La crisi economico-sociale da Covid-19 ha messo in luce e acuito le criticità legate all’emarginazione sociale. Il sistema del welfare e il settore socio-assistenziale sono stati messi a dura prova ed hanno potuto superare questa fase solo grazie al lavoro congiunto delle Istituzioni con le associazioni di volontariato e alla solidarietà diffusa di molte famiglie trentine. È del tutto evidente come sia necessario ripartire dalle esperienze di collaborazione più virtuose e dalle interazioni già esistenti tra cittadini, pubblica amministrazione e organizzazioni di volontariato per programmare il sistema futuro, al fine di renderlo più resiliente e in grado di rispondere meglio alle esigenze dei più fragili.
A partire da questo presupposto ho presentato un’interrogazione alla Giunta provinciale per sapere quali operazioni immobiliari starebbe promuovendo, con particolare riferimento all’acquisizione dell’ex supermercato situato nella piazza di Lizzanella, al fine di collocarvi l’emporio solidale di Rovereto. Prima di investire risorse pubbliche sarebbe infatti utile capire quale sia la situazione reale e la posizione di chi da anni si impegna a dispensare aiuto ai più deboli invece di mettere il carro davanti ai buoi. Altrimenti si potrebbe pensare che l’investimento immobiliare sia più un modo per spendere soldi pubblici che non per dare risposte effettive e concrete alle esigenze del mondo solidaristico.
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Segue il testo integrale dell’interrogazione 2899/XVI del 6 agosto 2021 “Realizzazione del primo Emporio solidale del Trentino a Rovereto”
Nel giugno 2020 la Commissione politiche sociali del Comune di Rovereto esaminava la proposta di inoltrare una richiesta al giudice cui era affidato il concordato preventivo dell’immobile ospitante il supermercato Sisa di Lizzanella, al fine di affittare i medesimi spazi per lanciare il primo Emporio solidale del Trentino. Secondo la disamina della Commissione, a Rovereto sarebbe servito un sostegno alle famiglie per i generi di prima necessità con una formula che potesse essere accettabile anche per le tante persone che, per dignità o vergogna, scelgono di non utilizzare gli strumenti già attivi. Secondo le conclusioni elaborate dalla commissione, le associazioni che gestiscono le varie forme di aiuto alimentare (es. Caritas, Banco alimentare, ecc) non sarebbero più state in grado di farsi carico da sole dell’enorme mole di aiuti richiesti da buona parte della popolazione roveretana (Un “Emporio solidale” per sfamare i nuovi poveri – Trentino, 27 giugno 2020);
nonostante l’esito della discussione nelle sedi consiliari competenti e il picco dell’emergenza socio-economica da Covid-19, con deliberazione del Consiglio comunale di Rovereto n. 29 del 17 luglio 2020 “Assestamento generale e variazione del bilancio in corso di gestione 2020-2022, controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio e verifica sullo stato di attuazione dei programmi – Interventi e misure d’urgenza e nuova strategia per la ripartenza della città di Rovereto” non venivano previsti stanziamenti né per affittare gli spazi dell’ex supermercato di Lizzanella né tantomeno per acquisirli al fine di far partire le attività dell’Emporio solidale così come ipotizzato dalla Commissione politiche sociali;
nei mesi successivi la proposta dell’Emporio solidale veniva riesaminata nelle sedi istituzionali roveretane. Nel gennaio 2021, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Rovereto Mauro Previdi faceva presente come già da qualche tempo si stesse parlando di Emporio solidale, ritenendo che l’iniziativa potesse avere la funzione di andare incontro alle esigenze delle famiglie in difficoltà per fare la spesa utilizzando buoni specifici. Secondo l’assessore lo spazio dove collocare l’iniziativa non era ancora stato individuato, ma dichiarava che si stava lavorando insieme alle associazioni solidaristiche presenti sul territorio per trovare una soluzione condivisa. In particolare fino alla data delle dichiarazioni di Previdi due associazioni avrebbero fatto domanda per la gestione dell’Emporio solidale ma l’assegnazione dell’incarico avrebbe potuto concludersi solo dopo una serie di valutazioni che avrebbero dovuto coinvolgere il mondo del volontariato (“Nuovi poveri,” raddoppia la solidarietà alimentare – Trentino, 8 gennaio 2021);
per quanto a conoscenza dell’interrogante, la circoscrizione “Rovereto Sud” avrebbe espresso parere contrario all’insediamento dell’Emporio solidale nella piazza di Lizzanella, tuttavia le motivazioni e l’esito della discussione non sarebbero state riportate nel processo verbale della seduta del Consiglio circoscrizionale del 10 maggio 2021 che ad oggi in ogni caso non risulta pubblicato nell’apposita sezione del sito istituzionale;
il 4 luglio 2021 il giornale L’Adige pubblicava un articolo contenente delle dichiarazioni del già assessore comunale di Rovereto Paolo Farinati secondo il quale la proposta di istituire un Emporio solidale a Rovereto avrebbe ricevuto l’assenso formale sia da parte della Giunta comunale che della Commissione politiche sociali, quantomeno come atto di indirizzo, concreto e verbalizzato. Nel caso di specie, secondo quanto riportato nel medesimo articolo di stampa, la Provincia di Trento avrebbe espresso un proprio parere favorevole dandosi disponibile a sostenere l’acquisto degli spazi dell’ex supermercato CM situato in piazza Sant’Antonio a Lizzanella (L’emporio solidale è in stand-by – L’Adige, 4 luglio 2021);
tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere
- se corrisponda al vero che la Provincia di Trento avrebbe dato la propria disponibilità ad acquisire l’immobile dell’ex supermercato CM situato in piazza Sant’Antonio a Lizzanella nel Comune di Rovereto e, nel caso, a quanto ammonti la stima del valore commerciale del bene;
- se in alternativa all’acquisizione sia stata valutata la possibilità di affittare gli spazi di cui al punto 1, così come ipotizzato nella proposta elaborata dalla Commissione politiche sociali del Comune di Rovereto nel giugno 2020;
- quali siano le valutazioni delle associazioni di volontariato attive nell’ambito dell’erogazione dei servizi e dei beni di prima necessità nell’area roveretana e della Vallagarina in ordine all’ipotesi di istituire un Emporio solidale nei termini ipotizzati dal Comune di Rovereto e come si ritenga che l’iniziativa in questione possa sovrapporsi e interagire con le attività già esistenti;
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One Reply to “Emporio solidale a Rovereto. Idea da realizzare partendo dalle esigenze reali e dalle esperienze delle associazioni di volontariato”