In chiaroscuro: approvato un emendamento regionale per consentire di organizzare Election Day(s). Bocciata invece l’iniziativa popolare per la modifica degli Statuti comunali

L’articolo 14 “Partecipazione popolare” del Codice degli Enti Locali del Trentino-Alto Adige/Südtirol in vigore fino a pochi giorni fa prevedeva che le consultazioni e i referendum previsti dal medesimo articolo non potessero aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto. D’ora in poi, se non vietato di leggi di rango superiore come ad esempio potrebbe essere la legge elettorale per l’elezione della Camera e del Senato, sarà invece possibile svolgere referendum comunali nella medesima data di consultazioni elettorali. È questo l’effetto di un mio emendamento approvato dal Consiglio regionale che modifica la normativa permettendo di razionalizzare le giornate di voto invece di disperderle in molteplici (e quindi costose) occasioni nel corso dell’anno.

Questo potrà comportare anche risparmi di spese per ovvie ragioni organizzative oltre che favorire una maggiore affluenza al voto un po’ come avviene già in altri Paesi, ad esempio in Svizzera e in California.

Bene dunque l’approvazione della possibilità di organizzare election days. Molto meno bene invece la bocciatura di un altro emendamento che proponeva di dare ai cittadini il potere di promuovere azioni di iniziativa popolare per modificare gli Statuti comunali. Sembrerebbe ovvio che le persone che vivono in un dato Comune possano proporre modifiche alle regole dello Statuto, in modo da meglio adattarlo alle reali esigenze degli abitanti. Purtroppo la libertà che sarebbe stata garantita a chi avesse voluto esercitare il proprio diritto alla cittadinanza attiva è stata ritenuta semplicemente troppa e quindi i decisori regionali hanno bocciato senza pietà l’emendamento. Evidentemente la sola idea che i cittadini possano decidere di proprio conto quali regole sia corretto applicare in sede di Statuto comunale (che come ovvio sarebbe rimasto subordinato alle fonti legislative sovraordinate, ad esempio le leggi provinciali, regionali e nazionali) non piace a chi è abitutato a gestire il potere e a dividere il mondo in 2 sole categorie: quelli che comandano e tutti gli altri, che devono obbedire…

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Il testo dell’emendamento sull’organizzazione di election days approvato:

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Il testo dell’emendamento bocciato sul diritto di promuovere iniziative popolari per la modifica degli Statuti comunali:

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Qui sotto il mio intervento riguardo agli emendamenti preentati al Consiglio regionale:

2 Replies to “In chiaroscuro: approvato un emendamento regionale per consentire di organizzare Election Day(s). Bocciata invece l’iniziativa popolare per la modifica degli Statuti comunali”

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