore: giornalista caporedattore;
  • n.3 giornalisti della redazione;

tra i prodotti editoriali dell’ufficio stampa del Consiglio figurano i seguenti:

– Giornale online: sito web dedicato alle notizie del Consiglio dove vengono pubblicate con tempestività le note relative all’attività istituzionale nelle commissioni e in Consiglio;

– Consiglio provinciale – Cronache: è il periodico redatto dall’ufficio stampa del Consiglio Provinciale di Trento con una tiratura attorno alle 29 mila copie stampate per numero, inviate ad un indirizzario di cittadini trentini, anche residenti all’estero, che abbiano segnalato interesse a riceverne copia. Consiglio Provinciale – Cronache riassume tutta l’attività istituzionale svolta in aula e nelle commissioni. È una rivista che da spazio all’attività di tutte le forze politiche e dei consiglieri provinciali. Vi sono inoltre illustrate anche le attività e le iniziative promosse degli organi di garanzia incardinati presso il consiglio quali il Difensore Civico, Garante di Minori, Garante dei Detenuti e Comitato provinciale per le Comunicazioni, Forum Trentino per la Pace, Commissione provinciale per le Pari Opportunità Donna-Uomo e Autorità per le Minoranze Linguistiche. Particolare rilevante, esso è reperibile sia in formato elettronico che in forma cartacea, risultando accessibile in maniera completamente gratuita in entrambe le modalità;

– Web tv: servizio online che comprende alcune tipologie di prodotti audiovisivi tra le quali si elencano a titolo esemplificativo:

  1. A tu per tu”: in onda su Tca-Trentino Tv è un format di 5 minuti con cadenza trisettimanale dedicato ai gruppi politici rappresentati nel consiglio provinciale di Trento con particolare attenzione all’attività delle minoranze. Ogni settimana si avvicendano 3 consiglieri in uno spazio di comunicazione e commento, moderato da un giornalista in studio, delle principali attività politiche del gruppo consiliare;
  2. “Confronti”: rubrica settimanale inserita nel contenitore televisivo mattutino “Buongiorno da Rttr” nel quale una giornalista dell’emittente intervista due consiglieri provinciali, uno di maggioranza e uno di opposizione, su temi di stretta attualità;
  3. “Hashtag, 140 secondi di tweet dal Consiglio provinciale”, trasmissione in onda su Rttr dall’anno 2015 pensata per fornire all’utenza informazione concisa e al tempo stesso comprensibile rispetto all’attività del Consiglio provinciale.
  4. Approfondimenti di vario tipo come ad esempio gli interventi degli organi di garanzia incardinati presso il Consiglio provinciale come ad esempio Difensore Civico, Corecom, Garante dei Detenuti, Garante dei Minori e Forum per la Pace.
  5. Tutte le trasmissioni riguardanti il Consiglio provinciale vengono comunque riproposte anche tramite il canale del Consiglio su You Tube e nella sezione tv del sito internet del Consiglio.

– Comunicazione radiofonica: l’Ufficio Stampa del Consiglio provinciale produce anche informazione dedicata ai canali radio, diffusa tramite emittenti private locali e disponibile in podcast nella sezione “radio” del sito web consiliare. A titolo esemplificativo si segnalano:

  1. “Consiglio provinciale 7”, trasmissione presente nel palinsesto di Radio Dolomiti.
  2. “Notizie dal Consiglio provinciale di Trento”, diffuso 2 volte a settimana tramite l’emittente Radio Italia anni ‘60.
  3. “la nostra terra, la nostra autonomia”, trasmissione bisettimanale di Radio Nbc.
  4. “Hashtag, 140 secondi di tweet dal Consiglio provinciale”, i cui contenuti sono diffusi anche tramite la sezione radio di Rttr

– altri prodotti di informazione istituzionale come “Leggi per voi” che come si può evincere dal sito del Consiglio provinciale è “il quaderno divulgativo realizzato per spiegare ai cittadini nel modo più semplice e completo possibile il “che cosa”, il “perché” e il “come” delle nuove regole di cui la Provincia si dota” (https://www.consiglio.provincia.tn.it/news/giornale-online/Pages/articolo.aspx?uid=179479)  e numerose altre pubblicazioni;

soffermandosi in particolare su “Consiglio provinciale – Cronache”, l’interrogante sottolinea come detta rivista cartacea assicuri in maniera puntuale la par condicio fra maggioranza e minoranze tramite un’illustrazione equa dell’attività consiliare. Si tratta di una pubblicazione estremamente meritoria, rispondente a criteri di autentica democrazia, e si ritiene pertanto opportuno assicurare la massima diffusione della stessa in tutti gli uffici pubblici e a tutti gli amministratori, con particolare riferimento ai componenti dei consigli e delle giunte dei comuni trentini e delle comunità di valle;

da quanto elencato si può dunque apprezzare la mole di lavoro prodotta dall’Ufficio Stampa del Consiglio provinciale a fronte di un numero assai limitato di addetti. Risulta all’interrogante che il personale in dotazione al succitato Ufficio Stampa, attualmente costituito da 4 unità lavorative, fino a qualche anno fa si avvalesse di una unità lavorativa aggiuntiva, per un totale di 5 giornalisti in organico. La situazione si sarebbe modificata al pensionamento di uno di essi, con la posizione mai reintegrata tramite nuova assunzione. Tale situazione perdurerebbe da circa una consiliatura;

nella legge provinciale del 31 agosto 1987 n. 19, all’art.5 avente ad oggetto “Adesione e partecipazione ad organismi associativi: informazione e divulgazione” si può leggere che “la Giunta provinciale provvede a diffondere la conoscenza su problemi, situazioni, provvedimenti che interessano la Provincia, attraverso la stampa e gli altri mezzi d’informazione, anche realizzando e distribuendo pubblicazioni e materiali fotografici ed audiovisivi e attuando manifestazioni ed incontri”. Si tratta come si vede di un’enunciazione generica che lascia ampio margine di manovra rispetto ai mezzi e alle modalità tramite cui la giunta provinciale può poi effettivamente ottemperare a quanto prescritto; 

la declatoria pubblicata sul sito istituzionale della Provincia prevede che l’ufficio stampa della Provincia svolga i seguenti compiti:

– provvede all’espletamento dei compiti connessi all’informazione generale e alla documentazione dell’attività della Giunta provinciale e della Provincia autonoma di Trento;
– promuove ed attua il coordinamento dei compiti svolti nell’ambito del settore delle informazioni e delle attività di stampa, anche attraverso la progettazione di campagne di comunicazione sulle iniziative provinciali di interesse pubblico, e cura altresì la relativa attività editoriale;
– sovrintende alla raccolta del materiale video-fotografico, dei relativi archivi e raccolte;
– gestisce il Centro audiovisivi e il portale della Provincia autonoma di Trento;

l’ufficio stampa della Provincia risulta essere costituito da un numero totale di 31 dipendenti così riportato:

  1. 1 direttore responsabile (dott. Gianpaolo Pedrotti)
    n. 8 giornalisti, membri della redazione;
    n. 6 addetti/funzionari della segreteria;
    n. 7 addetti/funzionari dell’area giuridico/amministrativa (dott.ssa Mariarosa Pontalti – Coordinatrice)
    n. 3 addetti/funzionari dell’area marketing territoriale (Laura Pancheri – Coordinatrice)
    n. 1 addetto del punto unto Informazioni
    n. 1 addetto alla rassegna stampa
    n. 4 addetto a Web, grafica e pubblicazioni

su un periodo di 144 giorni, dal giorno 2 gennaio 2019 al giorno 03 giugno 2019 ore 12:14, l’ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento ha diramato n.1.351 comunicati, corrispondenti a una media di n.8,7 comunicati al giorno, sabati, domeniche e festivi inclusi. È dunque pacifico che l’attività di informazione svolta sia notevole. Al tempo stesso, dato lo stretto rapporto esistente fra l’ufficio stampa della Provincia e la Giunta, l’attività del primo risulta influenzata in maniera evidente dalla seconda. Se valutata in correlazione con la mole di materiale prodotto ed indirizzato agli organi di stampa, a parere dell’interrogante detta interrelazione rischia a tratti di sfociare in vera e propria attività di propaganda a favore della Giunta medesima;

in considerazione di quanto sopra evidenziato considerazioni su differenza di peso comunicativo e necessità di riequilibrare l’informazione anche in considerazione del ruolo che lo Statuto di autonomia assegna al Consiglio provinciale. Il Consiglio ha proprie prerogative istituzionali e deve assicurarle anche nell’ambito dell’informazione istituzionale; 

come noto, la prima azione da intraprendere per partecipare alla vita pubblica è quella di informarsi. Solo informandosi è infatti possibile conoscere le questioni di rilievo che influiscono sulla vita di ciascuno e al tempo stesso controllare l’attività dei rappresentanti politici avendo contezza della loro opera. Si tratta di una precondizione, ma anche di un diritto fondamentale e al contempo di un dovere morale. Solo grazie a una cittadinanza vigile e attenta è infatti possibile stimolare un’attività politica che operi nell’interesse di tutti;

le pubblicazioni e gli strumenti multimediali del Consiglio provinciale hanno per scopo primario proprio l’informazione dei cittadini, mettendoli al corrente delle decisioni che li riguardano. E’ pacifico che la partecipazione popolare, sia in forma diretta che tramite i corpi intermedi, rimane un elemento fondamentale della democrazia. Sappiamo anche che senza informazione non ci può essere partecipazione e che senza partecipazione non si sviluppa la responsabilità dell’individuo come soggetto attivo all’interno della comunità. Proprio questo cittadino, partecipe e consapevole, è il fondamento su cui poggiano i diritti fondamentali e in ultima istanza l’essenza della democrazia stessa, ma come detto, per arrivare a formarlo è necessario gli sia data la possibilità di conoscere. In tal senso, l’informazione istituzionale del Consiglio provinciale svolge un ruolo molto importante poiché fornisce gli elementi più salienti rispetto a quanto avviene in Consiglio: le proposte di legge e le interrogazioni, gli atti di indirizzo e di sindacato ispettivo presentati dai consiglieri provinciali ma anche le iniziative e le petizioni popolari promosse dalla società civile;

l’introduzione e lo sviluppo delle nuove tecnologie rappresentano una grande opportunità di cui anche la comunicazione istituzionale può avvalersi, specie in correlazione all’utilizzo dei social network. A tal riguardo, un esempio significativo è ad esempio la pagina Facebook della Camera dei Deputati dove quotidianamente vengono pubblicati post riguardanti le iniziative, istituzionali e non, della Camera, sedute dei lavori parlamentari, le informazioni riguardanti i lavori e quindi i disegni di legge, ma anche eventi di rilevo nazionale e sociale che vedono coinvolta la cittadinanza;

anche a livello locale si segnalano esempi virtuosi di sicuro interesse. Pensiamo ad esempio alla pagina Facebook del Consiglio regionale della Sardegna, nella quale vengono proposti post riguardanti le attività del Consiglio, le audizioni delle Commissioni e più in generale viene svolta attività di informazione aperta, comprensibile ed accessibile a chiunque sia dotato di un accesso ad internet e desideri accedervi;

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente del Consiglio provinciale per sapere

  1. se intenda porre all’ordine del giorno dell’ufficio di presidenza del Consiglio la valutazione di un rafforzamento e di una riorganizzazione dell’attività di informazione istituzionale del Consiglio anche attraverso un uso più efficace ed efficiente dei social network;
  2. se intenda porre all’ordine del giorno dell’ufficio di presidenza del Consiglio provinciale il reintegro dell’unità lavorativa rimasta scoperta presso l’Ufficio Stampa del Consiglio provinciale a seguito del pensionamento di un suo componente, riportandone l’organico a n.5 giornalisti;
  3. ad adottare provvedimenti volti a promuovere la conoscenza della possibilità di sottoscrivere gratuitamente la rivista “Consiglio provinciale – Cronache” affinchè ne sia assicurata una più capillare diffusione tra la cittadinanza;
  4. ad adottare iniziative nei confronti degli enti locali della provincia autonoma di Trento per favorire una distribuzione più capillare di “Consiglio provinciale – Cronache”  fra gli amministratori e negli edifici dove vengono erogati i servizi della pubblica amministrazione.