L’11 maggio 2022 il quotidiano l’Adige pubblicava un articolo in cui si faceva riferimento alla proposta di legge presentata dal M5S per istituire anche nella nostra Regione un Osservatorio sulla Criminalità organizzata. Stranamente l’autore del pezzo non specificava né quale forza politica avesse avanzato la proposta e nemmeno i nomi dei due misteriosi consiglieri citati nel testo.
Lo stesso giorno, in tarda serata (c’era stato Consiglio provinciale), io e Diego Nicolini scrivevamo al direttore de L’Adige la seguente missiva, con preghiera di pubblicazione nella pagina delle lettere al Direttore:
«Gentile direttore Alberto Faustini,
nell’edizione de L’Adige dell’ 11 maggio 2022, pagina 11, viene riportato l’articolo dal titolo “Antimafia contro Fugatti «dormiente»”, al cui interno si può leggere il seguente passaggio attribuito alla deputata Michaela Biancofiore:“C’è un progetto di Legge di due consiglieri provinciali di minoranza che prevedeva di costituire anche in Trentino Alto adige l’Osservatorio sulla criminalità, unica Regione rimasta senza”.
L’articolista non ha ritenuto di svelare ai lettori l’identità dei 2 consiglieri provinciali di minoranza e neppure il loro gruppo politico di appartenenza. Detto che gli autori delle proposte di Legge in questione sono Alex Marini e Diego Nicolini del M5S Trentino-Alto Adige, siamo a chiederle per quale ragione il suo quotidiano abbia omesso tali basilari informazioni alla conoscenza dei lettori. Considerato infatti come le opposizioni siano variegate nella loro composizione, chi ha letto l’articolo non ha avuto modo di capire di chi si stesse parlando, oppure, conoscendo la provenienza politica della deputata Biancofiore, può aver immaginato che a scrivere quelle proposte di Legge sia stato addirittura qualcuno di Fratelli d’Italia.
Confessandoci perplessi di fronte a questa omissione del suo giornale, ci chiediamo e le chiediamo, se ai lettori non sia dovuta la massima chiarezza e completezza informativa, la quale certo include anche le identità delle persone citate negli articoli».
A distanza di 6 giorni l’Adige non ha pubblicato niente e nemmeno ha chiarito di chi fosse la proposta per l’istituzione dell’Osservatorio.
Questi sono i fatti e ciascuno è libero di interpretarli come vuole. A noi però sembra che con questi comportamenti (e non è la prima volta che succede, sulla stessa testata) non si renda un buon servizio ai lettori, specie per un quotidiano che si definisce “indipendente”.
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