Nel 2021 la maggioranza provinciale annunciava in pompa magna 80 milioni di euro di interventi per riqualificare il patrimonio edilizio di ITEA (40 milioni pubblici e 40 dai privati) avvalendosi dei vantaggi garantiti dal Super-Ecobonus 110%. A distanza di oltre un anno pare proprio che i propositi siano rimasti sulla carta e c’è ora il rischio concreto di mandare in fumo quest’enorme opportunità, perché in Provincia nell’ultimo anno non si è fatto molto e si è corsi ai ripari solo negli ultimi mesi ma ormai il tempo è agli sgoccioli. Per questo motivo come M5S abbiamo presentato un paio di interrogazioni (3583/XVI e 3710/XVI) con le quali chiediamo di mettere nero su bianco il cronoprogramma degli interventi previsti e che, in caso non si riesca a procedere entro i tempi stabiliti dallo Stato, la Provincia si assuma le proprie responsabilità e faccia fronte a sue spese alla perdita dei vantaggi garantiti dal Super-Ecobonus.
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Segue il testo integrale delle interrogazioni:
- 3583/XVI del 27 marzo 2022 “Iniziative intraprese da Itea per beneficiare delle misure del Superbonus 110% e programma degli interventi da eseguire entro le scadenze previste dalla normativa statale al fine di beneficiare del credito fiscale”
- 3710/XVI del 12 maggio 2022 “Rielaborazione dei dati forniti mensilmente dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) scorporando quelli relativi alla Provincia autonoma di Trento”
3583/XVI del 27 marzo 2022
Iniziative intraprese da Itea per beneficiare delle misure del Superbonus 110% e programma degli interventi da eseguire entro le scadenze previste dalla normativa statale al fine di beneficiare del credito fiscale
Nell’aprile del 2021, il Presidente della Provincia annunciava l’investimento di circa 80 milioni per opere di riqualificazione energetica e sismica degli edifici di proprietà di Itea con interventi su 136 fabbricati, ovvero 2.414 alloggi. Per gli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio la previsione era di sfruttare l’opportunità offerta dal Superbonus 110%. Il presidente di Itea, Salvatore Ghirardini, precisava che 40 milioni sarebbero stati investiti dalla Provincia, mentre 40 milioni dai privati (Case Itea, ecco il piano dei miglioramenti da 82 milioni con il superbonus 110% – l’Adige.it, 09 aprile 2021);
l’ordine del giorno n. 335/XVI del 12 maggio 2021 “Misure per favorire l’utilizzo del bonus fiscale del 110 per cento” impegnava la Giunta provinciale: “1. a finalizzare le attività del Tavolo di cui alla delibera n. 135/2021 verso un supporto ad un più largo uso della misura del Superbonus 110 per cento, sia rivolto agli attori del sistema economico locale sia rivolto ai cittadini, anche tramite riunioni su tematiche puntuali e per singole categorie di argomenti, nonché tramite misure di comunicazione verso la cittadinanza; 2. ad attivare con il Consiglio delle autonomie locali un forum informativo permanente di consultazione per i comuni in materia edilizio urbanistica, per “mettere in rete” le problematiche e soluzioni comuni.”;
l’articolo 6 della legge 21 del 2021 “Legge collegata alla manovra di bilancio provinciale 2022” ha modificato l’art.33 “Enti strumentali” legge provinciale n. 3 del 2006 “Norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino” introducendo forme di mutualismo orizzontale tra le società facenti parte del gruppo Provincia attraverso la messa a regime del sistema di finanza pubblica integrata prevista dall’art.79 dello Statuto di autonomia anche per gli enti strumentali;
successivamente in data 18 marzo 2022 è stata approvata la delibera n. 402 avente ad oggetto “ITEA S.p.A. superbonus fiscale 110% – direttive per la cessione del credito d’imposta agli enti strumentali in forma societaria della Provincia ai sensi dell’articolo 33, comma 2 quater, della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3.” che permette ad Itea di cedere il proprio credito nei confronti dell’erario ad altre società del sistema Provincia e far partire i lavori di riqualificazione edilizia finora rimasti bloccati usufruendo del Superbonus 110%;
Il direttore generale Paolo Nicoletti, nel corso di una conferenza stampa organizzata lunedì 21 marzo 2022, ha illustrato la misura in questi termini: “La logica di questa nuova strategia è quella di mettere in campo un sistema di mutuo soccorso tra le nostre società di sistema affinché i servizi e le competenze di ciascuna realtà possano essere messe a fattor comune per il gruppo Provincia. Oggi abbiamo la possibilità di attuare questa nuova opportunità con ITEA affinché possa essere sfruttata al meglio l’occasione del superbonus”; (Credito d’imposta, presidente Fugatti “il sistema Provincia in una nuova logica di gioco di squadra” – Comunicato stampa della Provincia n. 748, 21 marzo 2022);
il presidente della Provincia nel corso della medesima conferenza stampa ha affermato che “la cessione dei crediti permette ad Itea di massimizzare il beneficio fiscale al 110% rispetto al ricorso al mercato, che avrebbe comportato un costo”. La delibera prevede che Itea ceda in via primaria il credito agli altri enti strumentali della Provincia e che questi li acquistino a pieno valore di credito, creando quindi un sistema virtuoso tra gli enti facenti parte del gruppo Provincia (Superbonus, la Provincia spinge Itea – l’Adige, martedì 22 marzo 2022);
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere
- quali siano le iniziative intraprese da Itea dal 2021 alla data di deposito del presente atto per beneficiare delle misure del Superbonus 110% e riqualificare così il patrimonio di edilizia popolare della Provincia e quali siano stati gli eventuali fattori ostativi che hanno rallentato le procedure di progettazione e di affidamento dei lavori;
- anche in conseguenza dell’approvazione della delibera di Giunta n. 402 del 18 marzo 2022, quali siano il programma e la cronologia degli interventi da eseguire entro le scadenze previste dalla normativa statale al fine di beneficiare del credito fiscale riconosciuto con la misura del Superbonus 110%;
- come si intenda procedere laddove non sussistano le condizioni per completare le opere di riqualificazione edilizia e di efficientamento energetico entro le scadenze stabilite dal legislatore statale per usufruire delle agevolazioni del Superbonus 110%;
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3710/XVI del 12 maggio 2022
Rielaborazione dei dati forniti mensilmente dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) scorporando quelli relativi alla Provincia autonoma di Trento
A febbraio 2022, grazie al Super Ecobonus, gli interventi edilizi incentivati a livello nazionale ammontavano a un totale di 122.548, per investimenti ammessi a detrazione di 21,1 miliardi di euro e un totale di 23 miliardi di euro in detrazioni riconosciute. A livello di Regione Trentino-Alto Adige, a febbraio 2022, erano state effettuate 2.658 asseverazioni, salite a quota 3.242 nel mese di marzo. Fino a febbraio erano stati quindi riconosciuti investimenti per 540 milioni di euro, saliti a 655 milioni a fine marzo 2022. Per capire la dimensione di questi interventi si consideri che l’ultimo bilancio previsionale della Provincia di Trento ammonta in totale a 6 miliardi e 100 milioni di euro. Quindi lo Stato ha messo a disposizione dei residenti nella regione Trentino-Alto Adige cifre nell’ordine del 10% circa del bilancio provinciale di Trento (Report mensile al 31 marzo 2022 di Enea);
al 31 marzo 2022 per il Trentino-Alto Adige le asseverazioni risultavano così distribuite:
– 1.397 investimenti condominiali (457.795.338,18 € di cui realizzati 336.024.425,62 € – percentuale di realizzazione 73,4% – investimento medio 327.698,88 €);
– 1.254 investimenti in edifici unifamiliari (142.914.023,67 € di cui realizzati 116.518.302,16 € – percentuale di realizzazione 81,5% – investimento medio 113.966,53 €);
– 591 investimenti in unità immobiliari indipendenti (55.055.954,30 € di cui realizzati 45.760.380,73 € – percentuale di realizzazione 83,1% – investimento medio 93.157,28 €);
per quanto riguarda gli effetti del Super Ecobonus sul settore edilizio provinciale, erano almeno 10 anni che in Trentino le imprese artigiane diminuivano sia per numero che per numero di addetti. Nel 2014 le imprese attive in Trentino nel settore dell’edilizia erano 7.396. Nel 2019 il loro numero era sceso a 6.632. Grazie al Super Ecobonus la flessione si è arrestata e la tendenza invertita. Nel 2021 infatti le imprese edili attive trentine sono tornate a crescere arrivando al numero di 6.864. Un aumento del 3,4% dopo un solo anno dall’introduzione del Super Ecobonus. Ovviamente questo andamento si è riverberato sulla quantità di addetti operanti nel settore. Nel 2014 in Trentino erano 22.854. Nel 2019, 21.104. Nel 2021, 22.304, dando luogo ad un aumento di 1.200 addetti, pari a una crescita dell’occupazione del +5,7%. Importante notare come il Super Ecobonus abbia avuto effetti positivi anche in tema di rafforzamento delle aggregazioni di imprese, e come esso abbia dato lavoro, non solo a chi costruisce case ex novo, ma anche a chi si occupa di ristrutturazioni ed efficientamento energetico degli edifici, favorendo lo sviluppo di competenze integrate;
secondo i dati di Arera, per le famiglie italiane dal 1 aprile 2021 al 30 marzo 2022 si è verificato un forte aumento del costo dell’energia elettrica e del gas, quantificabile nell’ordine medio del +65%. Nei 12 mesi presi in esame, una famiglia italiana media ha speso 820 euro per l’elettricità e 1560 euro per il gas. Una spesa di 334 euro in più di elettricità e 610 euro in più per il gas rispetto all’anno precedente, per un totale di poco inferiore ai 1.000 euro all’anno e a fronte della minaccia di ulteriori aumenti a seguito del protrarsi della guerra in Ucraina;
a fronte dei numeri sin qui riportati dovrebbe essere chiaro come dare continuità alla misura del super ecobonus, rendendola strutturale, sia di fondamentale importanza per far fronte alle conseguenze della crisi energetica sui cittadini ma anche per dare continuità alla crescita del settore edilizio, non in un’ottica speculativa quanto piuttosto di ristrutturazione e recupero del sistema abitativo, conformando il Paese e il Trentino-Alto Adige ai principi sottostanti al PNRR e al cosiddetto “New Green Deal” europeo;
in un convegno tenutosi il 09 aprile 2022 a Borgo Chiese e dedicato al super ecobonus 110%, Flavio Zanetti, presidente del Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Trento, ha sottolineato come la misura del Super Ecobonus 110% non sia solo di natura economica, ma anche ecologica, e come esso abbia saputo conciliare la crescita con una migliore efficienza energetica degli edifici e con benefici in termini di spesa e di emissioni di gas climalteranti. Sempre secondo Zanetti ciò ha consentito un maggior controllo della filiera edilizia, spingendosi persino oltre la ristrutturazione degli edifici ma prevedendone anche l’efficientamento e la cura nel tempo. Ad avviso di Zanetti il tassello mancante in questo processo riguarderebbe la parte finanziaria, con i meccanismi per la cessione del credito necessari a determinare la sostenibilità di ogni intervento, che sono stati resi di fatto assai laboriosi dalle ultime limitazioni normative introdotte;
in occasione del medesimo incontro di cui al precedente paragrafo, Marco Loreti, ingegnere esperto in sistemi di riscaldamento integrati, ha evidenziato non solo i benefici in termini di risparmio energetico ed economico, ma anche le esternalità positive che derivano dall’efficientamento energetico legato all’installazione di sistemi di riscaldamento avanzati, ovvero la riduzione delle emissioni dannose e, di conseguenza, un’azione concreta di contrasto al cambiamento climatico e nel miglioramento delle condizioni ambientali;
l’interrogante ritiene che, per poter intervenire in maniera efficace sulla normativa, anche con degli adattamenti specifici per il territorio Trentino, è necessario conoscere l’impatto della misura sul territorio provinciale con informazioni maggiormente dettagliate rispetto al rapporto sintetico predisposto da ENEA. In particolare per perseguire maggiori vantaggi di scala converrebbe puntare l’attenzione sulle realtà condominiali le quali consentono di ottenere maggiori risparmi in termini di consumi energetici, ma al tempo stesso sono potenzialmente più difficili da promuovere per la pluralità di soggetti che compartecipano all’iniziativa;
Tutto ció premesso, si interroga il presidente della provincia per sapere
- se non ritenga di rielaborare i dati forniti mensilmente da ENEA scorporando quelli relativi alla Provincia autonoma di Trento da quelli della regione Trentino-Alto Adige e pubblicarli sul sito web istituzionale così da metterli a disposizione del pubblico e degli operatori di settore;
- quante siano le asseverazioni richieste da ITEA Spa tra le 1.397 asseverazioni condominiali effettuate al 31 marzo 2022 sul territorio regionale o tra le asseverazioni totali fornite degli aggiornamenti di ENEA dei mesi successivi;
- a quanto ammonti la media delle asseverazioni effettuate da ITEA Spa e a quanto ammontino gli investimenti da realizzare e quelli realizzati;
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