Nelle scorse settimane il M5S ha presentato un’interrogazione al Consiglio provinciale di Trento per chiedere alla maggioranza di aggiornare il bilancio energetico del Trentino sulla base dei prezzi correnti dell’energia. Come sappiamo purtroppo tutti, la guerra in Ucraina ha prodotto conseguenze nefaste sulle bollette (nei primi 3 mesi del 2022, le utenze domestiche hanno registrato un +131% sul costo dell’ elettricità e +94% su quello del gas). In parte ciò è stato causato dalla speculazione, ma più si va avanti e più pesante si fa la situazione e ciò vale anche per gli enti pubblici. Le cose non sembrano destinate a migliorare a breve, pertanto è necessario che la Provincia si attrezzi per farvi fronte.
Il bilancio energetico della Provincia Autonoma di Trento va aggiornato e ciò deve accadere in fretta. Allo stesso tempo vanno presi provvedimenti per attuare le misure di efficientamento e risparmio energetico per gli edifici pubblici, già previste ma mai attuate. Non possiamo far calare subito il costo dell’energia e non possiamo far finire la guerra in Ucraina. Possiamo però attrezzarci per ridurne gli impatti e accelerare la transizione verde e le politiche di indipendenza energetica. A patto naturalmente di avere l’intelligenza e la lungimiranza di volerlo fare…
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Segue il testo integrale dell’interrogazione 3561/XVI “Costo di riscaldamento ed energia elettrica degli edifici di proprietà della Provincia e bilancio energetico degli interventi di efficientamento” del 18 marzo 2022.
L’Autorità di regolazione per energia reti ambiente (Arera) in audizione al Senato ha spiegato che nel primo trimestre 2022, rispetto al primo trimestre del 2021, si è registrato un aumento del 131% sulle utenze domestiche della luce e del 94% su quelle del gas. “Fra gennaio e dicembre – ha chiarito l’Authority – i prezzi medi mensili dei mercati all’ingrosso hanno registrato un aumento di quasi il 500% per quanto riguarda il gas naturale e del 400% circa per l’energia elettrica, un rincaro che si è riversato sui prezzi di vendita nel nostro Paese a partire dal secondo semestre 2021″. Nel 2021 il prezzo del gas naturale negli hub europei si è attestato su una media annua di 48 euro per Megawattora, contro i circa 10 euro per Megawattora del 2020. Per quanto riguarda l’energia elettrica il prezzo, nel 2021, si è attestato a 125,46 euro per Megawattora contro i 38,92 euro per Megawattora del 2020 (Energia, Arera: in un anno rincari in bolletta fino al 131% per la luce e +94% per il gas, Rai News – Economia, 15 febbraio 2022);
la situazione è ulteriormente peggiorata nel mese di marzo. Nell’ultimo mese e in conseguenza del conflitto in Ucraina, si è assistito ad una situazione straordinaria ed eccezionale sui mercati internazionali delle commodities che ha avuto impatti di assoluto rilievo nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale. In particolare, si è verificato uno “shock” dei prezzi all’ingrosso a causa della crescita esponenziale dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica. Il gas per qualche giorno ha superato i 200 euro/MWh per la sola materia prima e l’energia elettrica ha superato i 400 euro/MWh, raggiungendo entrambe quotazioni di 9 volte superiori rispetto al recente passato (Elettricità: Gme, prezzo Borsa supera 400 euro a MW – Ansa, 15 marzo 2022);
gli eventi sopra menzionati hanno come conseguenza un incremento dei costi a carico della provincia di Trento in relazione ai consumi energetici per il riscaldamento e l’illuminazione degli edifici e per il funzionamento degli impianti a gestione pubblica;
nel bilancio energetico della Provincia autonoma di Trento, approvato con delibera di giunta n. 1066 “Approvazione del “Bilancio energetico del gruppo Provincia – Prime indicazioni per la riqualificazione energetica” redatto dall’energy manager e dal gruppo di energy management della Provincia sono tracciati i consumi nel periodo 2017-2019 dell’amministrazione provinciale e degli istituti scolastici, comprese le società partecipate della PAT: Itea, Trentino Trasporti, Trentino Digitale, Trentino Sviluppo, Azienda provinciale per i servizi sanitari, Fbk e Fem;
l’ente Provincia e gli istituti scolastici nel 2019 hanno avuto un consumo annuo di 23.824 tep (tonnellate equivalenti di petrolio), l’Azienda sanitaria di 16.579 tep, Trentino Trasporti 11.956, Itea 9.314, Fem 1.823, Fbk 1.487, Trentino digitale 1.074, Trentino Sviluppo 990;
dall’analisi del triennio 2017-2019 è emerso un trend costante di crescita, con un aumento della bolletta energetica per la Provincia di oltre 700.000 euro, superando i 22 milioni di euro (di cui 8 milioni non pagati perché relativi ai piani di cessione di energia dalle grandi derivazioni idroelettriche) (Provincia, nel Bilancio energetico la “control room” per ridurre i consumi – Comunicato della Provincia n. 1657, 26 giugno 2021);
Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere
- sulla base dell’aumento del prezzo dell’energia che è stato registrato nel primo semestre del 2022, di quanto è aumentato il costo complessivo per il riscaldamento e per la fornitura di energia elettrica agli edifici e alle strutture di proprietà della Provincia classificate nel bilancio energetico provinciale;
- se non ritenga integrare il bilancio energetico con un programma cronologico degli interventi e delle misure di efficientamento energetico adottati con delibera di giunta n. 1066 del 2021;
- se non ritenga approvare un aggiornamento del bilancio energetico sulla base dei prezzi correnti dell’energia considerando al contempo diverse ipotesi previsionali sul costo legato ai consumi complessivi e ai diversi scenari evolutivi del prezzo dell’energia;
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2 Replies to “Caro-Energia: la Provincia aggiorni il bilancio energetico”