Tutela lavoratori fragili. Gli enti provinciali rispondono in ordine sparso

Nei giorni scorsi ho presentato un question time per sapere quanti siano i soggetti ritenuti a maggior rischio in caso di contagio da Covid-19 in organico presso la Provincia e presso gli enti da essa controllati, quanti di costoro risultassero attualmente rientrati al lavoro dopo il lockdown e quali fossero le iniziative adottate per evitare di esposti a situazioni potenzialmente nocive per la loro salute.

Fugatti ha risposto che i cosiddetti lavoratori fragili riconosciuti alle dipendenze della Provincia sono 72 e che di questi 26 sono rientrati al lavoro in sede. Ha inoltre sottolineato come la Provincia non sia titolata a conoscere le condizioni di salute dei dipendenti e quindi di non essere a conoscenza di quali siano i soggetti affetti da patologie oncologiche o immunodepressi. A fronte della situazione di rischio cui sono sottoposti, alcuni lavoratori hanno chiesto l’esenzione dall’attività lavorativa rivolgendosi al medico competente.

La risposta è stata piuttosto dettagliata e per questa ragione mi sono dichiarato soddisfatto. Nella replica ho colto l’occasione per sottolineare che, al di fuori del pubblico impiego, molti fra gli assunti tramite Intervento 19 sono rimasti a casa senza stipendio per questioni di sicurezza sanitaria e che per questo si trovano in una situazione di emergenza economica.

Successivamente ho recuperato il prospetto dei lavoratori fragili impiegati presso gli enti strumentali ed ho appurato che la situazione non è così fluida come è stata descritta al punto che molti enti non hanno fornito i dati completi, mentre per altri, ad esempio il Museo del Buonconsiglio, non esiste alcuna informazione.

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Di seguito il testo dell’interrogazione a risposta immediata 1622/XVI “Rientro al lavoro di soggetti ritenuti a maggior rischio di contagio” presentata il 24 giugno 2020 e la relativa risposta con il prospetto dei lavoratori fragili impiegati presso gli enti provinciali:

Risulta che fra i dipendenti provinciali richiamati a operare negli uffici e nelle varie sedi istituzionali figurino persone svantaggiate e lavoratori con disabilità anche gravi che per le condizioni in cui versano risultano fra le tipologie di soggetti maggiormente a rischio riguardo alle conseguenze di un eventuale contagio da Covid-19. Ricordando come il cosiddetto “Decreto Cura Italia” disponga la possibilità, alle condizioni previste, di esentare i lavoratori ritenuti a rischio dal servizio fino al 31 luglio 2020, di fatto equiparando questo periodo di assenza dal lavoro ad un ricovero ospedaliero, si interroga per sapere quanti siano i soggetti ritenuti a maggior rischio in caso di contagio da Covid 19 in organico presso la Provincia Autonoma di Trento e gli enti da essa controllati, quanti di costoro risultino attualmente rientrati al lavoro e quali siano le iniziative eventualmente adottate per evitare di porli in situazioni potenzialmente nocive per la loro salute.

Risposta fornita in aula il 1° luglio 2020:

20200701_rispota QT lavoratori fragili (1)20200701_rispota QT lavoratori fragili (2)20200701_quadro enti strumentali_lavoratori fragili

 

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