Qualche giorno fa ho avuto l’onore e il piacere di essere fra i relatori del XIII Congresso dell’associazione Certi Diritti che quest’anno si è svolto a Trento dal 15 al 17 novembre. Al centro di tutto temi che mi stanno particolarmente a cuore cioè democrazia e diritti, civili e sociali. Ho cercato di spiegare il mio punto di vista sul quadro istituzionale attuale e di ragionare su quella che ritengo dovrà essere la sua evoluzione futura.
Quando si parla di Democrazia nel contesto contemporaneo i concetti chiave da tenere sempre presenti sono almeno due: primo, Democrazia non è solo rappresentanza politica, che certo è una delle modalità possibili, sviluppatasi in forme simili a quelle che conosciamo oggi sulla base di un modello che ha iniziato ad affermarsi da inizio ‘800. Secondo, la Democrazia è in essenza l’interazione di diverse forme di partecipazione politica che si esplicano a più livelli, non certo e non solo al momento del voto, ma nella partecipazione costante, attiva e positiva alla vita delle comunità cui si appartiene. Da ciò deriva che i diritti, di qualsiasi tipo essi siano, si tutelano e si rafforzano solo se questa partecipazione è tutelata e in ultima istanza può trovare esito grazie alla presenza di veri strumenti democratici che diano loro riconoscimento e spazio. In questo contesto i diritti politici (cioè quelli che hanno a che fare con la possibilità di esprimere le proprie preferenze politiche e di partecipare alla vita delle Istituzioni pubbliche in libertà e senza il timore di essere perseguitati per esse) sono dunque uno strumento decisivo e fondamentale per poter promuovere tutti gli altri diritti, a partire da quelli sociali e civili e allo stesso tempo per responsabilizzare i cittadini e creare consapevolezza sociale, cioè le precondizioni indispensabili per far sì che la forme autentiche di Democrazia possano attecchire e germogliare, invece di tramutarsi in vuoti simulacri che lasciano spazio da un lato a persone che mirano ad utilizzare le Istituzioni per il proprio tornaconto personale e dall’altro per reazione alla tentazione di affidarsi a modelli non democratici che promettono di risolvere i problemi grazie alla pericolosissima chimera dell'”uomo forte”.
https://www.radioradicale.it/scheda/590287?i=4060641
One Reply to “Le condizioni della Democrazia: il mio intervento al Congresso di Certi Diritti”